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Voi siete qui – La sceneggiata degli zelanti

Più pericolosi della kriptonite, più micidiali delle toghe rosse, più deleteri di un avviso di garanzia. I solerti amici, sodali e dipendenti che corrono alla difesa di Silvio Berlusconi rischiano di rappresentare un vero pericolo per papi: troppo zelo sconfina nel ridicolo. Così, lo spettacolo di un premier che annaspa, costretto ad andare in tivù a dire “non frequento minorenni”, è se possibile reso ancor più grottesco dalle voci di contorno. Per la fantasia, per l’impegno, per la creatività di questi difensori bisognerà presto inventare targhe, coppe, medaglie, tutte in bronzo, come le facce. Nomination sicura per Carlo Rossella, per esempio, l’irresistibile dandy che pur di difendere il suo principale ridisegna il vocabolario: “Non userei la parola minorenne a vanvera… È un termine vecchio. Semmai, direi che la ragazza di cui si sparla aveva meno di 18 anni…”. Magistrale, inarrivabile, genio puro che ci conduce al concetto di “diversamente maggiorenne”. Pregevole anche Mara Carfagna, la signorina che per pura irrisione della carica papi Silvio ha voluto mettere al ministero delle Pari Opportunità. Eccola prendere carta e penna e descrivere il Parlamento popolato da “personaggi condannati per banda armata e concorso in omicidio, facinorosi violenti, condannati per detenzione e fabbricazione di ordigni esplosivi”. E in questo caravanserraglio di delinquenza ve la volete prendere con “…un leader mai prepotente o arrogante, consapevole di una innata capacità seduttiva che ha usato a fini di ricerca del consenso e non per scopi morbosi”? Una buona domanda, da aggiungere forse alle famose dieci. Ma sapete com’è, una domanda tira l’altra. E già che ci siamo con le domande: si può sapere perché il presidente del Consiglio rincorre a suon di carte bollate certe foto di certe feste che non vuole veder finire sui giornali, sempre con il codazzo di avvocati e dipendenti zelanti di complemento? Che c’è in quelle foto che gli italiani non possono vedere? E quale dei solerti dipendenti ce lo spiegherà, domani, facendo l’ennesimo autogol?

13 commenti »

13 Commenti a “Voi siete qui – La sceneggiata degli zelanti”

  1. …è incazzatissimo…. 😀

    da ReAnto   - domenica, 31 maggio 2009 alle 13:30

  2. Nel 2007 Oggi pubblicò foto “piccanti” di una passeggiata del califfo di
    Arcore che amichevolmente tiene per mano, sulle ginocchia e nel cuore solamente
    tre giovani donne. Cosa accadde allora? Lo sapete, nulla! Visitando il sito
    TGcom (http://www.tgcom.mediaset.it/gossip/articoli/articolo358045.shtml), pur
    mettendoci tre ore a caricare la pagina, abbiamo modo tutti di schiattare di
    invidia. Non per le ragazze, ma per come Lui possa fare di tutto. Anche chi gli
    vuol male fa spallucce e dice: “embè? – checc’è?”.
    E’ come se uno di noi andando a pagare gli interessi di mora per un tributo non
    pagato nel ‘83 si sentisse dire: “niente – niente, vada, vada”!
    Un caro saluto ai resistenti col fegato in carpione.
    PS ho scritto il commento alle 10,00; alle 15,00 la pagina del link era stata
    rimossa. Comunque chi volesse vedere le foto piccanti vada al link:
    http://images.google.it/images?hl=it&lr=&safe=active&rlz=1G1GGLQ_ITIT309&um=1&newwindow=1&q=berlusconi+oggi&sa=N&start=0&ndsp=21
    In fretta prima che spariscano!

    da Gianfranco Bertani   - domenica, 31 maggio 2009 alle 13:42

  3. Vorrei proprio vederle quelle foto! :-)

    da stellavale   - domenica, 31 maggio 2009 alle 16:30

  4. ma se tutto questo è un complotto,perchè ha fatto sequestrare il tutto?

    da ReAnto   - domenica, 31 maggio 2009 alle 19:58

  5. Robecchi ti sei dimenticato della Santanchè che per difendere papi sostiene, su Libero, che già da anni la Lario avesse un amante e papi ne fosse a conoscenzza
    cioè: papi si è lasciato si andare a qualche scappatella, ma perchè sa di essere cornuto

    da king Mob   - domenica, 31 maggio 2009 alle 20:08

  6. Ragazzi, sul Corriere.it c’è un Bondi da sballo che non può non essere letto. STREPITOSO.

    da RickHelmut   - lunedì, 1 giugno 2009 alle 10:15

  7. Questo è purtroppo il concetto di democrazia che il nostro Cavaliere e la sua cricca che si regge esclusivamente sulla sua stabilità, ci vogliono propinare giorno dopo giorno. Una democrazia cioè che trovi normale stipendi e premi di milioni di euro ad alcune selezionate persone; lo stipendio di appena mille euro ai lavoratori; la pensione massima di 400 euro agli anziani che hanno tribolato lavorando sodo un’intera vita; nessun sostegno sociale ai disoccupati ed ai licenziati… E’ quindi evidente che sia dello stesso tenore anche il concetto relativo al rango sociale al quale alcuni di loro credano di appartenere, ritenendosi cioè a torto umanamente diversi. Un poveraccio, per esempio, che a fine settimana intenda tornare a casa sua per il meritato riposo domenicale portandosi seco in treno o in pulman il proprio lettore mp3 o al limite anche un paio di cassette video cd “piccanti”, non si sognerebbe nemmeno lontanamente di procurasi il biglietto di viaggio anche per tale materiale di intrattenimento privato. Il Cavaliere ed amici, di rango sociale completamente opposto, quindi, trovano normale trasportare alle loro residenze di riposo del guerriero politico cantanti personali e ragazzotte spigliate e divertenti a spese della collettività. E’ tutto relativo, quindi…
    Relativo come il fatto a cui ho assistito ieri sera guardando la trasmissione “Telecamere” su Raitre. Davvero una regia sorprendente. Il Cavaliere sempre in primo piano, logorroico fino alla nausea, davanti ad un tendaggio chiaro che lo risaltava al massimo, alla destra del suo simbolo di partito collocato in ben in evidenza sullo stesso tendaggio posteriore, dietro ad un’inutile clessidra segnatempo, seduto ad una scrivania che francamente non ho capito se fosse di ciliegio… Era intervistato da una presentatrice straordinaria, dott.ssa Anna La Rosa, la quale, senza mai interrompere la risposta con le domande provocatorie che di solito si attendono da un giornalista, imboccava invece all’intevistato le fin troppo già decantate imprese del suo partito. Sembrava la recita di un copione ben studiato… Dopo è toccato a Dario Franceschini. A questo punto la regia è cambiata di colpo. Nel salotto, esposizione di curiosa tetra chincaglieria di vario genere, usato per le interviste, chiamiamole “normali”, di questo programma, sono d’incanto riapparse le orribili fotografie dei politici di turno. In questa occasione la regia ha però dato il meglio di sè. Ha comandato continue terribili zoomate sugli ancora più orribili arredamenti del salotto. Zoomate così inopportune da provocare a quell’ora notturna intontimenti generali come potrebbero verificarsi in molti soggetti davanti al pendolo micidiale di un illusionista. A me gli occhi, please, per intenderci… Ottima trovata per distrarre l’attenzione da ciò che il segretario del PD stava dicendo, spesso subendo saltellanti interruzioni in qua ed in là della pungente giornalista. Ovviamente nessun simbolo del PD in mostra…
    Se non ci diamo presto un pizzicotto a vicenda, ci sveglieremo tutti quando sarà troppo tardi. Quando cioè anche a noi, se di rango sociale non eccellente, succederà per simpatia che ci verrà perfino vietato, per esempio, di berci un caffè dentro casa nostra… Sembra ridicolo, ma tale idiozia è già norma obbligatoria, come peraltro i divieti di consumare alcolici e di tenere riunioni, per i terremotati ospiti delle tende abruzzesi della Protezione Civile…
    Tanto per chiarire la tragica situazione, scusandomi con a.r. e gli amici di essermi come al solito troppo dilungato…
    Cordialità.
    Vittorio Grondona

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 1 giugno 2009 alle 12:51

  8. mi ricordo una vignetta apparsa anni fa sul mensile satirico ‘il male’. c’era una radiografia di andreotti nella quale si vedeva il suo cervello che aveva un’appendice che finiva nella gobba: “è vero lui è molto più intelligente, ma fa anche più schifo!” era la didascalia.
    qui siamo al cospetto invece della quint’essenza della mediocrità, un uomo che si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da un… chessò, un meccanico che appende il calendario di jolande al vento in officina ( senza offesa per il meccanico e le jolande), un uomo d una scontatezza che pur non apparendo stucchevole in sè, egli VUOLE far passare per atteggiamento geniale.
    e gli credono!

    da daniele   - martedì, 2 giugno 2009 alle 09:42

  9. Io non trovo più parole, ma provo solo tanta vergogna.
    La consolazione è quella di poter urlare al mondo:
    IO NON L’HO VOTATO E NON SONO COMPLICE.
    Ma servirà questo a farci rifare una verginità dopo la figura di merda in tutto il mondo a causa del puttanismo di questo imperatore puttaniere?
    mauspezz

    da mauspezz   - martedì, 2 giugno 2009 alle 14:34

  10. In tutta franchezza mi piacerebbe di più liberarmi dei cortigiani che del capo.
    Vedo lui e mi vien (anche) da ridere.
    Vedo Belpietro, Bondi e Cicchitto e mi vengono sentimenti peggiori. Quasi da codice penale.
    Sono loro il male dell’Italia, quelli che lo seguono lo idolatrano lo vendono lo supportano lo difendono.
    Cortigiani, vil razza dannata.

    da diamonddog   - mercoledì, 3 giugno 2009 alle 11:47

  11. I pendolari si stanno chiedendo come mai con grande disagio economico devono pagare i biglietti del treno e del bus per andare e tornare dal lavoro visto che quel treno e quel bus che prendono tutti i santi giorni girerebbe anche senza di loro… Parafrasando Crozza Italia Live, c’è qualcuno che trovi la realzione con i viaggi del menestrello e delle graziose signorine che hanno viaggiato a nostre spese sugli aerei di stato per raggiungere i famosi lidi sardi di proprietà del novello Cesare italiano col compito unico e preciso di allietargli le serate?…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 4 giugno 2009 alle 09:44

  12. @diamondog
    il leccaculismo è genetico, persone (questo è un eufemismo) che si mettono a 90 davanti a qualcuno ci saranno sempre, togliendo i 3 che citi tu avranno piu’ spazio i capezzoni i giordani e i vespa
    la cosa che per me è piu grave è che se ci si liberasse definitivamente del papi nazionale questi tizi inizierebbero a leccare altri culi magari dello schieramento opposto e i proprietari di detti culi lascierebbero fare

    da king Mob   - giovedì, 4 giugno 2009 alle 13:14

  13. In tutto ciò, i nostri politici si sono ben guardati dal commentare le dimissioni a catena dei colleghi anglosassoni, gente che è andata casa per 10 sterline accollate ai contribuenti. NESSUNO. Anche perché sarebbe arduo dare la colpa ai giornali, o alla potente Spectra internazionale della sinistra, o a qualcuno che sta “tramando” contro qualcun altro. Forse si vergognano, anche se la vergogna, i nostri fanfaroni normalmente non sanno cosa sia. Dunque, come nelle migliori farse, su tutto cala una densa patina di silenzio.

    da RickHelmut   - giovedì, 4 giugno 2009 alle 18:16

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