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Voi siete qui – La lingua del picciotto

Apicella scrive la musica. E Berlusconi scrive i testi. Come quello di ieri, assai divertente: “Se trovo chi ha girato nove serie della Piovra e scritto libri sulla mafia facendoci fare una bella figura nel mondo,  giuro che lo strozzo”. E’ una battuta. E’ una barzelletta. Faceva più ridere se diceva: “lo sciolgo nell’acido”. Oppure: “lo muro in un pilone dell’autostrada”. Non è una cosa seria. Un premier che se la prende con la Piovra e la fiction tivù con la motivazione che raccontare la mafia non mette in buona luce il paese, non può parlare seriamente. Ma non ha visto Il Padrino? Mai l’elegantissimo Don Vito Corleone avrebbe usato parole simili, si sarebbe limitato a un cenno del capo, un lievissimo ammiccamento. La parola “strozzare” si addice più a un picciotto qualunque che a un capo di governo. Restando alla mafia del cinema, Berlusconi sembra più il Joe Pesci di Quei bravi ragazzi, quello che gridava: “hai detto buffo a me?”. Dunque, andiamo, non è una cosa seria. Se fosse una cosa seria il premier dovrebbe citare anche le fiction sulla mafia trasmesse dalle tivù di sua proprietà, con ottimi ascolti. E sarebbe interessante sapere se tra gli “strangolabili” dal premier figura anche, per dire, Roberto Saviano, che non ha fatto certo un piacere alla proloco di Napoli raccontando Gomorra. Edito da Mondadori, sia detto en passant, giusto per sottolineare che con la costruzione della fama planetaria del paese mafio-camorristico-assassino, il signor Silvio Berlusconi ha incassato parecchi soldi. Non vorremmo che si strozzasse da solo. Senza contare che anche le sue proprie performance estive a base di escort e lettoni di Putin non sono state da meno, quanto a credibilità internazionale, dignità del paese e “belle figure”.
Dunque saremmo davvero tentati – come ci hanno subito consigliato i suoi famigli, camerieri, portavoce, reggicoda e corifei – di archiviare la faccenda sotto la voce “cose poco serie dette dal premier” di cui abbiamo del resto vastissima collezione. Purtroppo, invece, l’ultima sparata del capo del governo non è così peregrina. Parlare di mafia fa male al buon nome del paese non è che l’ultima variante di un discorso ben noto. Parlare di crisi fa male all’economia (in effetti a guardare solo il Tg5 sembra di essere in pieno boom economico). Parlare di delinquenza fa male se si governa, diventa invece molto utile quando governano gli altri. Quanto al buon nome del paese, insomma, se si volesse difenderlo sul serio col metodo Berlusconi, sarebbe un lavoro d’inferno. Da Piazza Fontana alle stragi di stato, per dire, via, via, un gran lavoro di bianchetto per questioni di immagine. E chissà, forse non è un caso che il suo sodale Dell’Utri, che per mafia è già stato condannato in primo grado (concorso esterno) se ne va in giro per l’Italia leggendo falsi diari di Mussolini che dicono quant’era gentile e buonanima e brava persona il Puzzone supremo. Eccone un altro che, come il commissario Cattani, ci ha fatto fare una figura di merda. Strozzare anche gli storici, non sarebbe male, no?

16 commenti »

16 Commenti a “Voi siete qui – La lingua del picciotto”

  1. certo che e’ una frase che detta da una figura di merda ambulante amplifica l’effetto comico di un valore fattoriale molto alto.
    Comunque la logica e’ un po’ opinabile, come il dilemma dell’uovo e la gallina: fa fare piu’ figura di merda chi parla di mafia o chi la fa?

    da zioFa   - domenica, 29 novembre 2009 alle 13:14

  2. Sottoscrivo ogni riga, ogni pensiero, ogni legame, ogni dettaglio del post. Grazie Robecchi, sempre per il tuo sguardo lungo nel tempo e così acuto e illuminante. Riso amarissimo.
    Leggo ed è proprio come distendersi di ciò che pensavo io, in modo più slegato e caotico nel mio cervello, però.
    Volevo pertanto chiosare a mio modo: Sappia il sig. Berlusconi da un 2 di briscola come me, che sono una storica, che mia figlia ha una felpa con su scritto: “I do like Saviano” e che l’estate scorsa mentre eravamo a Londra molte persone (fra cui anche Bernard Kops, un famoso drammaturgo londinese) l’hanno notata esprimendo grande ammirazione per il giovane scrittore, un nuovo prodigio del talento letterario italiano così come è stato riconosciuto a livello mondiale.
    Dopo gli elogi all’egregio Saviano, immancabilmente ci chiedevano fra risa e stupore come facevano gli italiani a continuare a votare uno come Berlusconi. E io dicevo: “I am Italian, not Berlusconian. I’m so sad for Italy…”
    “Ya… I can see… It must be horrible to have such a buffone as a premier! But… the main problem is that there is not opposition to him, is it true?”
    Indi: se non gliela dà il mio Presidente della Repubblica Napolitano la frustata sonora sulle mani, gliela dò volentieri io una bacchettata data bene a sto piccirillo d’un coniglio!!! Guardalo lì, sempre in corsa ansiosa dal tempo, in fuga dalle sue responsabilità: Fatti processare, coniglio d’un buffone!Fatti processare!
    Siamo rappresentati da un burattino, un ridicolo massimo nel suo egotismo coatto che rende patetica la nostra immagine nel mondio intero! E noi? Che dobbiamo fare noi consapevoli ed emarginati?!? … ma che sono barzellette, quelle? Per me, sono armi infuocate!
    Sig. Coniglio di Berlusconi io le dico a voce piena: Giù le mani da Saviano e da tutti coloro che lottano e resistono contro la mafia, perdio! Abbasso i mafiosi!
    Io sono CONTRO Dell’Utri (buuuuuuuuhhh), il quale sostiene la non-esistenza della prima industria criminale italiana, le varie mafie.
    Evviva Peppino Impastato!
    Evviva Don Ciotti e Libera tutti!
    Evviva il pool antimafia!

    da ab   - domenica, 29 novembre 2009 alle 13:42

  3. sottoscrivo tutto ovviamente e aggiungerei che le stronzate apparenti di berlusconi fanno parte di una ben precisa strategia: banalizzare il male, rendere oggetto di riso una cosa tragica e terribile.. d’altronde chi ride alle sue battute come dobbiamo definirlo?

    da eraldo   - domenica, 29 novembre 2009 alle 14:18

  4. Sottoscrivo anch’io. Le sentenze contro Dell’Utri sono già due, fosse capitata a me una cosa del genere…
    La prossima volta che becco una multa per divieto di sosta posso dare del fascista al vigile? Io direi che si può, visto quello che si permette di fare Berlusconi con i magistrati, tutto è lecito.

    da giuliano   - domenica, 29 novembre 2009 alle 22:17

  5. Come già scritto da altri qui sopra, «Sottoscrivo ogni riga, ogni pensiero, ogni legame, ogni dettaglio del post». Ho aperto un gruppo su Facebook, nel caso in cui il premier voglia smentire la sua frase di ieri. Si chiama «Mai detto: “Strozzerei Berlusconi”» e, evidentemente, non ha niente a che fare con la violenza. Invito tutte e tutti a iscriversi per dire che il presidente del consiglio non parla a nome del popolo italiano.

    da Mario   - domenica, 29 novembre 2009 alle 23:29

  6. Naturalmente ho scordato di aggiungere il link:
    http://www.facebook.com/group.php?v=info&ref=mf&gid=187602452422#/group.php?gid=187602452422&ref=mf

    da Mario   - domenica, 29 novembre 2009 alle 23:30

  7. ..eh chi ha scritto la piovra meriterebbe di essere strozzato, Borsellino e Falcone invece sappiamo tutti cosa si sono meritati…
    mi chiedo solo come giustificherà questa ulteriore cazzata uscita dalla sua bocca ?
    dirà che era solo una battuta o che è stato frainteso ?

    da king Mob   - lunedì, 30 novembre 2009 alle 11:51

  8. E’ proprio vero che sta gentaglia di merda vuole prenderci per il culo vita natural durante, con lo stile proprio del Marchese del Grillo: Io so io, e voi nun siete n’cazzo! o meglio, cumpare iu sugnu iu, e vui nun site na minchia!
    Dal Corriere.it:
    Dell’Utri ospite in tv di Lucia Annunziata: «Dal pentito falsità assolute. Lo ripeto: Mangano è stato un eroe»
    Io farei di più caro Dell’Utri, toglierei tutte le vie, viali, piazze “Paolo Borsellino” e le intitolerei tutte a “Vittorio mangano, ereo nazionale”… Vorrei essere volgare e offensivo oltre ogni limite, ma non essendo feccia come lor signori, mi trattengo…anzi, BACIAMO LE MANI!!!!!

    da Mauro Pigozzi   - lunedì, 30 novembre 2009 alle 12:04

  9. J’Accuse!
    Il nostro presidente del consiglio è un cafone, la sua biografia docet. Lui non rappresenta la maggioranza degli italiani, dati alla mano. E’ un piccirillo, un modello putrefatto di essere umano (difatti, a me pare morto da quanto è finto…).
    I am Italian, not Berlusconian!

    da angela   - lunedì, 30 novembre 2009 alle 14:35

  10. Cosa pensa il nanerottolo da giardino che negando la mafia e chi ne scrive, la stessa non esista? Ehh già Saviano,Sciascia, i magistrati eroici che l’hanno combattuta (e so’ pure finiti ammazzati)…fossero dei visionari, prendevano lucciole per lanterne e sono morti…di vecchiaia! Se toccano Saviano (incrocio le ditta, povero e coraggioso ragazzo!) dovrebbe accadere le fine del mondo…Altro che strozzarlo a MrBeee…ben altro gli ci vorrebe a lui!

    da mietta   - lunedì, 30 novembre 2009 alle 14:44

  11. Mi viene in mente quella barzelletta in cui c’è un matto rinchiuso in una cella che guardando il mondo esterno attraverso le sbarre della finestra riflette fra sè e sè: guarda là, quanti matti ci sono la dentro!… Analogamente si comportano i sospettati mafiosi e gli accusati di collusione con la delinquenza, ahimé nominati ai vertici del potere politico italiano grazie ad una verdognola legge porcata e fascista. Personaggi che non esitano a fare leggi mirate a rovinare per sempre un poveraccio che si fa uno spinello ogni tanto mandandolo in galera senza garantirgli nemmeno la sua dignità di essere umano e nel contempo fanno leggi che permettono ai grandi delinquenti di riciclare praticamente gratis denaro sporco scandalosamente depositato nei paradisi fiscali. Si guardano intorno ed esclamano sbigottiti: guarda là, siamo proprio circondati da mafiosi imbecilli e da noiosi giustizialisti!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 1 dicembre 2009 alle 12:34

  12. Parlare di mafia fa male al made in italy…questi giornalisti intellettualoidi antitaliani. Bisogna tacere sennò la mafia offesa se ne va da un’altra parte e noi perderemo la prima azienda del paese. Se non ci pensa lui al made in italy…

    da Proteustien   - martedì, 1 dicembre 2009 alle 19:33

  13. perfetto, proteustien

    da adele5   - mercoledì, 2 dicembre 2009 alle 09:33

  14. Parliamo d’altro. Il no-B Day. Da quello che dice Bersani (oltre a Letta jr, Turco e Bindi) sembra che andarci sia fargli uno sgarbo (a Bersani): lui che sta pazientemente tessendo la vera rete in cui – prima o poi, vedrete – sicuramente Berlusconi dovrà cadere, magari senza condanne giudiziarie o gossippate su minorenni, pusher, ex-mogli ingrate, sennò che gusto c’è? Infatti Berlusconi – pensa Bersani – verrà sbugiardato dagli stessi italiani quando si accorgeranno che non-fa-le-cose, che è stato eletto dal popolo ma ha dato poco in cambio, anche se c’è la crisi ma quella è una scusa, qualcosina si poteva fare, via.
    Ecco, questi argomenti si affacceranno nella mente del popolo, prima o poi, vedrete. Bisogna avere pazienza, cautela, perchè forse ci vorrà del tempo. Basta un imprudenza e di nuovo lui riconquista consensi.
    Un dubbio: ma siamo sicuri che il No-B Day non significhi No-Bersani Day? Mah.

    da Rattazzi   - mercoledì, 2 dicembre 2009 alle 11:33

  15. ho notato che da quando berlusconi ha detto che il suo governo è stato quello più duro contro la mafia, al tg5 non manca mai il servizio su un’operazione antimafia. gli agenti vanno a casa di presunti mafiosi e li sbatteno in strada a calci nel culo perchè invece di delinquere, e farsi pizzicare dalla polizia, stanno a casa a fare un cazzo e a guardare le partite in tv…

    da daniele   - mercoledì, 2 dicembre 2009 alle 20:30

  16. Robecchi, ho appena visto la Figu di Tony Blair:
    sintesi FOR-MI-DA-BI-LE!!!
    Ancora una volta, stracomplimenti!

    da adele5   - venerdì, 4 dicembre 2009 alle 10:42

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