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20
mar 09

Ecoballe – Eni ed Enel, consigli per gli acquisti

La domanda “comprereste un’auto usata da quest’uomo” è vecchia e retorica. Cambiamo.
Comprereste azioni Eni da quest’uomo? E azioni Enel?
Era il 10 0ttobre 2008 quando da Napoli Silvio Berlusconi arringava gli italiani con i suoi consigli per gli acquisti: “E’ il momento di comprare Eni ed Enel – diceva quel piccolo grande economista – perché azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore”. L’annuncio fece scalpore: è piuttosto raro che un premier consigli di acquistare titoli quotati in Borsa, in paesi dove la gente sa leggere e scrivere potrebbe essere considerato aggiotaggio. Ma siccome nello stesso giorno Silvio Berlusconi rivelò anche che si stava pensando di fermare i mercati finanziari per qualche giorno – provocando un terremoto nelle quotazioni di mezzo mondo – la faccenda passò un po’ sotto treccia (secondo il vecchio trucco che per nascondere una cazzata basta dire una cazzata più grossa).
Sono passati quasi sei mesi ed è giunto il momento di fare il punto sugli investimenti consigliatici dal capo del governo.
Il Titolo Eni intorno al 10 ottobre scorso se ne stava mesto mesto attorno ai 14 euro per azione. Quasi sei mesi dopo che l’astutissimo capo del governo ci ha consigliato di comprare, la quotazione – dopo un po’ di su e giù – è di nuovo lì, dalle parti dei 14 euro per azione. Pareggio, insomma. Ma la tendenza dell’analisi sia a breve, che a medio, che a lungo termine indica ribasso e il consiglio degli operatori è “non operare sul titolo se già in portafoglio”.
Peggio mi sento con il titolo Enel, che toccava intorno al 10 ottobre scorso la miseranda quotazione di 4 euro e 50, decimale più, decimale meno. Oggi, a sei mesi dal consiglio presidenziale, il suo valore è di 3 euro e 45, decimale più, decimale meno. Il che significa circa il 25 per cento di perdita secca per il coraggioso investitore.
Resta da capire chi diavolo, in questo paese, riesce a guadagnare qualcosa con Eni ed Enel, e qui avremmo qualche indizio.
Eni, per esempio, aveva investito nel 2007 in pubblicità con Publitalia 12.930.000 euro, che sono saliti nel 2008 a 17.868.000 euro (più 38 per cento).
Enel, invece, aveva comprato spazi pubblicitari nel 2007, sempre da Publitalia, per 10.019.000 euro, aumentati nel 2008 a12.902.000 euro (più 28 per cento).
E’ triste dirlo, ma l’unico che ha guadagnato qualcosa con Eni ed Enel è lo stesso che ha indotto a perderci gli investitori che gli hanno creduto.
Del resto: gli hanno creduto. Peggio per loro.

Sbilanciamoci – l’economia com’è e come può essere, è un sito di informazione economica animato da alcuni studiosi, economisti, giornalisti e ricercatori che non si arrendono all’economia che vogliono farci mangiare i soliti noti. Ogni tanto ospita qualche mio intervento sottoforma di Ecoballe. Nonostante questo, farci un giro ogni tanto è salutare.

8 commenti »

8 Commenti a “Ecoballe – Eni ed Enel, consigli per gli acquisti”

  1. Lui ci ha guadagnato, sissignore…e ci ha perso, tra gli altri, anche la Rai che grazie a Publitalia ha visto diminuire notevolmente le commesse pubblicitarie. Di questo non parla mai nessuno? Noi il canone lo paghiamo e vorremmo un servizio come si deve….l’ha ridotta una cloaca a parte qualche trasmissione di ecellenza su Rai3…peraltro malamente sopportata da Tutankamon IV.

    da mietta   - venerdì, 20 marzo 2009 alle 12:42

  2. Quanto mi infastidisce quella faccia…

    da ReAnto(Antonio)   - venerdì, 20 marzo 2009 alle 13:17

  3. “…secondo il vecchio trucco che per nascondere una cazzata basta dire una cazzata più grossa.”
    a furia di coprire le cazzate che dice prima o poi ci restera’ schiacciato sotto.

    comunque e gia’da un po’ che lo dico: chel li’, l’e’ matt!

    da zioFa   - venerdì, 20 marzo 2009 alle 14:01

  4. Spero tanto che si faccia fuori da solo…travolto dalle sue ecoballe!Anche perchè, al momento, di altre soluzioni non se ne vedono…e allora, dai..aspettiamo le altre!!

    da mietta   - venerdì, 20 marzo 2009 alle 15:27

  5. ne vedremo delle belle.Quando una marea di disillusi si ritroverà sotto i balconi di palazzo Chigi per chiedere serietà ogni giorno in sua vece sarà esposto un cartello riciclato dalle performances di Povia dell’ultimo festival di sanremo.”Ci prendiamo troppo sul serio”

    da diamonds   - venerdì, 20 marzo 2009 alle 16:45

  6. La foto rappresenta in modo inequivocabile come il Cavaliere vede la crisi economica mondiale, della quale la sua categoria professionale non è stata certamente incolpevole. Mi dà l’impressione che si comporti come gli incoscienti che ridono delle disgrazie degli altri. A forza di ecoballe prima o poi si arriverà al punto in cui anche gli italiani più sprovveduti e creduloni scopriranno finalmente che quelle del Cavaliere e dei suoi cortigiani non avranno le caratteristiche per essere convenientemente smaltite… A meno che non le faranno divorare a forza dai partecipanti dei vari programmi televisivi tipo l’isola dei famosi o la fattoria.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 21 marzo 2009 alle 11:50

  7. Non ho ancora trovato immaginette di Roberto Del Bosco da appendere in casa, in ufficio, in macchina (con la scritta “vai piano, ma soprattutto mira bene”)…

    da sognatori di essere franchi tiratori   - domenica, 22 marzo 2009 alle 13:44

  8. Aveva consigliato anche il titolo di una anonima società di telecomunicazioni…mi pare Mediasat o Mediaset, ma anche quella ha perso di brutto.
    A proposito, avete visto a Report Che arroganza quel Confalonieri? Ma che bisogno aveva, tanto ora non ha più ostacoli.

    da Aldo   - lunedì, 23 marzo 2009 alle 15:22

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