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Ecoballe – Le Fortune delle banche

Anni e anni passati ad annaffiare il nobile fiore del cattocomunismo – o solo catto, o solo comunismo – che ci imponeva di pensare a “chi sta peggio di noi”. E dunque notti insonni e compassionevoli pensieri per i Profumo, per i Passera, le loro banche in crisi, la loro fine tra i debiti e il loro mesto rotolare tra i meno abbienti.
Fino al dolore della perdita.
Fino alle lacrime della privazione.
Fino a che abbiamo visto la classifica di Fortune, con Unicredit al 58°posto delle aziende mondiali e 5.872 milioni di dollari di utili. E Intesa Sanpaolo al posto 137, con 3.737 milioni di dollari di utili.
Fino a quando saremo così scemi, dunque?

9 commenti »

9 Commenti a “Ecoballe – Le Fortune delle banche”

  1. Silvio l’erotomane l’ha sempre detto che siamo una massa di coglioni. Almeno in questo c’ha preso.

    da RickHelmut   - lunedì, 20 luglio 2009 alle 21:47

  2. sì, una massa di coglioni. basti vedere l’assenza di partecipazione seria e corposa a manifestazioni importanti di civiltà. italiani, povera gente!
    che si fa, amici? o si emigra o cisi incazza. fateme sape che mi preparo con voi. cisi

    da fansss   - martedì, 21 luglio 2009 alle 00:32

  3. Ormai sarebbe giunta l’ora di incazzarsi…ma dobbiamo trovare la compagnia ed in gran numero. Centinaia di persone non mettono paura, migliaia e migliaia forse qualcosa potrebbero ottenere.Ci vorrebbe un poco di creatività, inventarsi contestazioni che possano colpire veramente a fondo questa gente…che al momento sembra completasmente impermeabile a tutto ed in maniera assai democratica, tiene da parte i contestatori e mostra, tramite i media, solo gli osannanti…a pagamento!

    da mietta   - martedì, 21 luglio 2009 alle 09:29

  4. …ieri sera tardi tanto per non pensare al suicidio mi sono rivisto Maria Antonietta, la regia è della figlia di Coppola. Mi ha fatto tornare il sorriso e anche un sottile parallelismo con l’attuale situazione Italiana! , direi mondiale?. Ma per rimanere nel nostro piccolo, piccolo paesello mi sono fatto delle domande tra me e me: cos’ è l’italia?, cosa sono gli italiani? Bha un’ accozzaglia di casinisti, pasticcioni, levantini per eccellenza sempre pronti all’inganno, specialisti del rabbercio. Davvero mi appassiona la storia d’italia!. Sono dissacratorio lo ammetto: vivo in questo paese ma non mi piace nulla e quindi che ci sto a fare?. La risposta è semplice, sono pigro come tutti noi e anche perchè se ho appetito apro il frigorifero e ci trovo ogni ben di dio: frutta e verdura delle 4 stagioni tutto l’anno,(anche alla COOP!) qualsiasi lecconia che mi placa ogni depressione, il cibo come rifugio e come panacea contro tutte le rivoluzioni!
    Per finire un pensierino agli appassionati della rivoluzione,me compreso, quella che accidenti non arriva mai!.E’ bene portare a memoria a loro signori frequentatori del BAR CASABLANCA e dell’infinita saga del Sig. Godot che quella ,LA RIVOLUZIONE, l’hanno fatta solo i francesi e vedi dove sono finiti ( Sarkozi e Brunì). Gli italiani che sono dei valorosi solo nei libri di 2000 anni fa, anche se si trovassero il frigo vuoto ( magari!) che sarebbe già una prima vera causa e forse l’unica miccia, sarebbero i primi a battere il record del fuggi fuggi.

    da Maurizio   - martedì, 21 luglio 2009 alle 10:40

  5. L’unica rivoluzione l’hanno fatta i franesi…vero! Si ritrovano Sarkozy,vero….ma mi sta meno sullo stomaco del nostro aspirante imperatore. Il popolo? Composto da troppi vigliacchi, cui pesa il c….. Conclusione…non ci possiamo aspettare niente oppure che capiti per miracolo che almeno il tanghero si tolga da solo dai piedi…o con l’aiuto di madre natura?

    da mietta   - martedì, 21 luglio 2009 alle 11:46

  6. Brrrr!… Commenti tenebrosi e privi di speranza! Coraggio gente! Oltre al fondo è impossibile andare. Siamo pertanto destinati a risalire. Anche il migliore attore quando vuole strafare si brucia la carriera. A proposito di banche vi voglio raccontare un fatto personale. Ho asppena letto il mio estratto conto e mi sono accorto che, per la prima volta in oltre 40, gli interessi sono finiti in rosso. Coperti interamente dalle spese. Infatti al tasso dello 0,01 % (zero virgola zero uno per cento) difficilmente poteva essere altrimenti. Inoltre la mia stupenda banca per dirmi che c’ho rimesso pretende euro 5,16 per diritti di liquidazione e 0,50 euro per emissione del conto on line. In sostanza si sono trattenuti tutti gli stratosferici interessi e mi hanno addebitato in conto la differenza. Così si fa ragazzi a fare i quattrini!… A parte l’ironia, la cosa mi ha lasciato di stucco: chissà come sta male la mia banca, ho pensato. Mi informo e qui scopro che la mia banca si trova al 137° posto mondiale nella classifica delle fortune, con 3.737 milioni di dollari di utili…. Draghi, Tremonti, ma che cavolo ci state a fare lì?… Certe previsioni lasciatele fare al Divino Otelma!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 21 luglio 2009 alle 13:32

  7. Mietta, ( ometto il cara, è meno informale).
    Credo che il tanghero sia in fin dei conti quello che vorrebbero essere la maggior parte degli italiani. Per renderla semplice: Lui Tanghero, ce l’ha fatta, perchè non posso farcela anche io?. Dimmi te se non ho ragione da vendere?. Come puoi rivoluzionare se nella testa italiota campeggia serpentinamente sotto sotto questa gomitata solidale tra “uomini cialis” e “ragazze veline” questo desiderio di riscato personale? Farla in barba a tutti quanti, quante zoccolette ci sono oggi giorno in italia? quanti ruffiani? . A chi vuoi che interessi la pace nel mondo,l’inquinamento,il rispetto degli altri,il pianeta papalla?
    . In fin dei conti il tanghero è solo il risultato dei nostri desideri,l’abbiamo anelato, desiderato ed eccolo quì nella sua vera natura: lui è tutti noi è l’italiano per eccellenza.
    Saper interpretare i desideri è intelligenza. Mantenere le promesse è un altra cosa..Nel far west c’erano quelli che vendevano acqua salata per medicina portentosa. quando li scoprivano li impiccavano.Da noi si danno una pacca sulla spalla e si accordano. Pare Che il tanghero stia facendo scuola anche altrove , non mi meraviglierei se ci fossero altri tangheri anche nel resto del mondo.
    In Ultima analisi madre natura si sta già organizzando per fare un po’ di piazza pulita. Quella però non fa distinzione tra tangheri e il resto dell’umanità. Io nel frattempo mi sono ritirato in campagna come farebbe dio in questo momento!. Se vi organizzate per una riunioncina o in qualche girotondino, per risvegliare qualche coscienza. non contate su di me!.

    da Maurizio   - martedì, 21 luglio 2009 alle 14:44

  8. …. L’ottimismo è vero è il profumo della vita!. Una bella pacca sulla spalla e si dimentica tutto!.
    Io ho deciso di fare come la Heidemarie Schwermer, lei è da 11 anni che vive senza soldi.
    Nel caso mi trasferisco anche io in Germania.

    da Maurizio   - martedì, 21 luglio 2009 alle 18:31

  9. @ Maurizio
    ….Credo che il tanghero sia in fin dei conti quello che vorrebbero essere la maggior parte degli italiani. Per renderla semplice: Lui Tanghero, ce l’ha fatta, perchè non posso farcela anche io?…..

    Penso che tu abbia ragione ed in fondo è quel che volevo dire anche io.Il nostro aspirante imperatore, bisogna dargliene atto, in questi anni, tramite le sue tv e le sue gesta, ha saputo ben condizionare il cervello di molti, quelli non dotati di spirito critico.Il popolo italiano già non è che fosse al massimo dell’evoluzione culturale o di impegno civico, ma lui ha saputo dare il colpo definitivo. Non solo lo ammirano i maschietti, quelli ancora maschilisti e che condividono ed ammirano il suo stile di vita, ma anche le sciurazze casalinghe e non, che non hanno mai letto nulla tranne Chi, Novella 2000 o Donna Moderna e che in TV sono abbacinate dal servo Emilio e dal grande fratello.
    Io non riesco ad essere ottimista..da dove dovrei trarre questa qualità? Non vedo all’orizzobnte nulla che ci possa liberare, e neanche dall’altra parte se non decidono di tornare a stimare la moralità come qualità essenziale, insieme a sobrietà, serietà, incisività, responsabilità e propositività.
    Hai fatto bene a ritirarti in campagna, dove si ritirerebbe anche Dio (ne son convinta)…ma non è da tutti questo coraggio.Dovremmo tentare di resistere, anzi di combattere con i pochi mezzi che ci son rimasti….o altrimenti sperare nel Fato!
    Ciao
    Mietta

    da mietta   - mercoledì, 22 luglio 2009 alle 08:58

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