Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
27
set 09

Voi siete qui – Hurrà! Arrivano i Faccisti

Se c’è una cosa antipatica è dire: io l’avevo detto. E va bene, corriamo il rischio: noi lo avevamo detto. In tanti, in tantissimi. Avevamo detto che c’è un pericolo per l’informazione, per la democrazia, una deriva autoritaria, una voglia di regime, una dittatura mediatica. Per anni ci hanno dato dei deficienti, degli estremisti, dei visionari, vittimisti, i soliti piagnoni, frignoni, esagerati, gente che vede complotti dappertutto, cretini che gridano al-lupo-al-lupo. D’Alema correva a rassicurare i vertici Mediaset e veniva accolto negli studi di Stranamore, feroce sberleffo. Persino Repubblica ironizzava sugli intellettuali italiani che parlavano di regime mediatico, e lo faceva con sarcasmo feroce. Così: “C’ era davvero da sganasciarsi. Una scrittrice dichiarò che il paese era ormai ridotto «ad una repubblica delle banane»; un’ altra espresse la sua «angoscia civile» di fronte al delinearsi d’ un sistema autoritario”. Sono passati appena cinque anni, Repubblica non si sganascia più, e anzi chiede a quegli stessi scrittori che sbertucciò di firmare i suoi appelli. Benissimo, giusto, benvenuti amici. Ma chiedere scusa a chi ha previsto, a chi ha capito prima, no? Altri, addirittura provenienti direttamente dall’orticello del capo supremo del “comitato elettorale” Mediaset,  tentano veri e propri riposizionamenti strategici. La smorfia di Filippo Facci che ad Annozero ammette che sì, in Italia c’è un problema di libertà di espressione, che gli spazi si restringono, è struggente. Oplà: dopo quindici anni di insulti e pernacchie a chiunque lanciasse l’allarme per la libertà, eccolo di colpo allarmato pure lui. Bene! Benvenuto! Quanti altri ne arriveranno? Non faremo respingimenti, anche se ci toccherà mettere i numerini per regolare la coda. Ce ne rallegriamo: accoglieremo a braccia aperte anche i faccisti. Più graditi ancora se abbasseranno un po’ la crestina e magari, sommessamente, con gentilezza, chiederanno scusa.

36 commenti »

36 Commenti a “Voi siete qui – Hurrà! Arrivano i Faccisti”

  1. non t’illudere: i faccisti non chiedono mai scusa ché essi hanno sempre ragione. sempre.

    da iggy   - domenica, 27 settembre 2009 alle 11:30

  2. Caro Robecchi,
    Ma qual è quel paese, che voglia dirsi retto da una democrazia sana, ha politici che perdono 3 volte le elezioni e, ciò nonostante, dopo 3 giorni -come fossero mitiche fenici- risorgono ammantati di oblio.
    Si scrollano di dosso tutte le loro responsabilità in un sol colpo : Com’è possibile tutto questo?
    Non è, forse, un tantino innaturale questo esercizio di potere?
    Vedi, in proposito, un video documento sulla presentazione del nuovo libro di Massimo D’Alema, “Il mondo nuovo”.
    http://www.youtube.com/watch?v=diskvgCW934&feature=channel_page
    Cari Saluti

    da fansss   - domenica, 27 settembre 2009 alle 12:14

  3. Se a Matrix, sulla questione libertà di stampa, devono tirare in ballo la Cecenia per trovare qualcuno messo peggio di noi.. allora Berlusconi per salvarlo bisognerà paragonarlo a Vlad l’impalatore!!!!

    da Maurone   - domenica, 27 settembre 2009 alle 12:19

  4. “La smorfia di Filippo Facci che ad Annozero ammette che sì, in Italia c’è un problema di libertà di espressione, che gli spazi si restringono, è struggente.”

    ma manco per la verga – il sentimento piu’ tenero che ispirano lui e i suoi colleghi camerieri dalle braghe lente, vere e sole cause del punto in cui siamo, e’ schiacciarli con un rullo compressore sulle strisce pedonali. Facci sta – molto velatamente a dire il vero – riconoscendo che c’e’ un regime mediatico solo perche’ Feltri non lo vuole perche’ e’ troppo tenero per lui – Feltri assume solo da chi e’ piu’ feroce di godzilla in su…

    da zioFa   - domenica, 27 settembre 2009 alle 12:31

  5. Se si raccontasse senza averlo visto sembrerebbe davvero impossibile che fosse accaduto un fatto come quello che segue. Mi riferisco all’incontro all’aereoporto di Ciampino tra il Papa, quello vero ed il papi, quello che per un certo avvocato (suo) è stato definito l’ utilizzatore finale di merce pregiata. Incontro alla Gabriele Paolini, proprio quel tizio che si piazza dietro ai giornalisti in comunicazione con gli studi dei TG e che ogni tanto si becca qualche calcione. Sembra infatti che il papi abbia “aspettato” l’arrivo del Papa per apparirgli ed ossequiarlo. Per la stampa il Cavaliere si è così riappacificato con la Chiesa… Così si fa. Piantare la bandiera italiana alla piana del Re per significare che l’acqua del dio eridano se la bevino i verdi extraterrestri; che la Padania non esiste; che il Po è il più grande fiume italiano, già sono belle cose… Ma volete mettere la forza mediatica che ha un incontro al “volo” fra Papa e papi ripreso da tutte le televisioni?

    da Vittorio Grondona   - domenica, 27 settembre 2009 alle 12:44

  6. Facci: evviva la sincerità, diciamolo. Io abbuonerei tutto a chi si permette il lusso di ammettere che le cose sono diverse da come si vedevano, che quelle persone che si riverivano sono riconosciute adesso come pericolose. E’ qualcosa di talmente raro (rarissimo a sinistra, anche) che induce alla commozione, quasi alla complicità. Il modo migliore di fare giustizia è accogliere l’autocritica senza fregarsi le mani, o rigirando il famoso coltello nella piaga. Chi mai ammette di essersi sbagliato, di aver preso una cantonata, di aver sottovalutato?
    Oggi lo fa Franceschini sul conflitto di interessi, bene, va a suo onore. Se lo fa Facci o Sgarbi, credo che vadano visti con maggiore rispetto, chissà che non ci scappi qualche ulteriore ammissione. Nessuno è immune da errori ma proprio per questo si dovrebbe più spesso praticare l’ammissione di colpa che non deve consentire la rivalsa perchè è prima di tutto una richiesta di ascolto e di confronto civile, intendendo “civile” la capacità di confrontarsi sulle idee senza la pretesa di avere sempre ragione, specialmente con chi questa pretesa prima l’aveva e ora è nel dubbio.
    Repubblica ancora non è arrivata (ma qualche commentatore non era allineato, ditelo) a questo autodafè, D’Alema non ci arriverà mai probabilmente, però ora si stanno ricredendo: il regime c’è e si vede, soprattutto si sente. La verità emerge anche per Fini, la signora Veronica, vari altri.
    Del resto solo i cretini non cambiano mai opinione.

    da Rattazzi   - domenica, 27 settembre 2009 alle 13:04

  7. A Viareggio sono stati vietati i carri sul Cavaliere e le veline… Certi ammiccanti dondolamenti di testa non piacciono ai fedeli paladini del sultano. La gente maliziosa potrebbe pensare a chissà che cosa…
    Anche a Feltri non è piaciuta la smorfia di Filippo Facci e così l’ha conciato per le feste: “cestinare i suoi pezzi non è censura: è un’opera buona” (cito da il “Fatto Quotidiano” di oggi, editoriale di Marco Travaglio).

    da Vittorio Grondona   - domenica, 27 settembre 2009 alle 13:05

  8. Nel gioco degli scacchi le varie pedine si fanno mangiare con rassegnazione per salvare il re dallo scacco matto. Alla stessa maniera di un gioco agli scacchi sono sbucati dalla scena del silenzio, che in politica significa non conti un ca…volo, personaggi come Paolo Romani, viceministro alle comunicazioni(capirai), che a difesa del sultano sfila la sua spada e si mette al fianco degli Scajola, Schifani e chi più ne ha ne metta, rilasciando alla stampa la seguente eloquente dichiarazione: “Annozero ha provocato reazioni indignate da parte di moltissimi cittadini”… Ora, penso io: lo zelante viceministro avrà pure un elenco dei cittadini che gli hanno personalmente dichiarato di essere indignati. Ce lo faccia vedere, lo pubblichi alla “brunetta mode” su internet… E ci dica anche come se lo è procurato in un solo giorno. Andando in giro per i treni? Per gli aerei dell’Alitalia? Per i pullman sulla Salerno Reggio Calabria?… O ha ricevuto nella sua abitazione uno per uno i “moltissimi” scandalizzati dalla trasmissione di Santoro? A volte credo proprio che chi ci governa pensa proprio che siamo un popolo di cretini. Se è per quello, io lo sono davvero di coccio e quindi ci vuole ben altro per farmi cambiare idea!

    da Vittorio Grondona   - domenica, 27 settembre 2009 alle 15:57

  9. A me basta che finalmente abbiano ricevuto l’illuminazione, che gli si siano aperti gli occhi, di scuse e di atti di contrizione ne faccio a meno visto che non sono cattolico, anzi sono ateo. Benvenuti, finalmente. Ora però dobbiamo occuparci di tutti coloro che negli anni passati hanno legittimato il regime, che hanno detto che regime non era, i vari D’alema, Fassino, Violante, Rutelli e tutti gli uomini che credono di essere buoni per tutte le stagioni e le bicamerali. Devono andarsene a casa al più presto, perché se siamo in questa situazione è soprattutto colpa loro, che hanno mentito ai loro elettori e li hanno truffati. A casa, tutti.

    da Pietro   - domenica, 27 settembre 2009 alle 19:36

  10. Eh si, Repubblica è arrivata tanticchia in ritardo, sta recuperando benino, passiamogli il “meglio tardi che mai”.
    Per Facci, fermo restando il sacrosanto diritto di cambiare idea(che è condizione necessaria ma NON SUFFICIENTE per dimostrare di non essere cretini), vedrei bene un ruolo di addetto stampa dell’on. D’Alema data la modestia e la “faccia” che li accomunano. Caro Robecchi, buon lavoro anche per questa settimana, che il materiale non mancherà di certo..e continua a illuminarci così!

    da antonella   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 08:17

  11. Del pentimento di Facci…poco ce ne importa.Pian piano si diventa cinici…all’inizio, quando ha detto che non c’è libertà di infromazione ho pensato…evvai, se n’è accorto! Dopo riflettendo, ho capito che per lui come per Guzzanti è solo un ripensamento dovuto all’esser stato praticamente messo alla porta, in quanto troppo morbido…non feltriano, insomma.
    Passando ad altro..ora l’istruttoria su “annozero”…a quando una iniziativa simile “per porta aporta”? Annozero è stato seguito da oltre 5 milioni di telespettatori..troppo pochi? Ma già, noi siamo “coglioni” e vediamo quelle porcherie basate sul gossip.
    Il granvisir si dovrebbe mettere in testa che se si parla di lui e della sua vita depravata è perchè lui stesso se ne vanta, lui stesso la esibisce, lui stesso continua a parlar delle donne come di oggetti da esibire ed utlizzare possibilmente “stese” in quanto prive di
    capacità di altro genere.Con gli Obama non si è smentito..un povero pitocco che non sa neanche reprimere i propri impulsi da basso ventre e lasciarli per altre occasioni, che certo non si fa mancare.
    Se poi anche dall’altra parte si smettesse di cercar sempre il pelo nell’uovo….la trasmissione di santoro non è stata gradita da alcuni piddini che continuano a dar addossso al giornalista ed a Travaglio. Santoro sarà fazioso, a volte autoreferenziale…Travaglio da addosso anche alla sinistra (e fa bene!)…ma vogliamo rinunciare anche a trasmissioni che tentano di dar un poco di fastidio a questa ciurmaglia che ci sta portando alla completa deriva? A Santoro,alla Gabnelli..dovremmo far un monumeto e dar loro tutto l’appoggio possibile…se vogliamo continuare ad avere qualche briciolo di informazione che non sia di regime.

    da mietta   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 09:43

  12. Questa è la fotografia del paese. Una domanda?:
    Pensate veramente che la cricca del PD sia la gente giusta?, credete veramente che quelli che hanno partecipato al banchetto , alla spartizione della crostata siano le “guide ” per la democrazia?. Questo è l’ennesima grandissima presa per il culo per non cambiare nulla. Pariamoci chiaro… in questo paese le uniche persone che fanno i fatti ( e meno male!) sono due : Di Pietro e Grillo… ridicolo eh?. Ditemi che non è vero .. ma la realtà è questa. E non chiamateli comici per favore. Se esisterà questo movimento che si va annunciando il 4 di Ottobre.. bhe ragazzi credo proprio che li seguirò. e mi con rammarico , rivedendomi ” Novecento” sono dispiaciuto che la resistenza sia stata annientata da quattro chiappe in televisione. Ragazzi svegliatevi.

    da Maurizio   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 10:01

  13. …eppure sta gente (Facci, Guzzanti etc) dovrebbero aver capito che il nano maledetto la gente la sfutta finchè gli serve a consolidare il suo quadro eversivo ed economico, basti guardare, per questioni meno rilevanti, il trattamento del fu Mike Bongiorno (trattato come una scarpa vecchia) o Paolo Maldini (lasciato insultare dai quattro coglioni della curva, nel giorno del suo addio al calcio, senza battere ciglio!)… Questo è il ducetto di Arcore, uno che si serve dei suoi cortigiani alla maniera “usa e getta”, peccato che poi, nonostante tutto, la maggior parte gli rimane fedele…

    da Mauro Pigozzi   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 11:01

  14. io chiederei conto anche a sanpaolofloresdarcais (già, quello del “voto utile” per Veltroni).

    da zesitian   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 11:59

  15. L’informazione italiana non fa informazione, ma dipende dai gruppi di potere, che la usano a seconda dell’interesse del momento.
    Repubblica non fa eccezione. Ora per costoro sarebbe più utile un Fini, che privatizzerebbe sul serio sanità e pensioni, mentre il Berlusco ha solo scherzato.
    Congiure di palazzo. Nulla di buono finché non si muovono tutti gli italiani e rivendicano quello che gli spetta di diritto.

    da franz   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 12:00

  16. Oggi ho ricevuto la seguente comunicazione dalla redazione di Annozero.
    Ovviamente ad a.r. la decisione sull’opportunità di pubblicarla o meno sul blog.
    Grazie.

    Cari amici, qui sotto vi alleghiamo l’intervento dell’Avvocato Domenico D’Amati sulla volontà di intervenire contro Annozero manifestata dai ministri Scajola e Romani. Come leggerete le intenzioni del Governo non solo si collocano al di fuori di ogni prassi istituzionale, ma sono in aperta violazione dei dettami costituzionali, così come già stabilito dalla Consulta. Vi chiediamo quindi, come già in passato abbiamo fatto, di amplificare questo messaggio in modo che più gente possibile conosca la verità su questa storia. Grazie a tutti La redazione di Annozero Annozero: il minculpop di Scajola e Romani contro la Corte Costituzionale di Domenico d’Amati Il contratto di servizio della RAI non consente affatto al Governo di svolgere istruttorie sui contenuti di una trasmissione di informazione, né di chiederne ragione ai vertici della RAI, né di promuovere l’intervento dell’AGCOM. L’art. 39 del contratto fa salve le competenze delle altre istituzioni. Anche di recente, con la sentenza n. 69 del 13 marzo 2009, relativa al caso Petroni, la Corte Costituzionale ha escluso qualsiasi possibilità di interferenza governativa sulla gestione editoriale della RAI ed ha affermato che la Commissione parlamentare di vigilanza ha il compito di mantenere gli amministratori della concessionaria al riparo da pressioni e condizionamenti. Fermo restando che Santoro ha aperto la sua trasmissione a tutte le voci, va ricordato che nella stessa sentenza della Corte Costituzionale si legge: “l’imparzialità e l’obiettività dell’informazione possono essere garantite solo dal pluralismo delle fonti e degli orientamenti ideali, culturali e politici, nella difficoltà che le notizie ed i contenuti dei programmi siano, in sé e per sé, sempre e comunque obiettivi”. Quanto alla possibilità di intervento dell’AGCOM in materia, la stessa RAI l’ha negata, ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale nel marzo 2009 contro le misure sanzionatorie applicate dall’Autorità per i programmi di Fazio e di Santoro. L’iniziativa di Scaiola e Romani si presenta quindi come un tentativo di risuscitare il Minculpop, introducendo nel nostro ordinamento meccanismi censori contrari alla Costituzione ed ai trattati europei. NB questo articolo è stato pubblicvato dal sito di Articolo 21 http://www.articolo21.info

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 12:13

  17. @ Vittorio Grondona

    L’ho ricevuta anche io. La faccenda si fa sempre più grave…siamo di nuovo ad un editto e tutti i suoi leccapiedi fanno quadrato. Io non so cosa potremmo fare….più di una dimostrazione che io auspico oceanica..che altro? Però diciamolo, anche da sinistra (quale?) non son mancate le critcihe a Santoro…non gliene va mai bene una! Che dovrebbe fare..inchicarsi anche lui e non mettere in piazza ciò il granvisir ci appioppa, tutti i danni che fa e farà a questo paese incapace di ribellarsi? Sui suoi devoti non facciamoci conto, ma il resto..e non son pochi? Tutti assuefatti, demoralizzati,menefreghisti? Un modo bisogna pur trovarlo…. penso che siamo già in ritardo, ad un punto critico!

    da mietta   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 12:45

  18. Per Maurizio:
    “in questo paese le uniche persone che fanno i fatti ( e meno male!) sono due : Di Pietro e Grillo… ridicolo eh?. Ditemi che non è vero .. ma la realtà è questa”

    Non è vero e la realtà non è questa.

    da Michele   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 13:13

  19. La realtà non è Di Pietro, ma neanche questo PD, un covo di fratelli coltelli! Invece di far fronte comune in un moomento assai critico ed angosciante, stan lì a fregarsi i voti a vicenda con mezzi più o meno leciti…a parte Marino (sembra)!
    Allora…a chi possiamo affidare le nostre sorti?

    da mietta   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 13:49

  20. Giù la maschera Mietta!
    A sinistra del Pd esistono forze molto frammentate che però, insieme, contano circa un 7% dei voti. Il Pd ha fatto di tutto perchè queste forze non avessero accesso alla rappresentanza. Non si capisce – o non si vuole capire – perchè se il pericolo sta a destra si sia voluto colpire e si continui a colpire (vedremo gli sbarramenti anche alle prossime regionali) a sinistra…

    Per quanto mi riguarda, non intendo affidare le mie sorti (e quelle dei miei figli) nè a Di Pietro, nè al Pd, nè a Grillo. Alle ultime amministative mi sono candidato in prima persona per il prc, anche se solo per il quartiere.

    da Michele   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 14:45

  21. Per Michele… stai ancora aspettando godot vero?!.
    Io mie spese ho imparato che se vuoi qualche cosa te la devi prendere, non te la regala nessuno…

    da Maurizio   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 15:05

  22. Beccatevi anche questa insieme a Facci: Alessandra Guerra . Tutti pronti a salire sulla carrozza che va più lontano. COn questo sistema non cambierà mai nulla in questo stramaledetto paese.

    da Maurizio   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 15:13

  23. Eccomi qui un’altra volta. L’argomento è così interessante che mi prude la tastiera… Con l’occasione rispondo anche a Mietta
    La destra su ordine perentorio del sultano padrone ha urlato ai quattro venti che la trasmissione di Annozero ha portato la TV alla barbarie… Troppo faziosa. Allora esaminiamo gli ospiti: On. Franceschini. Tutto si può dire di lui tranne che sia uno sfegatato maleducato. De Gregorio. Unica donna del gruppo, peraltro di grande classe e di comprovata esperienza giornalistica, che nella sostanza non è mai riuscita a finire tranquillamente le sue osservazioni. Belpietro, mastino dalla parola facile pronto a mordere a sangue chiunque si fosse azzardato a parlare contro il Cavaliere. L’On. Bocchino scialacquatore straordinario di discorsi nosense. Sembra proveniente dalla stessa scuola dell’On. Lupi: molto fumo e niente arrosto. Mentana. Mi aspettavo più grinta da lui, ma nella sua situazione particolare di attuale disoccupato ha fornito solo opinioni “terziste”. Interviste a Feltri ed a Facci che sicuramente non sono due pericolosi comunisti… Intervista registrate a Patizia D’addario, che aveva già girato il mondo intero evitando accuratamente la penisola italiana. Registrazione di alcuni discorsi del Cavaliere e dell’irriverente On. Brunetta dei quali buona parte erano sfuggiti all’acume informativo di giornalisti del calibro di Minzolini. Poi Travaglio, con il suo fardello di verità, e Vauro con le sue vignette che, davvero, hanno sempre l’effetto di alzare il sipario sulle situazioni tragicomiche del nostro Paese. Infine la messa in vetrina delle difficoltà che in questo drammatico momento colpiscono duramente il mondo del lavoro, Nel caso specifico la puntata di giovedì ci ha fatto toccare con mano i grossi problemi dei lavoratori della Nortel. Ditemi voi dove sta la faziosotà del programma di Santoro. Sappiamo tutti del passato di Scajola, del suo taxi aereo personale, delle parole di piombo che ha pronunciato nei confronti di Marco Biagi nel mirino delle BR… Santoro ha contribuito a farcelo conoscere. Da qui la vendetta fredda del paladino ex democristiano che non gli è parso vero di eseguire l’ordine del padrone mettendoci fortemente dentro il peggio della sua innata durezza umana.

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 15:25

  24. Mentana: mi avete ricordato Mentana, mannaggia! Purtroppo non ricordo le sue uscite ma sono state desolanti, altro che terzismo, ricordo di essermi leggermente imbestialito. E seguivano di qualche giorno altre ugualmente oscene, tutte di stampo cerchiobottista, alla faccia del giornalista sinistrato!
    In ogni caso lui e l’altro candidato a RAI3 bene farebbero – per rispetto alla parte politica cui si sentono vicini – a dichiararsi NON DISPONIBILI a rimpiazzare loro colleghi con l’avallo della destra. Ma invece, zitti.
    Comunque Mentana è stato lustri con Berlusconi, sarebbe l’ennesimo ex-dipendente scaricato alla TV pubblica… poi credete che Mentana non ringrazierebbe per la nuova poltrona?
    E in che modo potrebbe sdebitarsi? Lo sappiamo benissimo.

    da Rattazzi   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 19:39

  25. Secondo me Mentana, pur nella sua pochezza ha centrato il nocciolo della questione: dove sono le schiere di giornalisti pronti a denunciare pubblicamente il proprio editore per avergli impedito di pubblicare un qualsivoglia articolo o servizio?
    Tolti i rari, rarissimi casi di chi ha disobbedito, e che per questo ha pagato in prima persona, la lunga lista ha per ora raggiunto il roboante numero di … 1: Filippo Facci che, dice lui, e’ stato interdetto dall’argomento Carfagna (Il che e’ tutto dire).
    La verita’ e’ che in Italia vige, imperante, l’autocensura, Per il quieto vivere o per compiacere il capo, non fa differenza.

    Prima vennero e portarono via gli zingari: io fui contento perchè rubavano! Poi vennero e portarono via gli omosessuali: fui sollevato perchè mi davano fastidio! Poi vennero e portarono via gli ebrei: stetti zitto perchè mi stavano un po’ antipatici! Poi vennero e portarono via i comunisti: non dissi nulla, perchè io non lo ero! Poi vennero e portarono via me: purtroppo nn era rimasto nessuno a protestare.. Bertold Brecht.

    da Sonnolento   - lunedì, 28 settembre 2009 alle 22:58

  26. Beh, adesso non esageriamo.
    In fondo chi poteva immaginare cinque anni addietro come sarebbero andate le cose?
    Insomma, cerchiamo di non fare facile ironia, la sinistra mica ha la sfera di cristallo per poter prevedere il futuro.
    E poi, diciamola tutta, stiamo davvero così male?

    Fascismo?
    Che parola sgradevole… pesante.
    Detenzione mediatica delle informazioni?
    Fabbrica del consenso?

    Ehi, ma siamo in Italia o in Colombia?

    ops.

    da Fabio Sallustro   - martedì, 29 settembre 2009 alle 08:27

  27. @ Vittorio, d’accordissimo sulla tua analisi! Se c’è stata faziosità è venuta proprio da coloro che,ospiti,hanno offeso un grande giornalista come Bocca e tentato in tutti i modi di non far parlare gli altri, in primis la De Gregorio.
    E’ che la verità fa male…e sul gran visir non si deve dissertare…lui è er mejo fico del bigonzo!
    Ieri sera ho seguito l’Infedele…mamma ragazzi,c’erano tra gli ospiti la Biancofiore, un’altra esponente dei circoli che più che parlare ringhiava ed il vice di Libero. Siamo tornati all’età della pietra, amore sviscerato per un tanghero che in una intervista ufficiale, presente Zapatero, ci ha edotti sul fatto che gli italiani sono amatori, conquistatori e latin lover! Voi maschietti vi ci riconoscete?
    Ed ancora..che per fortuna è un uomo virile….dove virile era da intendersi che sa usare i suoi attributi..ed intanto la Biancofiore fissava Vendola, come a dire tu non lo sei!Ed infine…l’altra metà del cielo è un dono che Dio ha fatto agli uomini.
    Non sapevo di essere un dono per gli uomini…ritengo di essere prima di tutto un essere umano e un dono per me stessa..se poi un uomo ritiene di essere fortunato a star con me…è un di più!
    Un’altra ospite, una giornalista americana, ha detto che negli USA al Presidente mai verrebbe in mente di trattare certi argomenti in una conferenza stampa ufficiale.
    Ecco….come ce ne liberiamo di costui? Come ci liberiamo di tutti queste donne osannanti ad un uomo che della donna ha una visione machista e maschilista all’ennesima potenza?
    Hanno ideato il braccialetto bianco che inneggia alla libertà della donna….ma dalle immagini passate in trasmissione abbiamo visto quanto le donne siano libere….trattate come carne fresca da esporre. Ma la colpa è anche loro….perchè cercare il successo facile e non applicarsi a sfruttare le proprie capacità?
    Mi fermo qui…il discorso sarebbe troppo lungo!

    da mietta   - martedì, 29 settembre 2009 alle 08:38

  28. Ringrazio Mietta. Sono d’accordo con lei. “L’infedele” di Gad Lerner di ieri su “Il corpo delle donne” mi ha lasciato di stucco. Come si fa a discutere di un così delicato argomento con delle vere leonesse che parlano di politica con toni da basso ventre? Perfino Vendola a un certo punto non ce l’ha fatta più. Si è rassegnato ed abbassando le braccia in segno di resa ha lasciato dire… Mi sembra di avere capito che il braccialetto di “meno male che Silvio c’è” sia il burqa occidentale delle donnine di papi che del loro corpo ne fanno una consapevole immagine per il maschio, in questo caso addirittura “virile” nel vero senso della parola… Come se tutte quelle donnine che cantano rapite l’inno del club, immensamente ridicolo in un Paese democratico che si professa anche civile, avessero davvero provato le sue prestazioni sessuali. Se poi, come credo, lo definissero così, superman a tutti gli effetti, solo perchè si fidano incondizionatamente dei vanti nazionali ed internazionali esibiti enza pudore dal trapano di Arcore, vorrebbe proprio significare che l'”amore ” incondizionato per quell’uomo in Italia si porta via la parte migliore del cervello dei suoi virtuali amanti, indipendentemente dal genere. In amore succede…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 29 settembre 2009 alle 13:14

  29. vado controcorrente, alessandro, qua non la penso come te.
    abbiamo bisogno di gente che cambi idea su berlusconi; alle ultime elezioni gli italiani lo hanno voluto, e pare che lo vogliano ancora. quindi meglio un faccista in più che un firmatario per il comitato per il nobel per la pace (consiglio un giretto nel sito, tra refusi e errori grammaticali a raffica c’è un link – sezione dicono di noi – ad un articolo del new york times, nel quale si legge “He appears to be serious”. o sono veramente autoironici, o altro che peyote)

    da stefano   - martedì, 29 settembre 2009 alle 14:10

  30. Ieri sera, ascoltando le due iene paladine del caprone facevo una riflessione tre me e me: ci si è battuti tanto e giustamente affinchè le donne potessero far politica ed essere impegnate civilmente! Ci siamo arrivati…anche se con percentuali ancora basse…ma con quale risultato? Ora ci sono ma non basta che siano donne…dovrebbero essere in gamba,sagge, preparate,responsabili, equilibrate e non solo avere le tette!

    da mietta   - martedì, 29 settembre 2009 alle 14:21

  31. Robecchi, sei in cattiva fede.
    Io non ho cambiato idea su niente. Io dalla parte di Robecchi, se non per singole battaglie, non sarò mai. Io faccio la mia battaglia dove posso farla e come posso farla. Su youtube troverete cose analoghe a quelle che ho detto ad Annozero (dette a Radio24) ma risalenti a mesi fa. Sul certi temi, poi, tipo il testamento biologico o i romeni o lo stupro di capodanno, certe verità le ho letteralmente tirate fuori io, mezzo linciato dai lettori del Giornale. In coda potete trovare articoli che ho scritto negli anni scorsi sui temi più disparati: ma senza mai gridare al regime, perché il regime non c’è. Non ho cambiato idea, su questo. Le stronzate sui martiri Biagi-Luttazzi-Santoro restano stronzate, secondo me. La verità è che il problema del restringimento delle libertà riguarda soprattutto i media di centrodestra: Mediaset, la Rai, il Giornale. LIbero va un po’ meglio, ma molto meno di quel che avrei voluto.
    Ma non sono qui a rivendicare certificati di verginità: il punto è che io libero sono sempre stato, ma qui nessuno ha modo di accorgersene perché il sistema è deficiente. La libertà non te la regala nessuno, devi prendertela tu.
    L’altro giorno, su Libero, l’ho messa così:

    Di libertà di stampa ce n’è anche troppa, ma questo non toglie che in Italia ci sia anche stata – mio personale parere – una forma di restrizione delle libertà. Tento di spiegarmi. La lotta politica si è oltremodo radicalizzata o meglio militarizzata, e in guerra c’è poco spazio per i distinguo e le sfumature: si spara, si guarda da che parte stai, si usa ogni arma possibile, conta il risultato. C’è un’opposizione ormai dipietrizzata che è disposta a ogni cosa, e c’è un centrodestra galvanizzato dal consenso che è deciso a non fare prigionieri, non più. I giornali spesso inseguono o divengono arma: e chi non sposa in blocco una posizione secca e omni-comprensiva – dell’opposizione o del governo – figura come un lezioso perditempo, un collaborazionista, un anarchico inaffidabile. Gli indipendenti sono guardati in cagnesco perché non – verbo felicemente ambiguo – servono. In tv, poi, è ancora peggio. Le reti Mediaset ha fatto delle scelte che sono evidenti a tutti, l’era di un pluralismo spesso alla tafazzi è chiusa da tempo: quella dei Mentana, Ferrara, Sgarbi, addirittura Santoro. In Rai si sparano in faccia personaggi che sono stati nominati espressamente per farlo – dai partiti – oppure scorrazzano armate semi-autonomiste modello Annozero. E qui di pacifisti non ce ne sono, però ecco: sparare a comando, davvero, no.

    Per il resto giudicate voi se questi articoli degli scorsi anni sono da servo.

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=341458

    http://www.feltrinellieditore.it/FattiLibriInterna?id_fatto=10598

    http://www.radicali.it/view.php?id=118414

    http://www.gabrielemastellarini.com/articoli/facci-fa-outing

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=339466

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=339466

    http://www.societacivile.it/previsioni/articoli_previ/previti.html

    da Filippo Facci   - mercoledì, 30 settembre 2009 alle 17:25

  32. “Robecchi, sei in cattiva fede”… “Libero va un po’ meglio, ma molto meno di quello che avrei voluto”…”C’é un’opposizione ormai dipietrizzata che è disposta ad ogni cosa” e così via; a pescare a caso, si casca sempre nello stesso brodo omogeneo.
    Ma che vuol comunicare Facci con tutta sta genericità esibita?
    A paragonare questo suo post con la maggior parte dei nostri, mi viene voglia di darmi al giornalismo pure a me (!) perché di certo mi spiego molto meglio io di sti scriventi saccenti, che manco sanno articolare un pensiero compiuto e, anzi, annaspano delirandosi “indipendenti” e sapendo soltanto far bella mostra di sé! Che conti fino a 3 la prox volta prima di scrivere, perdinci!
    Ma chi se credono d’essere, sti Facci e sti Telesi per sragionare sempre e comunque col senno del poi?!?
    Mi madre, poera donna, direbbe: “E’ stata ‘na tarantola, bimba mia. Uno morso avvelenato e nulla più.”
    Questo accade daltronde a chi va a nozze col potere cieco e corrotto.

    da angela   - mercoledì, 30 settembre 2009 alle 19:56

  33. Solo una piccola, modesta osservazione al post di Filippo Facci. Un giornalista che desideri essere libero nei pensieri non scrive sui giornali palesemente di parte come lo sono “Il Giornale” e “Libero”. Prima o poi la sua voglia di libertà, suo malgrado, gli viene forzatamente negata. Ovvio che non gliene faccio una colpa, ma così va il mondo. Purtroppo.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 30 settembre 2009 alle 21:39

  34. Ah. Posto che possa scegliere, e dove dovrebbe scrivere un giornalista che desideri essere libero nei pensieri?

    da Filippo Facci   - mercoledì, 30 settembre 2009 alle 23:04

  35. Facci, scriva dove le pare….non sono mai stata convinta del fatto che anche lei fosse preoccupato per la libertà di informazione. Penso che lei, ora, stia un po’ di quà ed un po’ di là…a causa di un certo risentimento verso il suo datore di lavoro (Feltri)che non le ha concesso una piccola autonomia!Chi nasce tondo, difficlmente muore (in senso metaforico!) quadrato!

    da mietta   - giovedì, 1 ottobre 2009 alle 09:58

  36. Ha ragione Facci… Al giorno d’oggi ci sono solo tre possibilità:
    Scrivere un libro pubblicandolo a sue spese.
    Fondare un giornale finanziandoselo da solo.
    Scrivere i pensieri su un diario personale.
    Il nostro guaio è appunto il fatto che, scartando ovviamente la sola terza ipotesi, abbiamo, o meglio la politica di Craxi ha dato, a Berlusconi la possibilità di fare informazione a senso unico. Per questo siamo tempestati solo dalle sue idee, da destra e da sinistra. Il tema da svolgere dai giornali di entrambi le parti oggi lo decide giornalmente solo lui . Vuoi con una battuta, vuoi con un editto, voi con alcuni irosi discorsi pubblici… Solo sua moglie è riuscita a cambiare il titolo del tema denunciando il suo comportamento, e questo gli sta dando molto fastidio.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 1 ottobre 2009 alle 10:10

Lascia un commento