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nov 09

Voi siete qui – Blenda-Carnera contro i trans-padani

Ma se fossimo in un fumetto di Pazienza, in un film di Almodòvar, se fossimo in un mondo fantastico e immaginario – e quindi di sicuro migliore di questo – il fantasma gigante di Blenda verrebbe qui a tirare i piedi di notte ai puzzoni moralisti, a tramortire i falsi e gli ipocriti, a contundere meschini e mentecatti colpendoli a morte con le sue enormi granitiche tette. Una Blenda-Carnera dal sorriso triste a dal bicipite possente, che torni per qualche notte “de paura” a spiegare ai trans-padani dell’odio razziale cosa vuol dire – davvero – essere clandestini, e respinti, e sfruttati. E glielo spieghi magari con esempi pratici: carcerazioni, rastrellamenti, umiliazioni e schiaffi. E botte da orbi in carcere, per gradire. Con quelle manone da giocatore Nba potrebbe spiegare cos’è morale e cosa no a certi camerierini in livrea da uomini di stato che servono il padrone, che gli fanno le leggine, che gli studiano come cavarsela ai processi. Certi ceffi  su alte poltrone che dicono: “elezioni!”, e il giorno dopo: “no elezioni!”, a seconda di come vortica l’uzzolo del peggiore di tutti. Oppure potrebbe tornare, questa Blendona-Mazinga, e spazzare via con due schiaffoni le finte economie del capo economo e dei suoi soci imprenditori, esperti nella produzione di declino, nel lavaggio di soldi zozzi portati all’estero e riportati qui gratis, anonimi e puliti; ma sempre meno puliti di quelli di Blenda, che dava via del suo, e non del nostro. O che torni una notte, grande e grossa e Babbo Natale, per visitare con doni e pensieri quelli che stanno sui tetti delle fabbriche, quelli cacciati, espulsi e triturati, quelli allontanati, quelli in esubero, quelli dimenticati dai telegiornali perché non abbastanza ottimisti, quelli trattati come lei, anche se sono troppi per dargli fuoco. Che torni insomma per una notte a menare le mani – finalmente! – questo fantasma dell’indecenza, questo gigante mutante, che scopriremmo essere più decente, meno lurido e vergognoso di ciò che ci circonda.

8 commenti »

8 Commenti a “Voi siete qui – Blenda-Carnera contro i trans-padani”

  1. Secondo Leibniz, fra l’altro, gli spiriti buoni esistono e popolano il Regno di Dio (fonte originaria di tutte le cose, punto da cui scorgono per folgorazione continua le creature).
    Tornate, tornate tutti; e fateci essere umani.
    AB

    da angela   - domenica, 22 novembre 2009 alle 13:09

  2. In due frasi:

    “…dava via del suo, e non del nostro.”

    E

    “…questo gigante mutante, che scopriremmo essere più decente, meno lurido e vergognoso di ciò che ci circonda.”

    Ci sono tristi e notevoli verità in poche parole.

    Grazie,
    Giuseppe.

    da Giuseppe   - domenica, 22 novembre 2009 alle 14:09

  3. errata corrige:

    SGORGANO al posto di SCORGONO

    da angela   - domenica, 22 novembre 2009 alle 14:18

  4. Tutt’ eguale song ‘e criature. Nisciuno è figlio de nisciuno.

    Spero che nella dimensione in cui è adesso si trovi meglio che in Italia.

    da Gianfranco Bertani   - domenica, 22 novembre 2009 alle 22:29

  5. La mala politica e la morte sono sempre andate a braccetto. La morte inquietante di Brenda lascia in ogni caso un profondo amaro sconforto. Nessuna coscienza umana dovrebbe accettare una situazione sociale in cui le persone più sfortunate siano costrette a vivere ai margini della società, umiliandosi in ogni senso, ivi comprendendo la crudele necessità di vendere per la sopravvivenza perfino il proprio corpo ad alcune altre persone ed a politici, viziosi in privato e devoti cristiani in pubblico, che ipocritamente insistono ancora oggi a non riconoscere per loro ignobile convenienza diritti e dignità uguali per tutto il genere umano, senza distinzione alcuna.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 23 novembre 2009 alle 12:09

  6. struggente e bellissimo. Mt 21,28-32: “i pubblicani e le prostitute vi precederanno nel regno di Dio”. Era Gesù rivolto ai Farisei.

    da gab   - martedì, 24 novembre 2009 alle 01:43

  7. Molto poetico, complimenti.

    da Au   - martedì, 24 novembre 2009 alle 10:57

  8. In questa broda in cui siamo immersi tutti i gionri non vi sembra che ci sia qualche cosa non torni?.
    Mi spiego meglo e faccio un preambolo. Io sono ala ricerca di un senso a questa vita, cerco di evitare di vivermi addosso. Mi faccio tante domande e il fine a cui anelo è di essere in pace con me stesso e con chi mi sta intorno. Provo un senso di beatitudine nel fare tante cose: nella musica, nel guardare gli animali le piante, le stagioni e dai ci metto pure gli umani.mogli , figli , e amici ed affini.
    Dunque io nel mio piccolo prima di calare nella tomba vorrei aver dato un perchè ad un sacco di domande. Sarò sereno nel giorno del grande viaggio che vorrei fare alla maniera indiana; con le mie gambe sdraiarmi in un prato e aspettare che manitù mi porti via. Per chiudere il pensiero trovo che
    questo mondo non ci appartiene più da un bel po’. Non frega a nessuno che un travestito finisca morto come a nessuno frega più nulla dei bambini negri con il pancione. Si ingurgitano queste notizie sconcertati solo dei nomi degli utilizzatori finali più che dagli utilizzati. A nessuno viene in mente che il benessere nostro è frutto di ruberie altrui, esiste sempre un conto che deve essere pareggiato. Siamo molto più interessati alla nostra pancia piuttosto che alla testa. Siamo maledettamente occupati a soddisfare i pruriti giornalieri che ad un senso di giustizia e più precisamente molto meglio questo che provare costantemente un senso di vergogna per noi stessi. La cosa più assurda di tutta questa storia? eccola qui: Brenda Morta. Marrazzo in convento. ma dove cazzo viviamo?

    da Maurizio   - martedì, 24 novembre 2009 alle 17:33

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