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Discorso agli italiani – Un 2009 da favola, ma il 2010 sarà radioso

Care concittadine e cari concittadini. E’ con animo sereno, ma non scevro dalle mille preoccupazioni che vengono dal paese e dalla società, che mi appresto a questo saluto di fine anno. Un anno, bisogna dirlo, segnato da luci e ombre: crisi, litigiosità politica, terremoti, inondazioni, scandali sessuali, tutte tragedie bilanciate dal fatto che Bondi ha smesso di scrivere poesie: seppur di poco, il bilancio è positivo. Ogni fine d’anno si porta appresso i buoni propositi per una nuova stagione, che tutti speriamo feconda, foriera di vantaggi, almeno quanto lo è stato lo scudo fiscale per la mafia. Il sostegno alle famiglie, come vedete, ha funzionato. I problemi sul tavolo sono molti, non c’è italiano che non li conosca. Particolarmente a cuore, per esempio, ci sta l’integrazione delle culture diverse affluite sul territorio nazionale. E’ giusto che chi vive qui impari la lingua: questa è, giustamente, una grande preoccupazione per l’ingegner Castelli. E’ troppo chiedere che i figli degli stranieri che rifiutano d’integrarsi vadano bene a scuola? In certi casi bisogna essere inflessibili con pochi per salvaguardare molti: il figlio di Bossi, pluribocciato alla maturità, andrebbe subito rimpatriato; e nel caso prevalga la compassione, al massimo, aiutato a casa sua.
Molto è stato fatto negli ultimi anni per modernizzare il paese, ma è un’impresa che non si può lasciare incompiuta: l’introduzione in molte regioni della Costituzione digitale terrestre deve continuare senza soste. E’ vero che in questo modo molti utenti non riusciranno più a vedere l’articolo 3 (la legge è uguale per tutti), o l’articolo 32 (diritto alla salute), ma la perfetta ricezione di Mediaset Premium saprà ovviare ai piccoli inconvenienti tecnici che ogni innovazione porta con sé. Un’altra piaga da combattere è quella dell’assenteismo nella pubblica amministrazione. E’ intollerabile che certi dipendenti pubblici sottraggano tempo al lavoro – è bene ricordarlo, retribuito da tutti i cittadini – gettando il loro tempo in conferenze stampa e monologhi egocentrici in cui si insultano gli avversari politici. Se le nuove norme sulla produttività dei dipendenti pubblici tanto annunciate, sbandierate e propagandate, si applicassero al ministro Brunetta avremmo oggi un disoccupato in più, licenziato per giusta causa: meno male che è solo fuffa.
Non secondaria, in questo contesto, l’urgenza di attenuare la troppo esasperata litigiosità della vita politica. Insulti, sgambetti, scherzi di pessimo gusto, scorrettezze manifeste, ingiustizie palesi, sanguinose ingiurie, miliazoni. E mi fermo qui per carità di patria, ma l’elenco delle angherie che il Pd sta infliggendo ai suoi elettori e a tutta la sinistra è sotto gli occhi di ognuno. Bisogna dire basta a una simile barbarie. Oltretutto si tratta di una spropositata sperequazione nelle pene, e urge anche una seria riforma del codice penale: che si prendano tre anni di galera per rapina a mano armata e quindici anni di D’Alema – o additura venti di Violante – senza aver commesso alcun reato è davvero inaccettabile.  Anche sul campo della regolamentazione della vita civile bisogna darsi da fare: una buona legge sul “fine vita”, per esempio, avrebbe risparmiato a tutte le formazioni di sinistra una tremenda agonia. Staccare la spina a volte è un gesto di umanità, ma vedere verdi, comunisti italiani, rifondaroli e altri staccarsi la spina a vicenda senza nemmeno avvertire i parenti non è stato un bello spettacolo.
Alcune riforme sono state giustamente avviate, ma ancora paiono in alto mare. Le scuole elementari italiane, per esempio, sono ancora gravate dal peso insostenibile di migliaia di insegnanti. L’introduzione del maestro unico non è più rinviabile. Certo dovrebbe essere collocato nel centro del paese, in modo da permettere a tutti i bambini di raggiungere la scuola per tempo, che vengano da Sondrio o da Trapani. La classe sarebbe un po’ numerosa, con la scuola a Roma gli ultimi banchi sarebbero a Viterbo, ma la continuità didattica propugnata dal ministro Gelmini sarebbe garantita.
Mi piace chiudere queste note con un accorato appello per il mondo della cultura. Molto è stato fatto, ed è una nota positiva, per colpire a morte il lavoro intellettuale. Purtroppo non si era considerato che scienziati e ricercatori se la sarebbero cavata mangiando i topini dei laboratori, ma per tutti gli altri stanno funzionando egregiamente alcuni provvedimenti mirati. Considerare di particolare valore culturale il cinepanettone di Natale, o finanziare profumatamente un polpettone leghista come il Barbarossa, rappresentano primi significativi passi, e sono certo che proseguendo su questa strada i risultati veranno. Dopo aver affidato i beni culturali a Sandro Bondi, il premio Strega a Belèn Rodriguez e il Campiello a Topo Gigio non sono più soltanto sogni. Siamo dunque sulla buona strada. Vogliate tutti gradire i miei più sentiti auguri per un 2010 felice e luminoso.

14 commenti »

14 Commenti a “Discorso agli italiani – Un 2009 da favola, ma il 2010 sarà radioso”

  1. … e le tessere del Popolo dell’Ammore, regalate come fossero un abbonamento Sky per il nuovo anno di merda che verrà, le vogliamo dimenticare nel pacchetto SalvailMezzoTaccodiPremier?
    I miei più sentiti NON-Auguri all’intera classe dirigente italiana affinché abbia finalmente indietro tutto ciò che merita, una volta per tutte.

    da angela   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 12:37

  2. Evviva!… 95 miliardi di euro di evasioni totali sono ritornati in Italia pagando l’irrisoria penalità del 5%. Il resto, per arrivare al normale prelievo statale generale di circa il 60%, ce l’avevano messo obtorto collo gli imprenditori onesti e i lavoratori dipendenti… Ma questo stato di cose, sì sa, è routine e quindi non conta nulla per i governi italici. Adesso è importante brindare, incoscientemente felici, per aver posto rimedio, si fa per dire, all’incapacità amministrativa pubblica che in sostanza aveva permesso la fuga illegale all’estero di così tanti quattrini. Le banche e la malavita esultano e si uniscono al brindisi dei politici… Si aprono infatti per i principali organizzatori della crisi economica nuovissimi orizzonti di grandi affari per il prossimo 2010 ed anche per gli anni futuri. Gli operai se ne stiano sui tetti degli stabilimenti in chiusura a protestare. Chissenefrega… Mica hanno un conto in banca ineressante, loro… Tanto è vero che i loro piccoli eventuali risparmi sono spudoratamente valorizzati dalle banche al tasso di interesse dello 0,01%. Volete mettere in confronto alle loro miserie i 95 miliardi di euro esenti tasse piovuti alla malavita dal manicone di Tremonti col beneplacito di tutta la destra in collaborazione inciuciosa con chi dell’opposizione non era andato a votare contro lo scudo? D’Alema, assente pure lui, intervistato si era scusato dicendo che non gli avevano spiegato bene l’importanza di quella votazione… Beviamoci pure anche questa!… Concorrenza sleale ci sarà prima di tutto, nel pieno disprezzo dell’etica e dell’onestà sociale… Anche qui aspettiamoci propaganda, magari ancora con l’immagine neutra di un Topo Gigio d’occasione… Cercando di allontanare dai miei pensieri le lugubri prospettive che ci aspettano dall’insano operare della nostra politica, mi unisco ad a.r, per formulare a tutti voi i miei più sentiti auguri per un 2010 felice e luminoso… Nonostante tutto!…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 13:06

  3. Che poi, da come la raccontano, pare che questi 95 miliardi di euro si preparino a entrare nelle nostre tasche. Che bello, così possiamo tutti andare a puttane con il Cav. O meglio, a escort, che a puttane, senza volerlo, già ci siamo andati da tempo.

    Comunque, il mio augurio per il 2010 è che un paio di astronavi provenienti dal pianeta Croxian risucchi con un raggio fotonico Camera, Senato e Palazzo Chigi, con tutti gli onorevoli dentro e magari i rispettivi sostenitori, per poi scaricarli su Gyappaod, pianetucolo lontano anni luce dalla terra.

    da RickHelmut   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 13:56

  4. se

    malgrardo scandali vari, condanne e contatti con la mafia
    malgrado lo scudo fiscale che ha trasformato l’italia in
    paradiso fiscali per i capitali sporchi
    malgrado la riforma gelmini e la riduzione della scuola pubblica ai minimi termini
    malgrado il bluff della ricostruzione in abruzzo
    malgrado il demenziale ritorno al nucleare
    malgrado la disoccupazione, lo sfascio di ogni servizio
    malgrado il clima d’odio creato dai suoi media
    berlusconi dagli ultimi sondaggi guadagna un 2%
    questo significa almeno due cose:

    che la propaganda e il controllo dei media è ormai totalitario
    che la malattia della società civile è grave e profonda..
    ah dimenticavo di dire che la sinistra non esiste più, ma questo era sottinteso..
    buon anno

    da eraldo   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 14:10

  5. ciao, bello, tanti auguri anche a te in modo che tu possa tenerci tonici e pronti alla resistenza

    da adele5   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 15:58

  6. Caro Alessandro Robecchi,
    Le chiedo un attimo di attenzione, per favore. Si tratta di una questione seria e, infine, gradirei una Sua risposta. Per il momento alcune domande a cui è già stato risposto.
    Di chi è stata la causa del fallimento di Copenhagen?
    Dei «caudillos Chavez e Morales che, d’intesa con il regime sudanese, hanno bloccato ogni accordo contro i gas serra».
    Di quali investimenti e interventi si avverte di più la necessità?
    Non alle solite cose a cui pensano i precari, i disoccupati, i lavoratori, e coloro che le tasse le pagano davvero e tutte. Ubbie. Invece «non dobbiamo lesinare i soldi alla difesa, sordi alle sagge parole del Nobel Obama: avremo anche dieci anni di guerra ed è tragico non prepararsi».
    E a quali istituti e organismi sovranazionali dobbiamo guardare e affidarci?
    Non «l’Onu ostaggio dei bulli, bensì al Wto e Banca mondiale, ben guidate da Zoellick e Strauss-Kahn».
    E ciò che più ci dovrebbe spaventare, è il «ritorno a Marx».
    Queste non sono parole scritte da un giornalista qualsiasi, ma dal direttore di uno dei maggiori quotidiani italiani, il maggiore e più diffuso quotidiano economico italiano e del continente europeo. Il titolo dell’articolo è: “Un brindisi ai migliori anni della nostra vita”.

    Nulla di strano e di sorprendente leggere queste Verità sull’organo di Confindustria. Ma la mia domanda è questa: come cazzo è successo che il signor Gianni scrivesse per anni sul nostro giornale senza che nessuno si accorgesse di nulla?

    Grazie.

    da riccardo   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 20:24

  7. Carissimo Robecchi, tantissimi auguri per un 2010 che,viste le premesse,sarà di merda, ma se tu continuerai ad alleviare le nostre pene con la tua prosa strepitosa, la nostra sofferenza sarà più lieve!Auguri a tutti gli uomini di buona volontà, che il nuovo anno porti,nonostante tutto, prosperità(morale e intellettuale, poi magari anche economica).Ai miei auguri si uniscono quelli di Gianluca e Viola

    da antonella   - giovedì, 31 dicembre 2009 alle 21:44

  8. non siate pessimisti, ricordatevi che potenzialmente nel 2012 potrebbe esserci la fine del mondo…

    da daniele   - venerdì, 1 gennaio 2010 alle 13:40

  9. @daniele.
    ogni giorno è la fine del mondo … per quelli che vanno …. all’altro mondo. quindi, prima o poi, x tutti.

    da riccardo   - venerdì, 1 gennaio 2010 alle 21:16

  10. da incorniciare: “Staccare la spina a volte è un gesto di umanità, ma vedere verdi, comunisti italiani, rifondaroli e altri staccarsi la spina a vicenda senza nemmeno avvertire i parenti non è stato un bello spettacolo.”

    personalmente vorrei far notare lo scandalo del figlio di bossi che ha ricevuto sovvenzioni statali per pagare le ripetizioni (il babbo e’ pagato con soldi statali AFAIK)

    e infine un consiglio da ex informatico disoccupato per la gelmini, per attivare correttamente il maestro unico nella scuola italiana: dotare ogni classe di 1 PC, connessione ADSL e proiettore da parete – cosi’ facendo tutte le classi d’italia potranno connettersi alla stessa ora e ascoltare contemporaneamente la lezione del maestro unico a reti unificate a costi irrisori. I soldi risparmiati potranno cosi essere usati per aumentare gli stipendi dei parlamentari, per un piu’ sereno 2010.

    auguri di buon anno a tutti! (ce n’e’ davvero bisogno)

    da zioFa   - sabato, 2 gennaio 2010 alle 12:28

  11. Intanto, abbiamo avuto il buon anno liberista: aumenti su aumenti (autostrade, tassettine comunali, mense scolastiche…). E’ calato un po’ il costo del gas, mi dicono: ma se aumenti di 100 e poi scendi a 90 non è che si stia poi tanto meglio.
    Stamattina, all’edicola, ho trovato il quotidiano locale rincarato del 20%: c’è chi era contento, “è il primo aumento da quando c’è l’euro”. Felice Italia, Padania allegra!
    (PS: ovviamente, al giornalaio vanno sempre gli stessi soldi di prima).

    da giuliano   - sabato, 2 gennaio 2010 alle 12:34

  12. @giuliano
    “Dopo un anno di cali tornano a salire le bollette del gas che dal primo gennaio potrebbero registrare un aumento del 2,8%: rincari da 26 euro su base annua” da:
    http://www.ilgiornale.it/economia/gas_bolletta_piu_salata_rincari_gennaio_3_ferme_tariffe_luce/economia-gas-bollette-rincari-luce-tariffe/09-12-2009/articolo-id=405444-page=0-comments=1
    E’ il modo più subdolo escogitato dai governi bananieri per mettere furbescamente le mani in tasca agli italiani: da bravi “mandanti” autorizzano gli altri a farlo… Poi, “pilatescamente” si lavano le mani ed attendono voti e consensi dagli ingenui creduloni che si bevono entusiasti ogni parola dei vari Capezzone, Cicchitto, Bonaiuti, Gasparri, Lupi…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 2 gennaio 2010 alle 20:01

  13. Della serie: il Buondì si vede dal mattino.
    Ri-cominciano a parlare di “riforme condivise” (bleaahhh) sulla base della bozza Violante, quello che schifosamente ha rivalutato “i ragazzi di Salò” (ari-bleahhhh!) e la Bindi delude amaramente perché si dice daccordo (oddio noooo…. io vomito… bleahhhhh!!!).
    Oggi il ministro “non nano, ma distante” (come l’ha definito magistralmente un fan di Grillo), cioé il Brunetta=il roditore, propone dall’alto (?) della sua incompetenza di partire proprio dall’Art. 1 della Costituzione per riscriverla daccapo!
    Dovremo armarci di tutti gli artigli a disposizione, unghie e denti per difenderla, noi che sappiamo bene cosa significhi tutto questo scempio, maledizione! altrimenti, meglio darsela a gambe da questo Paese corroso ogni giorno di più.
    Per concludere con un sorrisetto strinto strinto, cito dall’ultimo bel libro del geniaccio Luttazzi:
    “(riflette un secondo) Mi è venuta in mente una cosa. Se Rosy Bindi sposa Bondi diventa Rosy Bindi Bondi.”
    Daniele Luttazzi, “La guerra civile fredda”, Milano, Feltrinelli, 2009, p. 39.

    da fansss   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 13:29

  14. I padri costituenti ci hanno regalato una bellissina Costituzione per difenderci dal possibile riaffacciarsi di un nuovo fascismo/nazismo e degli odi razziali. Tutti dovremmo essere grati a quella gente… Oggi sono proprio gli ex fascisti e i fomentatori degli odi contro le razze e le religioni a volerna rinnegare con la scusa idiota di riformarla. Stiamoci quindi attenti, soprattutto voi giovani, non lasciatevi ingannare da questi moderni schiavisti della libertà… Si fa presto a perdere la libertà, ma per ritrovarla occorrerebbe spendere sangue e sudore che nessuna delle attuali paure che i governo ci paventa per toglierla col consenso generale, sarebbe in grado di uguagliarne minimamente le tragiche conseguenze.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 3 gennaio 2010 alle 14:13

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