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mer
15
apr 09

Modesta proposta: tutto l’8 per mille all’Abruzzo (preti, ci state?)

Sulla proposta del cinque per mille ai terremotati dell’Abruzzo da queste parti la si pensa esattamente come la pensa Roberta Carlini, che sul sito economico Sbilanciamoci.info ha scritto esattamente questo: La bufala del cinque per mille alle vittime del terremoto (clicca per leggere). Insomma, non vorrei essere volgare, ma si tratta esattamente di fare i froci col culo degli altri, in pratica di sottrarre finanze e mezzi al volontariato e alle Onlus con una proposta "umanitaria" più forte e recente come quella del terremoto. Con l’assurdo che si rischierebbe addirittura di togliere fondi a strutture volontaristiche che aiutano i terremotati…  In pratica aiutare i terremotati con soldi che normalmente andrebbero a… aiutare i terremotati. Il fatto che la proposta venga da mister Tremonti, poi ce la rende particolarmente sospetta: si sa come va a finire con i creativi… Ma siccome non vogliamo che si pensi che siamo qui solo per criticare (e ci mancherebbe!), allora ecco una vera proposta, seria e semplice. TUTTO L’8 PER MILLE delle dichiarazioni dei redditi relative al 2008 (cioè quelle che ci apprestiamo a compilare) ALL’ABRUZZO. Tutto quanto, quello dello Stato, quello della Chiesa Cattolica, quello delle comunità Valdesi… Molto semplice. Basta una leggina di una riga che dica: l’8 per mille della dichiarazione dei redditon 2008 sarà destinato alla ricostruzione delle zone terremotate dell’Abruzzo. Semplice, no? Come potrà lo Stato sottrarsi a questo piccolo impegno? E come potrà la Chiesa Cattolica dire di no? Coraggio, un gesto umano sarebbe apprezzato:

TUTTO L’8 PER MILLE ALL’ABRUZZO.
Che dite, si può fare? Perché non proviamo a far girare? Perché non provarci, insomma? Ehi, Benedetto number XVI, my friend! Ci stai!?

11 commenti »

11 Commenti a “Modesta proposta: tutto l’8 per mille all’Abruzzo (preti, ci state?)”

  1. Sono d’accordo con te Alessandro. Sei un grande. Io sono Marchigiano e confino con i miei amici abruzzesi ed ho studiato 2 anni all’aquila, TUTTO l’8XMille al popolo Aquilano.
    C’è la farete perchè siete grandi…Marco

    da Marco   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 15:52

  2. E’ evidente che il 5 per mille allargato ai terremotati alla fine si dimostrerebbe una guerra fra poveri. Il Ministro delle cartolarizzazioni Tremonti ha oggi spiegato che i timori in quel senso sono infondati in quanto è sua intenzione aumentare il plafond, ora limitato a 400 milioni per il 2009. Anche se così fosse, si sottrarrebbero comunque molti quattrini al volontariato ed alle Onlus mettendo in competizione con altre opere meritevoli ed altrettanto bisognose di risorse la vincente proposta “umanitaria”, come la definisce A.R., che indubbiamente tirerebbe molto di più in questo momento di sensibilità generale. Io penso che anche l’otto per mille avrebbe lo stesso impatto negativo verso le varie religioni. Ovviamente si potrebbe attuare previo però il consenso delle varie Chiese interessate, ma dubito che potrà verificarsi una spontanea disponibilità di questo genere. Non sono nemmeno d’accordo col condono fiscale relativo al rientro dei capitali dall’estero a tasso agevolato. Premiare ancora i ladri sarebbe immorale, checchè ne pensi in proposito l’On. Casini. Meglio nuove tasse per chi può nei limiti di discrezionalità previsti dalla Costituzione. Inoltre sarebbe logico aspettarsi che una buona parte dell’8 per mille devoluto alla Chiesa Cattolica per fare opere di bene, fossero dalla stessa donate volontariamente per la ricostruzione delle sone terremotate d’Abruzzo.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 16:14

  3. Sono assolutamente d’accordo con la proposta!

    da Giovanna   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 17:10

  4. Tutto l’appoggio possibile!
    Penso che non ci sia bisogno di fare alcuna modifica di legge o dei moduli.
    E’ sufficiente che venga data disposizione per l’utilizzo di quello che viene segnato come “allo stato” per il terremoto.
    Basta con i filistei. Se la chiesa cattolica è contraria che lo dica pubblicamente. I suoi fedeli potranno continuare a girargli la loro fetta ma che poi non vengano a fare “prediche” e funerali di stato.

    da il più Cattivo   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 17:52

  5. il clero lo sa benissimo che in molti si stanno facendo la domanda “perchè non l’8 per mille della chiesa anzichè il 5 per mille delle associazioni di volontariato?”. non è mica un caso che finita la processione dei politici è cominciata quella dei cardinali che portano i soldi della CEI. Così si parano il culo e dicono “visto? noi i soldi già li diamo (peccato che i 2 milioni di euro consegnati ieri non coprono neppure l’ICI evasa sulle chiese terremotate), per cui se li date a noi andranno comunque ai terremotati”

    da giovanni   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 18:22

  6. basterebbe lasciare alle varie confessioni (alcune delle quali destinano TUTTO in beneficenza) la loro parte di 8X1000 e destinare alle zone colpite dal terremoto la parte NON ESPRESSAMENTE destinata a nessuno. Questi fondi rappresentano la maggior parte della somma raccolta e viene di solito quasi interamente devoluta alla chiesa cattolica (CEI) perchè ripartita proporzionalmente alle scelte espresse.

    da Mirco   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 21:00

  7. ottima proposta, sono d’accordo

    da anna   - mercoledì, 15 aprile 2009 alle 22:09

  8. La proposta è ammirevole e meritoria, ma credo difficilmente realizzabile (prima di tutto per mancanza di vera volontà, ma anche) in termini di tempi tecnici, e a causa degli accordi e degli impegni reciproci tra lo stato e le chiese che percepiscono l’8 per mille.
    Credo sarebbe più praticabile una strada un pochino diversa. Se una delle “chiese” che percepiscono l’8 per mille dichiarasse “ufficialmente” che tutto quello che ne ricaverà sarà destinato ai terremotati, secondo me molti potrebbero scegliere di conseguenza la destinazione del proprio 8 per mille.
    Credo servirebbe anche a parlarne, e a informare sul fatto che la chiesa cattolica destina a opere “a favore del prossimo” una minima parte di questi proventi (e la massima parte al proprio sostentamento), mentre altri, tipo la chiesa valdese, lo fanno completamente.

    da Lele   - giovedì, 16 aprile 2009 alle 11:04

  9. Ho seguito il tuo consiglio e ho postato il tuo post (scusa il bisticcio di parole).
    Comunque alla vergogna non c’è mai fine.
    mauspezz

    da mauspezz   - giovedì, 16 aprile 2009 alle 17:34

  10. Questa sì che è una idea seria! Dove si firma?

    da Claudia   - venerdì, 17 aprile 2009 alle 20:01

  11. Io ci sto (non per niente non sono un prete).

    da albertazzo   - domenica, 19 aprile 2009 alle 01:05

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