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mar 10

Ecoballe – Toh, le tariffe

Sarà presentato a Roma in settimana il rapporto Ifel 2009 (Istituto per la finanza e l’economia locale, fondazione Anci). Ci dice cose che sappiamo per esperienza diretta, cioè che mentre aspettiamo come allocchi sul ramo le fumisterie del federalismo fiscale, i comuni aumentano le tariffe. Francamente, bastava telefonare a qualunque cittadino che apre il rubinetto o prende il tram. Comunque, ecco: in cinque anni (2004-2009) la spesa dei cittadini per i rifiuti solidi urbani è aumentata del 29,1 per cento, la spesa dell’acqua potabile del 26,4, la spesa per gli asili nido del 12,3 e la spesa per i trasporti urbani dell’11,4, il tutto in presenza di un’inflazione minima o vicina allo zero. Il Sole 24 ore anticipa i dati, non senza qualche tono scandalizzato, soprattutto perché all’impennata dei prezzi non corrisponde un miglioramento dei servizi (sai che novità!). Come spesso avviene, però, guardare le figure spiega più che leggere i numeri. E le tabelle del Sole colpiscono a occhio. Tutti gli aumenti, che già sembravano montagne russe, registrano un’impennata decisissima dopo la prima metà del 2008. E’ lì che i prezzi si impennano come una moto da cross guidata da un matto. Più che il lettore è il “guardatore” che si chiede: oddio, ma che è successo lì? La pagina del Sole non lo dice, il preoccupato fondo di Franco Locatelli non lo dice, l’intervista a un corrucciato Alemanno non lo dice. Insomma, all’analisi, precisa e puntuale (grazie) manca soltanto una parolina di tre lettere che pare impronunciabile, forse per ancestrale tabù: Ici. Chissà, forse si voleva lasciare libera la fantasia del lettore, oppure affidarsi alle sue doti intuitive, o forse si prepara una speciale edizione di parole incrociate, il Sole 24 ore Enigmistico, dove comparirà finalmente lo schemino con la definizione: due orizzontale, era meglio non abolirla, tra lettere.

4 commenti »

4 Commenti a “Ecoballe – Toh, le tariffe”

  1. Esatto!!!

    da Franz   - mercoledì, 3 marzo 2010 alle 15:10

  2. Eh sì, la verità è come una coperta che si tira da una parte e dall’altra: aggiungi di qua, ma togli di là.

    da angela   - mercoledì, 3 marzo 2010 alle 19:01

  3. Grande Robecchi!

    da Marco   - giovedì, 4 marzo 2010 alle 12:04

  4. I comuni sono in bolletta, ormai è il ritornello quotidiano che ci cantano ogni giorno le pagine locali dei giornali. E’ ovvio che il federalismo porta a queste conseguenze: in sostanza a fronte di nulla di positivo per la società si devono mantenere in folle ripetizione nazionale le stesse burocratiche istituzioni, come il parlamento, le Regioni, le Province, le città, i comuni ed altre istituzione non meglio identificate per la loro utilità fasulla… Costi lievitati quindi al massimo. Via libera allora alla disperata ricerca di fondi extra. Questi fondi sono furbescamente prelevati direttamente dalle tasche dei cittadini. Checchè ne dicano i governanti del momento (dal ventre obeso e dalle mani sudate – De Andrè). Ben venga lo smog… Ben venga l’intasamento delle strade… Ben venga l’inquinamento esagerato delle auto monumentali… Ben venga il trasporto su gomma che gironzola su e giù per nostra penisola incurante della presenza del mare… Ben vengano le spie elettroniche taroccate… Ben venga il codice della strada riveduto e corretto ogni anno all’inizio dell’estate nelle sanzioni al rialzo… Tutto fa brodo per la cassa ed il cittadino è arrivato perfino ad avere paura di rischiare lo stipendio ogni volta che esce di casa. A Bologna, città nota per la sua disciplina esagerata, le strisce blu, originariamente ideate a ragione per salvaguardare il centro cittadino, ora sono ovunque, quasi perfino sulle scale dei condomini. I figli non vanno più a trovare i vecchi genitori che abitano nella cerchia cittadina… Costa troppo… Ci sono gli autobus, è vero, ma al giorno d’oggi sono frequentati da disperati che ti portano via perfino le mutande senza che te ne accorga… Che razza di società sta diventando la nostra?… Una società che si accontenta della faccia tosta del Cavaliere di turno che dice bellamente che non mette le mani in tasca ai cittadini?… Bravo, bene, bis… E’ questo il solo commento che ci esce dalla bocca?…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 4 marzo 2010 alle 13:33

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