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Voi siete qui – Panico a Segrate

Il Corriere della Sera ha molti abbonati e ha deciso di stipulare un abbonamento pure lui: si è abbonato alla Mondadori. Con regolare cadenza, ospita una fluviale intervista alla presidente di Mondadori, cioè del principale gruppo concorrente. Quando non ha l’intervista a Marina Berlusconi (che immaginiamo oberata di impegni… “Ancora De Bortoli? Dì che non ci sono!”), il Corriere rimedia con i prodotti made in Segrate. Venerdì scorso l’apertura del primo quotidiano nazionale era dedicata non alle notizie italiane, e nemmeno alle notizie dal mondo, ma alla prossima uscita del libro di Dan Brown (editore: Mondadori). Attenzione: non un inedito di Pavese o Pasolini, per dire, ma un polpettone commerciale che sta alla letteratura come Alfano sta alla giustizia. Il papello, le pizzo ai talebani, le minacce alla Costituzione, tutto dev’essere parso meno importante di una marchetta alla Mondadori.
Ma torniamo a Marina Berlusconi. Dice: “Non mi occupo di politica, mi occupo di aziende”. Cosa sarebbe, una di quelle barzellette di papà? Ma di quali aziende parla, scusi? Di Mondadori che edita capolavori di disinformatjia come Chi? O Mediaset, che ospita il non schierato Emilio Fede? Oppure stava parlando dell’Einaudi, che rifiuta un libro di Saramago perché parla male di papi? Oppure di Canale 5, la prestigiosa istituzione che fa pedinare i giudici sgraditi? Eppure, guarda un po’: è proprio l’aver fatto coincidere aziende e politica che provoca una fifa blu a Segrate e a Cologno Monzese. Quando cadrà il piccolo conducator di Arcore, chi spiegherà a tutti che la politica era una cosa e le aziende un’altra cosa? Potremmo mandare Fede, o Brachino, o Signorini a dire: “Ma dài, scherzavamo!”. Oppure Marina Berlusconi potrebbe parlare al Corriere, sfruttando il suo abbonamento all’intervista periodica, e dire: “Politica? Noi? Ma quando mai”! Sarà uno spettacolo divertente, prenoto due biglietti.

19 commenti »

19 Commenti a “Voi siete qui – Panico a Segrate”

  1. A Como la giunta fa erigere un muro alto due metri che copre il lago, ma nessun giornale o tg riporta la notizia, che è un vero scandalo. Non lo fa nemmeno Repubblica…
    Si tratta di Como città, pieno centro, città turistica dove la vista del lago è fondamentale; sindaco di Forza Italia, Lega Nord e AN ben presenti e potenti sia in Comune che in Provincia.

    E’ solo un esempio dei tanti, fa bene Robecchi a portare queste riflessioni. Abbiamo giornali e tg che ritengono più importanti le interviste alla figlia del Capo, o magari il colore dei calzini di un magistrato (meno male che non li aveva rossi! erano turchesi, agli “azzurri” dovrebbe piacere…)

    da giuliano   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 11:28

  2. be’ considerato che il corriere lo legge il 0,8% degli italiani* (585mila copie / 60milioni di cape) io non mi starei troppo a preoccupare – lasciamolo morire come tutti gli altri in santa pace.

    *fonte: http://www.rcsmediagroup.it/wps/wcm/connect/d025a7804f0345d680fdb2466e56c86a/Com+RCS+MediaGroup+1H09.pdf?MOD=AJPERES

    da zioFa   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 12:06

  3. Niente di nuovo sotto il sole. E’ il solito pluralismo del Corriere, non si sa se per essere politically correct o se “perché non si sa mai”.
    @ 2 zioFa. Il risultato elettorale di questo ventennio, sarà mica dovuto alla bassa percentuale dei lettori?
    A rileggerci.

    da Gianfranco Bertani   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 14:03

  4. Solidarietà piena al giudice Mesiano.
    Che tutti sappiano che noi siamo con lui.

    da angela   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 14:15

  5. anch’io sono con lui, angela! Questa storia mi è sembrata di una volgarità schifosa, oltre che molto preoccupante.
    N.B. servizi televisivi di questo livello si stanno moltiplicando sulle reti mediaset, sulle tv private più piccole-e non solo quelle private

    da adele5   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 16:00

  6. @ GB no io credo fortemente, piu’ che altro, per l’alta percentuale di telespettatori 😉

    da zioFa   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 17:11

  7. 6@ zioFa Facciamo un compromesso: va bene per entrambe?

    da Gianfranco Bertani   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 19:57

  8. ma se un magistrato coi calzini azzurri è stravagante un ministro in giacca, cravatta e mutande davanti alle telecamere come lo definiamo ?

    http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=293767410532&ref=nf

    da king Mob   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 22:18

  9. ma se un magistrato coi calzini azzurri è stravagante un ministro in giacca, cravatta e mutande davanti alle telecamere come lo definiamo ?

    http://www.youtube.com/watch?v=ouV31Xj-cw8&feature=player_embedded

    da king Mob   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 22:18

  10. @ GB ovviamente si – non so se hai provato anche te a fare un sondaggio, ma tra tutti i miei conoscenti che guarda i canali fininvest, il testo piu’ impegnato che legge e’ topolino (e non sto scherzando o parlando di minorenni).

    da zioFa   - domenica, 18 ottobre 2009 alle 22:21

  11. Domani mi compro anch’io i calzini turchesi. Ci staranno uno schifo con le ballerine nere décolletées, ma li metterò lo stesso: è inaccettabile che un giornalista (si fa per dire) demente tragga da ciò motivo per accusare qualcuno di insanità mentale. E sono anche tabagista! Che qualche imbecille chiami pure l’ambulanza per il TSO. Questi “giornalisti” (si fa per dire) sono dei servi dei servi dei servi. La mattina, quando si guardano allo specchio, non si vergognano del livello in cui si sono inabissati? Bleah.
    Petralia del Csm: “un giudice pedinato. L’hanno fatto solo i servizi e la mafia”.
    Questa è roba da Stasi, da DDR. Quell’ essere disgustoso sbraita contro i “comunisti” e poi si comporta come Stalin, che faceva passare per matti quelli che gli davano fastidio. Ed è anche un avvertimento in stile mafioso per tutti i magistrati impegnati nei processi in cui è coinvolto quell’essere: vi teniamo sotto tiro. E poi sarebbe “stravagante” (leggi matto) un magistrato che fuma, porta calzini turchesi e beve acqua minerale frizzante (testuale da Il Giornale)? E allora cos’è un vecchio di 73 anni, con i capelli trapiantati e tinti di un orrido color palissandro, il sorriso (finto) da jena ridens, con quintali di un fondotinta di un orrendo color mattone e i tacchi nelle scarpe, che crede ai complimenti di una escort sulla sua “virilità” (ahhaahhaah), senza capire che rientra nella prestazione e, tutto ringalluzzito,as le dà lezioni di erotismo? ahahahhaaaahah Se in Italia non ci fosse una massa di imbecilli lobotomizzati disponibile a bersi qualsiasi panzana, quell’ essere starebbe al massimo a fare il bauscia nei bar della Brianza profonda, in mazzo ai sorrisi di compatimento dei baristi e dei clienti abituali.

    da gab   - lunedì, 19 ottobre 2009 alle 00:33

  12. Mesiano dichiara: “Quelle mandate in onda su Canale 5 sono riprese parziali. Io non sono come mi hanno descritto. Ho anche io una vita normale: faccio festini nelle mie ville, vado a puttane e organizzo orge con minorenni”.

    da riccardo   - lunedì, 19 ottobre 2009 alle 02:26

  13. incredibile come brachino tenti di girare la frittata dissimulamdo dietro il paravento del diritto di cronaca, quello che di fatto è stato un vero pedinamento con tanto di commento tendenzioso.
    a parte che non si capisce il tipo di cronaca, quale straordinario evento può essere considerato l’atto di un cittadino che aspetta che apra il barbiere?
    il diritto di cronaca è sacrosanto brachino, esercitarlo, con un pizzico di serietà e vedrai che nessuno ti darà del servo.

    da daniele   - lunedì, 19 ottobre 2009 alle 19:12

  14. @ 10 zioFa Beh Topolino è già una bella critica sociale. C’è il capitalismo volitivo e competitivo di Paperone, il quale però non va a papere; c’è l’eterno precario Paperino, ci sono anche tre nipoti studiosetti che surclassano le due generazioni precedenti.
    Permettimi di difendere i lettori di Topolino, per lo meno quello che leggevo io più di 40 anni fa!
    Forse volevi dire “Chi di Signorini” il giornale patinato con poco testo, tante foto di gente virtuale che fa e disfa coppie e famiglie.
    Scherzi a parte…
    Riguardo il sondaggio di cui parli, nel mio piccolo ho notato che chi guarda la tv persino a tavola (anziché parlare con figli e parenti) è tuttavia sempre contenta di uscire da quel guscio di tormentoni, a patto che trovi qualcuno che intavoli discussioni concrete. Quando frequenti le persone che hai descritto, usa la tua verve; qualche risveglio dal sonno catodico-patinato lo otterrai di certo.
    Scusa l’invasione nel personale, ma di questi non trovo niente di meglio che sperare nella rete di rapporti la gente.
    Alla prossima :)

    da Gianfranco Bertani   - lunedì, 19 ottobre 2009 alle 22:16

  15. Segrate, mondadori, mediaset..La cosa migliore che uno stato serio c dovrebbe fare con le tv tutte: Mediaset e Rai è questa.
    Mediaset : commissariamento, messa in liquidazione e vendita degli asset e non se ne parli più.
    Rai: vendita all’incanto con il divieto assoluto di detenere da chicchessia più di una rete televisiva.
    In un paese serio però…..

    da Maurizio   - martedì, 20 ottobre 2009 alle 10:43

  16. Il gridolino che disturba la casta politica ed economica di solito finisce male e quindi bisogna stare molto attenti a quello che si dice e molto di più a quello che si fa quando si voglia criticare qualcuno dei suoi fortunati componenti. E’ pericoloso, per esempio, multare uno della casta. Verso la fine degli anni ’50 un certo vigile Ignazio Melone ebbe nientepopodimeno l’ardire di multare un questore per un sorpasso. Si incominciò ad indagare su di lui e sulla sua famiglia. Alla fine fu condannato ad 1 anno e 6 mesi dal tribunale di Frosinone per favoreggiamento della prostituzione nei confronti di una donna e ricettazione di un orologio…. E quello era solo un questore che tutto sommato doveva pagare poche lire di multa. A paragone, figuriamoci cosa sta bollendo in pentola oggi che la multa è di 750 milioni di euro e la multata è un’Azienda di un presidente del consiglio… No!… Almeno nella nostra Repubblica delle Banane il politico va lasciato in pace. Tanto più se l’interessato è anche il ricco padrone assoluto della maggioranza politica e dell’informazione ed i consensi che lo riguardano sono alle stelle. Vi annoierei al massimo se scrivessi qui anche tutto quello che penso dei figli di quegli imprenditori che con i nostri soldi e con la complicità politica affermano ipocritamente di essersi “fatti da soli”. Figli per la maggior parte incapaci perfino di allacciarsi autonomamente le scarpe e ciò nonostante sono stati messi lì a capo dell’azienda di famiglia investiti di poteri immensi… W l’Italia e… basta!

    da Vittorio Grondona   - martedì, 20 ottobre 2009 alle 16:56

  17. !!!!!!!!!!!!Scusate l’assenza,!!!!!!!!!
    Mi sono fatto fregare.
    Io vecchio comunista dai novelli “GURU”
    Santoro,Grillo,Travaglio,Di pietro.
    Ormai non si rendono conto che
    a loro volta diventati
    “armi di distrazione di massa”.
    Non li ho mai sentiti difendere
    un cazzo di operaio,pensano soltanto
    a difendere la loro liberta’ di vendere
    libri e dvd del resto interessa poco!!!!!!!!

    da GIUSEPPE P.   - martedì, 20 ottobre 2009 alle 18:32

  18. giuseppe p., chetàti per favore!
    per quanto io nn straveda di certo per i “novelli guru” come li chiami tu, questi nn difendono soltanto “la loro libertà di vendere” (ohiohi!) quanto tentano anche, ognuno a suo modo s’intende, di informare un minimo la massa (ivi compresa quella operaia, che guarda un po’ ultimamente ho virato preferibilmente verso i lidi non proprio esaltanti dei leghisti…) circa le differenze tra REALTA’ e FINZIONE. Fanno cioé quello che tutti i giornalisti dovrebbero fare in una democrazia sana.
    ce ne fossero di alessandro robecchi ad insegnare il mestiere di giornalista alle nuove leve, invece vanno più spesso a giro i vari luca telese che si spacciano maestri di stile e di analisi storica. questo è il problema.

    da angela   - mercoledì, 21 ottobre 2009 alle 11:40

  19. Ma Telese non è quello che ora scrive anche sul nuovo gornale di Padellaro…o sbaglio? Se è lui, non so prorio come abbiano fatto e come gli regga lo stomaco…mi è bastato ascoltarlo sere fa da Lerner!Sarebbe un altro che fa la spaccata..un po’ di quà ma anche di là…così si salva il c….!
    Anche io son dell’idea che quei programmi sono l’ultima occasione che rimane per dare un minimo di informazione…certo, se dessero più spazio alle problematiche del mondo lavorativo ed alle difficoltà economiche delle famgilie non sarebbe male. E neanche male sarebbe che qualche intervenuto incominciasse a esporre dei programmi chiari e precisi sul come risolverli.

    da mietta   - mercoledì, 21 ottobre 2009 alle 15:41

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