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ago 09

Per il 2 agosto. Una lettera dall’Italia

Ricevo questa lettera. La faccio leggere anche a voi.

Caro Robecchi, ti scrivo per raccontarti una storia.  
La storia ha tre protagonisti. Si chiamano Carlo, Anna Maria e Luca.
Carlo e Anna Maria sono una giovane coppia di sposi, Luca è il loro bambino.
Sono una famiglia normale, come ce ne sono tante in Brianza, che ad agosto, come ogni anno, va al mare.
Carlo, Anna Maria e Luca salutano i genitori di lei, piccoli imprenditori locali,
partono con la loro macchina verso il luogo delle vacanze.
Il caldo, le code, i caselli…Storie quotidiane che si ripetono ogni estate.
All’improvviso in autostrada la macchina si rompe.
Non si può più proseguire.
Carlo e Anna Maria decidono di tornare a casa, ma Luca insiste e alla fine scelgono di andarci in treno, al mare.
La mattina del 2 agosto 1980 alle ore 10,25′ sono nella stazione di Bologna.
Oggi i loro nomi sono scritti nella lapide di marmo che si trova nella sala d’aspetto di 2^ classe.
La storia non finisce qui, la storia aggiunge a quelle vittime altri nomi.
Il papà di Anna Maria muore, subito dopo quell’ora pietrificata, di crepacuore.
La mamma, la nonna di Luca, entra in monastero.
Eppure questa storia non è solo una storia triste, una delle tante storie d’impunità della terra,
è anche una piccola-grande storia di resistenza.
Ogni anno, anche quest’anno, sul quotidiano locale la Provincia tutti i comaschi possono leggere un breve necrologio
che ricorda i loro nomi.
Ogni anno, la mamma di Anna Maria, paga, a sue spese, dal monastero, quel piccolo riquadro di memoria
che ricorda a tutti i lettori de La Provincia Carlo, Anna Maria e Luca.
 
Paolo Trezzi

9 commenti »

9 Commenti a “Per il 2 agosto. Una lettera dall’Italia”

  1. Ecco uno di quegli esempi di percorsi religiosi davanti ai quali ci si ritrae in rispettoso silenzio ed anche il proprio ateismo si fa meno tronfio e più discreto.
    Intanto si discute ( forse giustamente ) della forma pubblica da dare a quel ricordo. Forse si cerca di sottrarlo alla retorica e alla abitudine che fatalmente anno dopo anno sedimenta. Credo che il modo più giusto sia questo che hai scelto tu. Parli di definite persone e di un dolore.

    da oximor   - sabato, 1 agosto 2009 alle 16:15

  2. sono pietrificato anch’io come quell’ora.
    che dire senza dire cazzate e’ difficile ma voglio aggiungere una cosa: come cazzo si faccia a vivere con tutte quelle vite spente sulla coscienza e’ una cosa che non son mai riuscito a capacitarmi – come possano continuare a mentire a loro stessi e a chi gli sta intorno per tanti anni, nascondendo la loro responsabilita’ di questo abominio e qprobabilmente altri ancora e’ un mistero profondo quanto quello della follia umana.
    Se ci fosse ancora Dante son convinto li piazzerebbe in un girone apposito dove verrebbero fatti esplodere puntualmente ogni giorno alla stessa ora pietrificata, le 10,25′ in punto, per l’eternita’.

    da zioFa   - sabato, 1 agosto 2009 alle 16:52

  3. Intanto domani il governo per la commemorazione manda nientepopodimenochè Sandro Bondi! L’ennesimo sfregio dello stato ai parenti delle vittime! Sono convinto che domani qualche stronzata la dirà sicuro, tipo confermare la teoria (tanto cara a Vespa la sera stessa della strage, dopo molte ore dall’avvenimento) dellao scoppio della caldaia oppure di un complotto ordito dalla sinistra… basterebbe il silenzio e nessun politicante del cazzo, tanto allo stato non è mai fregato un cazzo di quelle vittime!

    da Mauro Pigozzi   - sabato, 1 agosto 2009 alle 19:46

  4. la stagione delle stragi sembra che voglia essere rimossa da chi governa. un motivo, ci sarà

    da Hiro   - sabato, 1 agosto 2009 alle 22:49

  5. è molto bella l’idea del ricordo pubblicato su un quotidiano. Purtroppo quel quotidiano (l’unico di Como) è anche specializzato nella pubblicazione di foto del duce e dei suoi parenti (non passano tre giorni senza trovarne una, possibilimente grande o molto grande), e ai comaschi piace anche per questo. E forse questa è anche la ragione per cui ai comaschi non piace ricordare…

    da giuliano   - domenica, 2 agosto 2009 alle 09:20

  6. Un pensiero a Carlo, Anna Maria e Luca.

    da stellavale   - domenica, 2 agosto 2009 alle 14:20

  7. E io sono Maria,
    mia piccola bimba,
    e non sono scomparsa.
    Mi cerchino pure,
    io sono nel cuore.
    Non sono scomparsa
    e nemmeno dispersa,
    non sono fuggita.
    Io sono la brezza leggera
    del marinaio che rientra,
    mia piccola bimba,
    sono diventata coscienza
    che non si può toccare.
    Per chi mi vuole
    io sono la libertà,
    per chi mi cerca
    io sono giustizia.
    Nessuno m’ha ucciso,
    mia piccola bimba,
    io sono un’idea,
    un’umile idea
    che fa grande
    il lungo cammino dei giusti.

    Gian Pietro Testa
    da: Antologia per una strage
    Bologna 2 agosto 1980
    Edizioni “Bovolenta”

    Per visionare la cartolina del 1° anniversario della strage del 2 agosto 1980
    inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri – Roma
    a cura dellAssociazione tra i famigliari delle vittime
    (Iniziativa patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna)

    http://users.libero.it/vigro/videohi-fi/poesie18.htm

    da Vittorio Grondona   - domenica, 2 agosto 2009 alle 19:44

  8. Ieri ci si è messo anche Capezzone (va beh, mi direte, Capezzone…) a fare del revisionismo sulla strage (aiutato anche da chi ha pensato bene di rimettere in libertà definitiva Fioravanti, poi si fanno le crociate contro Battisti etc…), a questo punto m’aspetto un libro di Pansa che spieghi come la strage fu una mossa di Berlinguer per instaurare un regime sovietico in Italia e per screditare quei “poveri” terroristi neri, così carini rispetto alle BR…

    da Mauro Pigozzi   - lunedì, 3 agosto 2009 alle 10:33

  9. Caro Robecchi,
    avevo promesso di non tediare più con argomenti tristi per il resto dell’estate, ma dopo che ho letto le dichiarazioni di Capezzone sul 2 agosto non riesco a fare finta di nulla.
    D.C. è un caso umano, e da settembre, ritengo utile un impegno concreto da parte di tutti noi:
    troviamogli un lavoro.
    Serio intendo.
    Raccogliamo le segnalazioni sul blog?

    http://www.corriere.it/politica/09_agosto_02/napolitano_strage_bologna_7c8b8966-7f3f-11de-9b97-00144f02aabc.shtml

    su Bologna e molto altro, consiglio la lettura di un bellissimo romanzo di Girolamo DeMichele, “Scirocco”.

    Buon agosto a tutti, R

    da Roberto   - lunedì, 3 agosto 2009 alle 13:51

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