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Voi siete qui – Tutti a Hammamet, solo posti in piedi

Ad Hammamet, per la cerimonia in onore di Bettino Craxi, sono disponibili solo posti in piedi: i biglietti per poltrone e poltronissime sono andati a ruba, tanto per rispettare le tradizioni del craxismo. A Milano sembra deciso che gli si dedicherà una strada. Una via, riflettono in Comune, senza numeri civici. Spiega il Corriere della Sera: “per evitare fastidi ai residenti alle prese con eventuali modifiche d’indirizzo”. Ben pensata anche per evitare imbarazzi. Dove abiti? In via Craxi al 12, meno il 5 per cento… Una via per Bettino Craxi, comunque, perché no? Qualche spiritosone suggerisce la tangenziale. Oppure si potrebbe chiamarla Via la scala mobile, e far pagare il pedaggio. Al momento, dicono le indiscrezioni, si penserebbe di ribattezzare con il nome di Craxi via dell’Innovazione, che sta al quartiere Bicocca. Spiega ancora il Corriere: “Un tempio della Milano operaia che fu, prima di diventare un quartiere residenziale con case di pregio”. Ecco: una luogo operaio trasformato in speculazione edilizia come vorreste chiamarlo, se non Bettino Craxi? Non è da tutti proporre una metafora senza capirla. Pochi sembrano serbare il ricordo di cosa fu quella Milano da bere su cui Craxi regnava sovrano. Non gli addetti al Minculpop di Arcore, che allora tuonavano nei loro tg “Di Pietro vai avanti!”. Non i fu-comunisti, tanto che a dare il la alla Moratti ci ha pensato Piero Fassino con un’intervista a La Stampa: se c’è in giro una zappa figurarsi se loro non se la danno sui piedi. Di certo se ne ricorda la popolazione (un sondaggio a Sesto San Govanni ha ferocemente sbertucciato la proposta di una via Craxi), che in cambio di quegli smottamenti tangentizi non ebbe nemmeno il bene di una piramide a un congresso. Zelo commovente, anche se non si capisce la nostalgia per quei soldi facili quando, per citare i classici, Cuore titolava: “Scatta l’ora legale, panico tra i socialisti”. Altri tempi. O no?

17 commenti »

17 Commenti a “Voi siete qui – Tutti a Hammamet, solo posti in piedi”

  1. E intitolargli un carcere? Suona bene: “Casa circondariale Bettino Craxi”. Inoltre sarebbe l’unico modo di associare in eterno il nome del noto ladro al luogo dove avrebbe dovuto passare gli ultimi giorni della sua vita.

    da RickHelmut   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 13:03

  2. Grande commento, complimenti.
    (e se proprio non si vogliono far processare ‘sti privilegiati fuorilegge, ma mandiamoceli pure a calci in culo ad Hammamet sì da riconsegnare l’Italia a chi di dovere; ma tutti, però, presi trasversalmente, eh!
    E ripeto a lettere capitali: TUTTI I CORROTTI ACCERTATI O IN ODOR DI MAFIA DOVREBBERO LEVARSI DAI TRE PASSI delle istituzioni e financo dal territorio italico, luridi cialtroni barattieri che non siete altro! Siete soltanto le tossine, il veleno di questa società malridotta; i genitori indegni, i costituenti fondamentali della sostanza malata di una classe dirigente putrida e raccattata)

    da angela   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 13:44

  3. in zona Baggio c’è via Sandro Pertini. Quando intitoleranno la strada a Craxi si potrebbe organizzare lì una manifestazione.

    da lembo11   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 19:32

  4. Purtroppo sì, altri tempi…ma allora non era ancora conclamato e acclamato e votato il berlusconismo latente. Fuori dai denti: sono proprio facce e anime di merda

    da adele5   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 20:45

  5. MAh…io me lo aspettavo, l’italia tanto funziona cosi’. Tutto viene dimenticato, a cominciare dalla storia e dalla dignita’. In quanto a fassino & co., come ex elettrice ds, chiedero’ i danni morali per avermi presa in giro per tutto il tempo che davo loro il mio voto.

    da marilu   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 21:56

  6. per citare un altro classico: “Pietro Gambadilegno: con il Psi ho chiuso!”
    oggi come oggi penso che si vergognerebbe giustamente di aderire al Pdl.

    da francesco massaccesi   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 22:07

  7. Ma perché Milano vuole “ via Craxi “.
    Non se ne era già andato di sua iniziativa?

    da paolo trezzi- Khorakhane'   - lunedì, 4 gennaio 2010 alle 00:09

  8. Perchè dovrebbe essere diversamente? L’ attuale compagine di potere ha lo stesso Dna e nemmeno finge di essere altro anzi se ne compiace. In questo gruppo Craxi sarebbe il guru.

    La memoria è durata poco. Tutto da noi dura poco poi torna tale e quale. Perchè tutto e tutti in fondo si somigliano.

    da luca   - lunedì, 4 gennaio 2010 alle 10:20

  9. La storia va quindi riscritta. Ce lo ripetono ogni giorno i nostri politici nostalgici. L’esposizione diversa dei fatti storici passati fa parte della strategia del potere italiano moderno. Prima o poi potrebbe infatti venire in mente al popolo, finalmente evoluto, che non sia stato poi un colpo di genio avere riportato al governo i protagonisti e i loro discedenti di un regime macabro come quello fascista/nazista tramandatoci dalla storia, appunto. Anche il periodo craxiano, così come lo abbiamo finora conosciuto, aveva lasciato un grande amaro in bocca soprattutto alla classe meno abbiente italiana . A.R. ci ha descritto molto bene alcune delle strategie socialiste del politico Craxi, peraltro rinnegato dai suoi stessi parenti ed amici nel momento in cui cadde in disgrazia. La sua storia va pertanto rivista?… Ma va là!… Sta a vedere che fra qualche anno salterà fuori dai politici futuri che l’attuale malavita organizzata sarà stata quella che ci aveva in sostanza salvato dalla crisi economica del 2009, grazie al facile gratuito riciclo dei suoi soldi sporchi autorizzato dall’iniquo scudo fiscale. Strani scherzi della finanza creativa!

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 4 gennaio 2010 alle 13:09

  10. a luca,
    a scapito di sembrare un tantino pedante sai in fisica come si definisce lo stato “di somiglianza” cui alludi e ben descrivi nel caso della società degli umani? si definisce, ahinoi, come il raggiungimento del livello max di entropia (disordine), o morte termica del sistema.
    chiaro il concetto (e l’analogia inquietante che ne deriva)?
    così, per scrollarmi di dosso la morte dei miei concittadini (perché tacere è, in effetti, un po’ come morire) io, invece, rivendico a piena voce l’elogio delle differenze tutte: nn a caso, mi ritengo una libera pensatrice che nn somiglia affatto a questa ignoranza dilagante mista ad idiozia, tipica dell’italiano medio lobotomizzato dalla tv e dagli apparati pubblicitari/religiosi/politici/culturali connessi.
    ciao e stai bene,
    a.

    da angela   - lunedì, 4 gennaio 2010 alle 18:01

  11. Tutti a Hammamet, ottimo, sono d’accordissimo, voli pagati dallo Stato certo, un’occasione ghiotta così non ce la possiamo perdere a costo di un ulteriore contributo personale.
    Quando li vedremo tutti lì riuniti in commosso raccoglimento aspetteremo che finiscano i discorsi i ricordi (bei ricordi, nostalgia canaglia!), poi quando con ancora il fazzoletto in mano e il labbro pendulo si muoveranno verso le auto di servizio gli faremo sapere che potranno restare lì: auto e aerei requisiti, accordi con la Tunisia già stipulati per trattenerli come ospiti di riguardo, pagheremo anche la mensa e il corso rieducativo, nessun problema.
    Non saranno impediti ma al contrario favoriti in tutti i modi i ricongiungimenti famigliari.

    da Rattazzi   - martedì, 5 gennaio 2010 alle 12:53

  12. Cara Angela,
    fai bene a pensarla così. Credo che siamo reciprocamente contenti di condividere il modo di vedere le cose e di riconoscerci nelle parole del nostro simpaticissimo ospite. Ma visto come vanno le cose temo che siamo e resteremo .. notai della disfatta.
    Ciao.

    da luca   - martedì, 5 gennaio 2010 alle 16:25

  13. Italia, un paese di telerimbambiti.

    da roberto   - martedì, 5 gennaio 2010 alle 16:48

  14. Perchè non fare le cose per bene? Una strada non basta, cambiamo nome a Milano e chiamiamola Craxigrad…

    da gianguido mussomeli   - mercoledì, 6 gennaio 2010 alle 11:59

  15. A Proposito dell’iniziativa scellerata dell’amministrazione Moratti ad intitolare una via (senza numeri civici, s’intende!) o un giardino (… cosa ?!?!?) in quel di Milano al “cignialone” Craxi (=il ladro amicisssimo di mr. Simpatia, sì proprio quello che se ne scappò dall’Italia in vile fuga dalle sue responsabilità),

    Si fa presente che SABATO PROX 9 GENNAIO in P.ZZA CORDUSIO dalle ore 14:00 ci sarà una Manifestazione organizzata da QuiMilanoLibera e sostenuta dall’egregio Salvatore Borsellino, …, da Messora, Martinelli, Papillo, Rizzo, Abbondanza, … Micromega, etc.etc.etc.

    Gradita la partecipazione di tutti i cittadini liberi ed indignati contro questo regime mediatico volto al ribaltamento della logica democratica.
    Gradito parecchio anche il passaparola.

    Grazie Robecchi per le tue sempre attente analisi.

    da fansss   - mercoledì, 6 gennaio 2010 alle 14:37

  16. Sotto il governo Craxi si aprì spaventosa la voragine del debito pubblico, che prima era quantomeno guardabile (Cicchitto c’era, a scavare il buco: anche De Michelis).
    Basta mettere in ascisse le date, in ordinate il deficit pubblico anno per anno: più chiaro di così…

    da giuliano   - mercoledì, 6 gennaio 2010 alle 18:50

  17. Finito di leggere or ora Il Manifesto di oggi domenica 10 Gennaio 2009: “Ku Klux Clan”. Mi lascia con le braccia arrese.
    Condivido come al solito il pensiero di Valentino Parlato. E ogni riga scritta da Robecchi, la sua attenzione costante alle parole; in particolare, quella chiave in questi momenti feroci vissuti a Rosarno o “istigazione”.
    Un’unica nota stonata per le mie corde è, come potrai bene immaginare, quella a pag. 7 nella quale trovo una colonnina che riporta della Manifestazione di ieri a Milano contro la via a Craxi: convengo sull’opportunismo politico di taluni nomi di spicco nel cogliere l’occasione per farsi pubblicità in piazza, ma può un commento su questo giornale liquidare cinicamente una reazione cittadina che pure c’è stata nonostante la pioggia insistente?
    Ebbene sì, per me i numeri non fanno differenza perché ho simpatia per le minoranze e sono interessata ai fenomeni emergenti o irrisolti (indipendentemente dalla loro visibilità), per altri, forse, le quantità fanno evidentemente cambiare il tiro delle parole… mi spiace molto questo riduzionismo gratuito e poco professionale, ecco.
    Con ciò, Buona Domenica a tutti.
    A.

    PS: per smorzare i toni… della calza della Befana con dentro il mezzotacco insanguinato per i bambini di Civitavecchia ne vogliamo parlare??? (vedi, Il Manifesto 10/01/2010 pag. 6)

    da angela   - domenica, 10 gennaio 2010 alle 12:26

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