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ago 09

Voi siete qui – Nomine tutte d’un pezzo a Mediaset

Fibrillazione in casa Mediaset per le nuove nomine nel settore informazione – scusate il termine – del gruppo. Secondo indiscrezioni, i favoriti in lizza per il Tg5 sarebbero due. Si tratta di Fuffy Star, un golden retriver di tre anni molto bravo a riportare la pallina e a leccare la mano del padrone, e un indipendente di chiara fama, Paco “machete” Sanchez, già portavoce degli squadroni della morte in Salvador, considerato però da Confalonieri troppo liberale. Al telegiornale della rete giovane Italia Uno, si attende un ricambio. Dopo anni di tette, culi e scemenze prodotte dalla casa, ci sarà un rimescolamento degli  elementi informativi: si punterà tutto su scemenze della casa, culi e tette. A gestire il rinnovamento verrà chiamato un costume da bagno di Belen Rodriguez, che il comitato di redazione considera “tutto d’un pezzo”, mentre l’azienda preferirebbe che a dirigere il Studio Aperto fosse soltanto uno slip. Per il Tg4 si era pensato a un salvaschermo con i pesci rossi, ma troppa autonomia politica spiazzerebbe gli spettatori, abituati a Emilio Fede. Diversa la situazione della carta stampata. A il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, si mormora dell’imminente arrivo di un generale della giunta Birmana, ma l’editore preferirebbe qualcuno dal polso più fermo, come Sergiu, detto “il duca impalatore”, già portavoce del conte Vlad. Chi vincerà tra questi due moderati? Oppure la spunterà un falco come Vittorio Feltri? Uomo, quest’ultimo, considerato talmente indipendente da Berlusconi che non ha esitato a insultarne la moglie con la schietta volgarità del carrettiere undici secondi dopo che si è parlato di divorzio. Record del mondo. Quanto all’ex direttore, Mario Giordano, andrebbe a una nuova struttura Mediaset incaricata di sviluppare nuovi canali di comunicazione con gli ultrasuoni,  l’alfabeto morse e i cerchi di grasso nel brodo di pollo, struttura considerata strategica dall’azienda.

8 commenti »

8 Commenti a “Voi siete qui – Nomine tutte d’un pezzo a Mediaset”

  1. cerco di riflettere sulla valenza delle nomine a mediaset e confesso di non riuscire a elaborare un concetto che ne contraddistingua in modo inequivocabile il peso, soprattutto nei confronti dell’interesse sociale.
    devo ricorrere giocoforza alle similitudini e, mi sovvengono cose del tipo…l’allestimento volante del sistema di distillazione frazionata al raduno annuale degli alpini, il sorteggio dell’ordine di allineamento al canape al palio dell’assunta, la campagna acquisti del botafogo, l’esplosione di una supernovae al centro della costellazione dell’ofiuco…

    da daniele   - lunedì, 3 agosto 2009 alle 10:20

  2. robecchialessandro,
    noi due ci sentiremo presto…
    i nostri legali, quantomeno…

    da vittorio   - lunedì, 3 agosto 2009 alle 20:30

  3. Mamma mia che paura Vittorino….(touché??!!)L’hai imparata bene l’arte della minaccia legale??!!

    da ranamarghi   - martedì, 4 agosto 2009 alle 10:23

  4. Alessandro,sei sempre il migliore. Vorrei riuscire a trovare la tua ironia tagliente…ti stimo da sempre!!

    da Renato   - mercoledì, 5 agosto 2009 alle 10:56

  5. Saranno nomine tutte d’un pezzo, ma secondo me manca il pezzettino che fa la differenza: manca il rispetto per l’intelligenza delle persone chiamate ad usufuire, spesso loro malgrado, dei servizi offerti dai dipendenti Mediaset rimescolati ogni tanto col sistema delle palline del lotto. Di qua o di là, alla fine il loro compito è limitato ad ottemperare agli ordine del capo supremo.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 7 agosto 2009 alle 12:49

  6. Oggi il Gran Visir ha monitato: “La Rai non può parlare male di me!”…e te credo, l’anima de li mortacci sua!

    da Mauro Pigozzi   - venerdì, 7 agosto 2009 alle 15:45

  7. “Sua visibilità” il giornalista Filippo Facci scrive sul Giornale che l’unico modo per togliere il controllo della politica sulla Rai è privatizzarla. Chi se la compra allora? Il barbone che con la nuova legge sicurezza ha ottenuto pure lui la dimora fissa e quindi potrebbe anche sottoscrivere un contratto? Il clandestino che come titolare di una azienda si metterebbe a posto con la stessa nuova legge dimostrando di avere finalmente un posto di lavoro fisso ai fini della sua regolarizzazione? Gli operai della Innse che non dovranno più sostare pericolosamente su una gigantesca gru per rendere noto il loro enorme disagio sociale, vittime della più ignobile delle speculazioni del capitalismo senza scrupoli? I disoccupati in cassa integrazione usufruendo per la bisogna speciali agevolazioni di pagamento millenario? I siciliani coi quattro miliardi di euro elargiti alla Regione Sicilia dal Cavaliere senza macchia e senza paura che nella sua generosità infinita, coi soldi degli altri, non ha voluto nemmeno sapere come saranno usati ed a favore di chi? I pensionati per passarsi il tempo finalmente come desiderano senza doversi sorbire ore e ore di pubblicità concentrata maggiormente nelle ore dei pasti e che fra l’altro pagano carissima a suon di bolletta luce? I rondisti volontari (di partito almeno per altri sei mesi) per fare vedere all’Italia intera come si allenano nelle arti marziali giapponesi per essere pronti a rompere le ossa dei cittadini insicuri qualora si azzardassero a rompere le scatole contro le nuove leggi inquisitorie e razziali? I lavoratori dipendenti, ancora per poco, per avere la soddisfazione che almeno la rai non correrà il pericolo del made in China?… No, no!. Forse ci sono. La comprerà il capitalismo… Forse il Cavaliere stesso… Solo così, secondo il ragionamento del giornalista Filippo Facci, saremo sicuri di avere finalmente un’informazione super partes… A volte mi chiedo se i nostri politici ed alcuni nostri informatori ci considerino proprio degli idioti. Beh!… Credo proprio che si sbaglino di grosso! E’ solo questione di tempo: l’implosione inevitabile dell’ignoranza politica è destinata a fare un gran botto.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 9 agosto 2009 alle 10:40

  8. Questa mattina a prima pagina su Radiotre è saltato fuori che i quattro miliardi di euro dati alla Regione Sicilia sarebbero in effetti già stati assegnati dall’Europa a quella regione per lo sviluppo (?). Il governo del Cavaliere in sostanza li avrebbe instradati impropriamente in altre direzioni… Sarà vero oppure no?… Sta a vedere che questa è proprio la volta buona che mettono a posto le ferrovie siciliane… Illusione!… In questo Paese è più facile indovinare il sei all’enalotto che trovare un’informazione giusta!

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 10 agosto 2009 alle 11:06

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