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apr 10

Voi siete qui – Oggetti finiani non identificati

Quanti sono i finiani? Più dei diniani, visibili soltanto con il telescopio spaziale Hubble, questo è certo. Ma sono meno dei rutelliani? Non si sa. Sembra certo che ruotando tutti insieme intorno alla buvette non sposterebbero l’asse terrestre, e questa è una fortuna. E’ certo che non sposterebbero nemmeno l’asse politico, e questa è una sfortuna. Per tutta la settimana si sono susseguiti gli avvistamenti. Nel cielo sopra Sabaudia è stato segnalato un oggetto non identificato, forse un finiano. Due caccia dell’aeronautica sono usciti in perlustrazione, ma non hanno trovato nulla di interessante, quindi molto probabilmente era davvero un finiano. Mentre l’Italia si appassiona al fenomeno, gli scienziati di tutto il mondo si interrogano sulle conseguenze a lungo termine: i finiani entreranno nella ionosfera? E se questo avverrà, rinunceranno all’auto blu per dare l’esempio? E se finissero in un buco nero, Mirko Tremaglia si troverebbe a suo agio? Le ultime raffinate analisi di Fare Futuro, “Ricordate di obliterare il biglietto” e “Per favore alzate la tavoletta e tirate lo sciacquone”, riprese da tutti i giornali, avevano alzato la temperatura nella maggioranza. Ora, dalla fondazione vicina al presidente della Camera si attende una nuova sorprendente rivelazione di grande lungimiranza strategica: “Non ci sono più le mezze stagioni”. In queste condizioni di attrito politico tra finiani liberi nell’atmosfera e finiani acquistati da Berlusconi ai saldi, si inserisce come variabile imprevista la minaccia di scioglimento delle camere. Dalla presidenza del consiglio, però, trapela il desiderio di sciogliere soltanto il presidente della Camera, possibilmente nell’acido. La temuta dispersione dei finiani negli stati alti dell’atmosfera ha attivato anche alcune irrilevanti particelle nell’universo: Franceschini e D’Alema hanno litigato sull’argomento, e Bersani ha implorato di non andare al voto, un atteggiamento dell’opposizione che anche al Cern di Ginevra giudicano incomprensibile.

19 commenti »

19 Commenti a “Voi siete qui – Oggetti finiani non identificati”

  1. E so cavoli per diabetici (amari) so. Qualcuno si è incartato di brutto. Se so banane fioriranno. Il cavalier banana ha aperto la cassaforte e si è acquistato un pò di ex AN tanto al chilo. Farà il vuoto intorno al reprobo. Già le corazzate televisive e i suoi killer della carta stampata stanno preparando lo smottamento. Presto il Presidente della camera sarà solo e nel giro di pochi mesi sarà indicato da FEDE e Minzolini come il pericolo pubblico numero uno del paese. Una bella fetta di italioti, anche ex afficionados con la croce uncinata stampata sulla “panza”, diranno “FINI CHI?”. Ma la cosa che più provocherà l’ostragismo contro il nostro “traditore” è la sicurezza da parte del Capo dei Capi di sostituire quei pochi fuoriusciti con il grande Casini. Casini non ce la fa più a stare fuori dal giro. I suoi non ce la fanno più e mugugnano. Senza poltrone per due anni è una tragedia. Casini accende tutti i giorni candele nella speranza che la frattura tre i due pollastri avvenga clamorosamente. Lui si offrirà e s’immolerà per il bene del paese e per la governabilità e darà, “con un pò di sceneggiata”, la sua adesione. Il figliol prodico tornerà e sarà festa nazionale. Minchia che incubo!!!!

    da Edoardo   - domenica, 18 aprile 2010 alle 11:23

  2. Un casino vero e proprio, insomma.

    da ab   - domenica, 18 aprile 2010 alle 11:39

  3. Per andare via occorre avere un posto dove andare e Fini non lo ha.
    Fini è il formaggio che si è alleato con il topo Berlusconi. Adesso che il topo si è mangiato quasi tutto il formaggio Fini tenta la mossa della disperazione, un bluff senza carte in mano, e Berlusconi lo sa, infatti ha sprezzantemente definito Fini “un problemino”.
    Sia che resti , sia che vada via Fini, la dialettica interna al PdL è finita.
    È tipico delle dittature al loro avvio: la prima mossa è quella di liberarsi dal dissenso interno, lo ha fatto Hitler con Ernst Roehm, lo stà facendo Berlusconi con Fini, per fortuna in modo decisamente meno traumatico del suo collega del secolo scorso.
    Hitler ha ucciso (notte dei lunghi coltelli) un numero altissimo di membri delle SA più ,visto che c’era, un buon numero di socialdemocratici e avversari politici in genere.

    I tempi cambiano, i dittatori si adeguano, anche perchè oggi ad ammazzare tutta quella gente c’è da avere dei guai persino per uno che si chiama Berlusconi, e poi non c’è bisogno di fare tanta fatica, per sistemare le cose bastano Alfano, Ghedini e Cicchitto.
    Però è vero, quello che non cambia è l’obiettivo:potere incontrollato e concentrato in pochissime mani, se non nelle sole mani del Capo.
    Ci siamo quasi, se Berlusconi si sente sicuro ci manderà a votare subito, altrimenti perfezionerà ancora il suo controllo sui media, e voteremo tra qualche anno.

    E il PD che fà ?
    Assiste.

    E io anche, fortunatamente da ben lontano!

    da gianguido mussomeli   - domenica, 18 aprile 2010 alle 17:56

  4. @ edoardo: “l’ostragismo”, “lo stragismo” o “l’ostracismo”? e perché non direttamente “lo stracismo”, che fa il paio con il “figliol prodico”…

    da ruphus   - domenica, 18 aprile 2010 alle 21:08

  5. Questo per dimostrare la chiara origine dal tessitor di discordie Vittorio Feltri… Niente nasce per caso, nemmeno l’eliminazione dei dissidenti. Nel caso specifico si tratta dei finiani, ormai drasticamente ridotti ai minimi termini dal “sonar del denaro” e dal “comodo sostegno del culo” degli scranni parlamentari. L’ostracismo di Mussolini era nel migliore dei casi una comoda vacanza all’estero. Quello del sultano è il licenziamento in tronco. Cambiano i tempi, ma il potere assoluto produce la stessa drammatica cosa: il dolore fisico e morale.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 19 aprile 2010 alle 01:04

  6. x ruphus. Ringrazio per le precisazioni, giuste e puntuali. La pregherei però di regalarci qualche commento in merito all’articolo di Robecchi altrimenti da l’impressione di visitare i blog con la matita rossa e blu e basta, come la “Maestra Margheritaaaa” di ALberto Sordi.
    Buona giornata e grazie ancora.

    da Edoardo   - lunedì, 19 aprile 2010 alle 07:41

  7. Caro Robecchi,
    bando alle ciance di tutti ‘sti buffoni. Vadano affanculo presto.
    Oggi a Fahreneit (devo constatare un abbassamento di palinsesto anche in Rairadio3, comunque… ma questi sono altri pensieri) è stato presentato un saggio di dottrine politiche a mio avviso molto interessante.
    Un giovane docente dell’Università di Bologna (per inciso, la prima università nata in Europa! la più antica… e noi, continuiamo grazie a ‘sto governaccio berlusconiano/bossiano/finiano/dalemiano del cazzo a spregiare la ricerca ben fatta in Italia, mah! sarà pure un progetto a pro della collettività quello della “destra assolutistica italiota che fa rima con “beota”, ma ci credo poco)… comunque, dicevo, c’era un ospite a Fahreneit che ha esposto la sua tesi ragionevole circa la morte delle categorie “destra” e “sinistra” le quali, entrambe nate negli ultimi due secoli in Europa, potrebbero difatti anche aver fatto il loro corso naturale, e morire.
    Ho trovato la proposta molto stimolante per chi, come me, si riconosce in un approccio realistico di sinistra.
    Mi sa che lo leggerò e, quindi, ne consiglio la lettura anche ad altri come voi (per chi volesse il nome dell’autore e titolo bisogna fare una ricerchina perché ora non ricordo bene)

    da ab   - lunedì, 19 aprile 2010 alle 17:02

  8. Fini,diploma delle magistrali e laurea in pedagogia, è un maestrino bizzoso e voltagabbana: prima fascista e ammiratore del famigerato Le Pen, poi l’alleanza fallimentare con Mariotto Segni, poco più tardi, folgorato sulla via di Chianciano e pellegrino penitente in Israele, più recentemente, insulta Berlusconi ma, il giorno dopo, si accomoda sul predellino, ora cerca i suoi colonnelli….cucù, non ci sono più!

    da gianguido mussomeli   - lunedì, 19 aprile 2010 alle 21:44

  9. Quando si incomincia a prendere coscienza che le cose non vanno per il verso giusto, si sente nella pelle un dolorino come se qualcuno ci avesse dato improvvisamente un pizzicotto. Incomincia in quel momento il periodo della seria riflessione. L’On. Fini ha finalmente capito che se non si scrolla al più presto di dosso l’inciucio malsano di natura diarchica che si è instaurato fra il sultano e Bossi, la sua posizione politica è destinata ad affievolirsi pian piano fino ad annullarsi. Buona parte dei suoi ex colonnelli (sic), che al suo confronto politico rasentano lo zero assoluto, frenano per non perdere le concessioni di incarichi virtuali elargite loro con tanta generosità dal Cavaliere, peraltro senza rischi per quest’ultimo in quanto fra i nostalgici del fascismo di comodo sarebbe davvero difficile trovarne oggi qualcuno disposto a lasciare il ricco scranno di presenza parlamentare per correre dietro agli ideali di partito. La Russa infatti sta già dandosi da fare per raccogliere firme di parlamentari ex AN sulla prestampata dichiarazione ufficiale di fedeltà assoluta al pdl. Quale galassia del creato di buon senso, d’altronde, accetterebbe un ministro della difesa col carattere rissoso dell’On. La Russa? No, no… E’ proprio un posto che il ministro non vuole assolutamente perdere… L’unico suo compito attuale è quello di ubbidire ciecamente agli ordini del sultano… Per il resto può urlare come gli pare. In tutto questo baillame fa comunque impressione il fatto che l’opposizione faccia addirittura il tifo per l’On. Fini, ritenendolo spudoratamente l’unica speranza per far saltare il governo delle banane che purtroppo è toccato al nostro fin troppo “acculturato” Paese grazie a leggi elettorali capestro.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 20 aprile 2010 alle 10:05

  10. molto sarcastico :-) ma dai! che non è proprio così, guarda che sono tutti (da quella parte) un po’ preoccupati
    e io gufo di cuore. Certo, averci un’opposizione forte quasi si poteva sperare 😐

    da Paola   - martedì, 20 aprile 2010 alle 16:26

  11. Robecchi, in compagnia con pochi altri suoi colleghi giornalisti, ha un dono: quello di bene descrivere una complessità di nodi storici, una mappa o albero genealogico delle irrazionalità nostrane e non solo attraverso il tempo. Un talento ben educato, assai raro tra le varie firme che ora fanno finta di scommettere sull’incontro “finale” tra l'”utilizzatore finale”, appunto, o dissennato e il suo sfidante o “rivale” democratico: Fini o Saviano?
    (Una follia accostare quei due nomi: il primo batte i piedi istituzionali e pur sta ancora a governarci assieme al puttaniere, il secondo un egregio scrittore sotto scorta, costretto a una sorta di non-vita.)
    … e della giustificazione di Fisichella che mentre dà la gomitata a Cota e Lega giustifica pure che un puttaniere divorziato faccia la comunione mentre altri cattolici di tutto il mondo non possono cibarsi del corpo di Cristo? Cattolicesimo dovrebbe dire ecumenico, universale non certo speciale!
    Dio punisce e perdona, certo certo: Ma secondo quale criterio, caro “metodologo” Fisichella dell’accademia del gioco delle tre carte?

    da ab   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 08:52

  12. eh sì, un cattolicesimo a doppio binario. I poveracci debbono spiare, mentre dittatori, puttanieri, lestofanti di vario genere, reali in decadenza…tutti vengono ammessi alla presenza del vicario di cristo, gli baciano la mano e possono anche comunicarsi. Io non penso che se c’è un Dio condivida…

    da mietta   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 10:30

  13. è un pezzo perfetto e mi sono divertito tanto a leggerlo,come al solito finirà in una bolla di sapone,mi meraviglia che solo ora Fini si aggorga della non-politica di Berlusconi ma prima dov’era?

    da mimmo monopoli   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 10:31

  14. spiare=espiare…pardon

    da mietta   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 10:31

  15. Un dio che punisce perdona; quello cattolico vaticano, certo.
    Quando conviene loro, però: vale a dire, a seconda dei casi… non esiste una regola buona per tutti: ci sono persone speciali come il puttaniere, ad es.
    Dobbiamo, forse, credere a un dio ad personas che PUNISCE le vittime dell’ingiustizia ridotti al sacrificio e PERDONA i tiranni sui quali si può bypassare?
    Questa pedagogia è male, secondo qualsiasi cattolico che rispetti la parola di Cristo.
    Dove sono ‘sti cattolici rincitrulliti lobotomizzati dal catechismo gesuita e sadduceo!!!
    La Chiesa Vaticana è, dunque, fiera di essere anticristiana?

    da lili brik   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 10:47

  16. Da La Repubblica del 21/4/2010 pag.7, alcune considerazioni tratte dall’art.di Orazio La Rocca:
    Arcivescovo reggente della Penitenzeria Apostolica, Gianfranco Girotti : … “La condizione di divorziati non preclude l’accesso all’ostia. L’importante è non essere risposati, non convivere e avere fatto penitenza. Mi auguro che il premier ne abbia tenuto conto”…
    Arcivescovo di Lanciano-Ortona e membro del Consiglio permanente della Cei, Carlo Ghidelli: …Formalmente il premier può comunicarsi perché, se è vero che non è più convivente e se è stato assolto in confessione, il sacramento non gli si può negare”… Poi precisa: “Nel caso di Berlusconi tuttavia non posso dare un giudizio preciso perché non conosco la sua situazione personale”…

    Da Pinocchio di Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini) Consulta dei medici interrogati dalla Fata Turchina sulla malattia di Pinocchio:
    …il Corvo, facendosi avanti per il primo, tastò il polso a Pinocchio: poi gli tastò il naso, poi il dito mignolo dei piedi: e quand’ebbe tastato ben bene, pronunziò solennemente queste parole:
    – A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo!
    – Mi dispiace, – disse la Civetta, – di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega: per me, invece, il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero!…
    ….Quando il morto piange, è segno che è in via di guarigione, – disse solennemente il Corvo.
    – Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega, – soggiunse la Civetta, – ma per me, quando il morto piange è segno che gli dispiace a morire…

    Scusate, ma mi diverte l’accostamento…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 21 aprile 2010 alle 19:14

  17. Il vero problema è che con tre anni senza il paravento periodico delle polemiche elettorali, il Governo del “fare” deve dimostrare, senza scuse, di “fare” veramente. Visto che di idee chiare ce ne sono poche, e di soldi ancora meno, conviene seguire la regola della Marina Borbonica: “Facite a’mmuina!”, sollevando un bel polverone ogni tanto, per tenere occupati i media e distratti gli elettori.

    da Clodoveus   - giovedì, 22 aprile 2010 alle 13:18

  18. Nel dibattito di oggi, all’interno del PDL (radio radicale), è stato rinfacciato molte volte a Fini il gran successo della coalizione, il 63% di gradimento verso il PAPI, e piripipiripiripà. La solita menata. Insomma, la maggioranza vince e tutti allineati e coperti secondo il Mago di Acore. Questa storia è diventata muffa, ha rotto. Milioni di mosche mangiano e si deliziano di “merda” , che hanno ragione loro? Sempre di “merda” si tratta ed è inutile tentare di trasformarla in cavaiale. Qualcuno è riuscito a farsene una ragione e ci fa anche i mugugni goderecci quando sa la mangia, beati loro. Il bello è che ora cercano di convincersi tra di loro che la merda è caviale. Dovevate sentire che bel servizietto gli hanno fatto al Gianfranco nazionale. Hanno acceso i ventilatori per fargli arrivare meglio gli spruzzi. Insomma, Fini sta assaporando e godendo del trattamento riservato alla sinistra in tutti questi anni (giornali, media, tv in generale, steravolgimento della realtà). Non mi sembra una cattiva notizia.

    da Edoardo   - giovedì, 22 aprile 2010 alle 16:53

  19. Farò un’analisi politica articolata e senza dietrologia: CHE GODURIA! vedere il berlusca incazzato con un delfino che gli si è rivoltato contro!

    da Adele5   - venerdì, 23 aprile 2010 alle 07:41

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