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Riforma Gelmini: i precari della scuola diventeranno carne in scatola

Un codicillo nelle pieghe della finanziaria? Un allegato alla riforma della scuola elementare? Un decreto legge? Ancora non si sa quale sarà il mezzo tecnico per attuarla, ma sembra ormai decisa la sorte dei 200.000 precari della scuola cui si aggiungerà presto qualche decina di migliaia di maestri dismessi. Dovevano andare alla Poste come quelli dell’Alitalia, oppure a fare i maestri delle guide turistiche. Ma nonostante i generosi tagli attuati dal governo, pare che non ci siano i soldi per far fallire altre imprese pubbliche. La soluzione è stata avanzata al consiglio dei ministri proprio dalla ministra dell’Istruzione Gelmini. I precari della scuola saranno trasformati in carne in scatola e distribuiti nelle mense scolastiche. Un modo molto generoso di immolarsi per il debito pubblico e al tempo spesso star vicino agli alunni, almeno per un’ultima volta. Tecnicamente si può fare, hanno detto i ministri Tremonti e Brunetta. Tutto bene, dunque. La cattiva notizia è che non c’è copertura finanziaria per garantire l’anestesia totale durante il trattamento di triturazione di quasi 300.000 lavoratori.

Nella foto, parte di un precario della scuola nella sua elegante confezione. Molto dettagliata l’etichetta con la scritta: Per carità! Consumare prima che si debba pagargli una pensione! A destra, la ministra Gelmini dopo il primo assaggio

60 commenti »

60 Commenti a “Riforma Gelmini: i precari della scuola diventeranno carne in scatola”

  1. Era stata valutata anche l’opzione “hot dog”: per chi avesse voluto sarebbe stato possibile fornire la parte anatomica adatta per il famoso panino americano, ma il ministro delle pari opportunità non ha ritenuto eticamente corretto che solo i maschietti potessero immolarsi parzialmente.
    E poi mancava la senape …

    da Claudio L.   - martedì, 9 settembre 2008 alle 16:43

  2. se riapriranno le case chiuse ci metteranno a lavorare lì dentro.
    cmq le mobilitazioni in italia cominciano ad essere fortissime: mandiamoli a casa e mandiamo il ministro gelmini a fare il suo lavoro:l’avvocato o a farsi i bagni nel cilento dove dice che i suoi genitori vanno a mare ( è vero siamo vicini di ombrellone!!!!)

    da nello mainente   - martedì, 9 settembre 2008 alle 21:27

  3. Questa non e’una riforma ma bensi’ una scellerata privatizzazione della scuola pubblica.A favore delle scuole private CATTOLICHE, operata da un governo scellerato che considera l’istruzione una merce !! Ma la scuola non e’ un’azienda non e’ la Mediaset non e’ l’ALITALIA.
    Svegliatevi care maestre e cari genitori e scendete in piazza, il diritto allo studio e’ un diritto democratico e questi signori lo vogliono abolire!! ANGELO

    da angelo   - martedì, 9 settembre 2008 alle 22:10

  4. pensiamo al lato positivo, applicando le percentuali ottenute dal popolo delle libertà ai 200.000 precari, probabilmente 60.000 elettori del popolo delle libertà perderanno il lavoro.

    da francesco leoncino   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 09:09

  5. @francesco leoncino: Ben più di 60.000, allora…

    da Franz   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 11:07

  6. @francesco leoncino: cioè, non è solo una questione di proporzioni

    da Franz   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 11:08

  7. Sono d’accordo con angelo. Se si sfascia la primaria, (maestro unico) molte famiglie ricorreranno alla scuola privata o parificata cattolica facendo un GRAN FAVORE alla Chiesa.

    da Marco   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 14:09

  8. E’ uno sconcio…siamo agli ultimi posti in tutto inclusa la scuola e che ti pensano questi per far cassa? Sfornare un altro bel po’ di disoccupati e mettere le mani in tasca agli italiani.Eh sì, le famiglie se ne accorgerano quando per far seguire i propri pargoletti dovrano sborsare fior di soldi in scuole private o per la baby sitter.Gli sprechi ci sono e li conosciamo tutti ma su quelli non si può, come su De Rica!!

    da mietta   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 14:30

  9. La politica ci sta prendendo letteralmente per i fondelli, non abbiamo che da mobilitarci tutti, ma proprio tutti perchè la scuola rappresenta il futuro della nostra società sulla quale bisogna investire!
    Non lasciamo che la logica del profitto prevalga sulla qualità della vita, altrimenti l’Italia diventerà in pochi anni un paese sottosviluppato.
    Abbiamo da fare una rivoluzione in piazza!
    Non possiamo consentire tutto ciò!
    SVEGLIAMOCI, SOLLECITIAMO I SINDACATI!

    da antonio   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 15:08

  10. coraggio ragazzi, nn è detto che questo governo duri!

    da daniel   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 16:00

  11. scopro oggi questo sito, spero di non liberarmene mai più

    da baddi   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 16:16

  12. 6.400 euro spesi per la frequenza del primo anno di un corso abilitante (IX ciclo) a Venezia, di cui 2.000 euro di tasse annuali e 4.400 euro tra biglietti aereo, alberghi a 1/2 stella, parcheggi e bus, con l’impossibilità di fare un qualsiasi lavoro. Ma che senso ha sprecare questo denaro se porterà ad una abilitazione che non servirà proprio a nulla?? Ragazzi, svegliamoci, facciamola scendere dal palazzo!! Il 2 ottobre siamo tutti a manifestare a Roma, grazie all’ANIEF!

    da mario   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 17:39

  13. purtroppo credo che questo governo arriverà alla fne del mandato perchè i numeri ce li ha… dobbiamo essere noi a mandarli a casa a calci nel sedere e chiedere ai sindacati di mettersi dalla nostra parte, invece di stare a fare anche loro i politici. Se siamo a questo punto è perchè non è previsto da nessuna parte che uno debba essere tutelato se è un docente precario. Non glie ne frega a nessuno se l’anno scorso i ragazzi mi chiamavano prof. Dall’anno prossimo mi ritroveranno in una scatoletta di carne…

    da maria   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 18:00

  14. Purtroppo penso proprio che questo governo durerà. Io penso ai miei alunni che già vivono in un ambiente culturalmente degradato, dove l’unica agenzia educativa è la scuola, ma se continua così l’unica cosa che il governo mi consentirà di fare è quella di pulirgli il moccio!!! Non sarò e non sremo più un team docente impegnato a far acquisire ai bambini quei saperi utili per la ricerca e la costruzione di altri saperi. Volevo ringraziare infine tutti quei docenti “meritevoli” che hanno dato il loro voto al PDL.

    da tamara   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 18:05

  15. rimbocchiamoci le maniche, e il momento di agire,scendiamo in piazza,gridando che ci siamo pure noi (docenti precari) e che i signori politici, mettano mano al loro stipendio (alleggerendolo) come in altri paesi europei, pensando di piu’ ai cittadini Italiani, non solo al momento della campagna elettorale ma sempre.

    da aga   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 18:46

  16. Sono un neo-abilitato SSIS del giugno 2008, VIII ciclo, presso l’Università degli Studi del Molise e per il rotto della cuffia sono inserito nelle graduatorie ad esaurimento della medesima provincia per la classe di concorso A019 (Discipline Giuridiche ed Economiche). Sto frequentando anche il corso di specializzazione per conseguire il titolo di sostegno. Servirà a qualcosa aver realizzato il mio sogno? Non lo so, visto che non si assumeranno più in ruolo docenti per i prossimi 3 anni e che saremo dirottati chissà dove. Per favore mobilitiamoci tutti, coinvolgiamo i media in tutti i modi possibili, dobbiamo rimarcare il fatto che il Governo non può salvare l’Alitalia e pagare 5 miliardi di dollari alla Libia e dimenticarsi dei CITTADINI ITALIANI che hanno superato concorsi a numero chiuso sulla base di posti a disposizione forniti come dato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Abbiamo un interesse legittimo ad un posto di lavoro. Ci vogliono riconvertire? Meglio di niente, però nel mondo scuola o nella pubblica amministrazione: potremmo essere degli ottimi funzionari.

    da DONATO TESTA   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 19:26

  17. Però non mi sembra che il PD stia occupando ad oltranza scuole e piazze per dire chiaro e forte che ritiene questi provvedimenti assolutamente inaccettabili e deleteri per la scuola e per la società italiane.

    da siu   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 20:30

  18. Come si sarà capito, lo dicevo rivolta a Tamara.

    da siu   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 20:32

  19. il mondo della scuola è in fermento, dicono che nn ci sono i soldi e poi paghiamo per mandare i nostri soldati in guerra; nn ci sono i soldi per la scuola ma ci sono per le centrali nucleari e per il ponte sullo stretto. hanno fatto fallire alitalia e noi pagheremo la mobilità ma i soldi per la scuola nn ci sono.
    il 2 ottobre tutti a roma con l’anief ed il 17 OTTOBRE sciopero nazionale contro i tagli al precariato, il maestro unico ed i tagli agli insegnanti di sostegno.
    mandiamoli a casa, quando è troppo è troppo

    da nello mainente   - mercoledì, 10 settembre 2008 alle 22:21

  20. Non sembra anche a me che i sindacati e l’opposizione si stiano attivando in modo eclatante per questo problemino non da poco.Evidentemente la cultura e la disoccupazione non fanno più tendenza.Ed allora si dovrebbero ricercare nuovi modi…internet,manifestazioni spontanee, volantinaggio ed altro ancora da inventarsi. Inoltre, scendere in piazza (chiudere le porte della stalla) dopo che i buoi soo scappati a cosa servirebbe??

    da mietta   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 14:19

  21. @Franz:
    La mia era una battuta amara, dal punto di vista numerico mi sembrava di ricordare che il PDL ha ottenuto circa il 30% degli aventi diritto al voto, e 60.000 è il 30% di 200.000

    da francesco leoncino   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 15:23

  22. l’idea di utilizzare internet non è male, bisogna però stare attenti a quello che si dice visto che il ministro va in giro scortata da agenti in borghese… mi riferisco a quei colleghi identificati dalla buoncostume perchè hanno osato fischiare la bella ministra. Per quanto riguarda poi il fatto che il PD non si sta muovendo è da vedere, cominciamo noi a tirare dentro i sindacati e da lì prendiamo parte allo scuola day. Domani a Cosenza alle 16:00 la cgil incontrerà i docenti precari al cosentino di Rende. E’ già un modo per andargli a gridare contro la nostra rabbia e chissà che siano loro i primi a capire che è ora di muoversi a livello nazionale. Poi anche Corbelli è dalla nostra. Bisogna non mollare e avere pazienza, ma muoverci subito o l’anno prossimo sarà davveo finita per tutti.

    da maria   - giovedì, 11 settembre 2008 alle 19:11

  23. La regione Sicilia, tramite il presidente Lombardo protesta contro i tagli alla scuola siciliana, soprattutto al sostegno
    pesantemente penalizzato da questa riforma.
    Ma, mi domando, e dico: il presidente e la sua maggioranza
    sono con la GELMINI, Perche’ SONO ALLEATI?
    Ancora,appena due anni fa l’ex ministro Moratti recitava:faremo la scuola delle 3 i: istruzione ,informatica,inglese,E’ chiaro che stanno prendendo in giro il popolo ma soprattutto i genitori pur di fare CASSA!!!

    da angelo   - martedì, 16 settembre 2008 alle 16:04

  24. Ho letto che il ministro Gelmini ha detto alla Camera che non sono stati fatti tagli al sostegno. Ma i 300 posti in meno a Catania (faccio il caso che mi riguarda, ma la situazione notoriamente è molto più ampia) cosa sono? Qualcuno può farmi cappire se è il Ministro poco informato o se c’é una diversa spiegazione di questa affermazione ufficiale che a prima lettura mi riesce incomprensibile? Grazie

    da Salvatore   - giovedì, 18 settembre 2008 alle 12:11

  25. Sono una precaria dell’abruzzo e in questi giorni sono davvero preoccupata per il mio posto seppur precario di lavoro e, stavo pensando che se fossimo davvero tutti compatti ma proprio TUTTI un modo per lottare potrebbe essere quello di abbandonare i nostri posti e lasciare le scuole senza supplenze fin da ora visto che siamo solo una spesa per lo Stato perchè aspettare che dopo che si sono organizzati siano loro a buttarci fuorie non andarcene Noi vi immaginate che caos nella scuola italiana! Purtroppo so che è un idea utopistica visto che tra noi ci sono tanti ignoranti che coglierebbero solo l’occasione per fregare il posto a qualcuno. Comunque spero che ci mobiliteremo davvero Tutti perchè la situazione è davvero drammatica grazie anche a chi tra noi a votato questo governo di merda le cui politiche della scuola erano ben note.

    da Nevia   - martedì, 23 settembre 2008 alle 17:55

  26. Perchè il prezzo di un esigenza di protagonismo, mista ad una logica economica scellerata, lo devono pagare i nostri bambini?
    Loro saranno quelli che pagheranno il vero prezzo di questa logica assurda e autoritarista, insieme a tutti quegli insegnanti precari che comunque hanno dato un grande contributo alla scuola e che ora si vedono collocati in panchina SENZA POSSIBILITA’ DI REPLICA.
    Che ne sa questa Ministra delle problematiche reali e odierne della scuola? Lei sembra rimasta ai tempi delle bacchettate e dei ceci sotto le ginocchia. Che ne sa di lavoro di equipe pedagogica, di programmi individualizzati, o di tutti quei momenti e periodi che ogni singolo speciale bambino affronta, ed insieme a lui gli educatori che gli stanno accanto giornalmente. Che ne sa della dedizione che mettono quei maestri – per lei – ignoranti ed in esubero, che invece si ingegnano anche quando mancano le risorse a portarsi il materiale da casa, a documentarsi fuori dalle proprie ore di lavoro per dare sempre il meglio sia in campo didattico, sia in campo educativo, sapendo di avere a che fare con esseri umani e non con numeri (25 – 28 – 30 …tombola). Come le si spiega cosa accadrebbe in una classe con 30 alunni dove c’è quello di sostegno, quello che ne avrebbe di bisogno e invece non c’è l’ha il sostegno, quello con le problematiche familiari, il taciturno, l’irrequieto, il o gli exstracomunitari, quelli che non capiscono a volte nemmeno la lingua, ecc…
    Secondo lei, cara Ministra, il maestro insegna solo a far di conto e a leggere o scrivere, insegna solo nozioni, o presta la sua attenzione in ogni sfera della individualità dei suoi alunni, per far maturare anche delle personalità in divenire, dei buoni cittadini, ecc…
    Tutto questo si fa naturalmente meglio in equipe, e non sicuramente in una confusione di 30 persone ognuna con le sue esigenze, ma ingestibile per un singolo insegnante, non sarebbe uguale il servizio reso.
    Se proprio dovete fare tagli, perchè non fate quello che tutta Italia si aspetta da tanti anni, e che accoglierebbe un plebiscito di approvazioni, i vostri super-stipendi, i vostri privilegi, i vostri viaggi, ristoranti, parrucchieri, tutto questo che per voi ricchi è gratis noi poveri lo dobbiamo pagare.
    VI SFIDO, SIATE CORAGGIOSI: promuovete un referendum su questi quattro argomenti
    – riduzione numero dei ministri;
    – riduzione dei loro mega stipendi e privilegi;
    – valore della scuola oggi, maestro unico o equipe pedagogica
    – assunzione dei precari.

    da Amelia   - martedì, 30 settembre 2008 alle 01:02

  27. La cara ministra, in realta’ dal punto di vista comunicazionale ha giocato al bleff .Infatti, ha “VENDUTO” la riforma come :maestro unico, supportata ovviamente dalla Mediaset dal disiinformato, fazioso Vittorio FELTRI,e da Vespa
    che non sa niente della materia.La verita’ invece quella vera che non viene rivelata ai genitori e’la Fine del TEMPO PIENO!!!
    IL testo di legge, recita:VERRA’ GARANTITO L’ORARIO SETTIMANALE DELLE 24 ORE.
    Tradotto: ” caro genitore a partire dal prossimo anno se HAI UN BAMBINO CHE FARA’ LA PRIMA ELEMENTARE ALLE 13,30 FUORI!!!
    Questo servizio garantira’ lo stato ,il resto cioe’ l’attivita’ pomeridiana :arrangiati ,caro genitore.
    QUESTA TREMENDA VERITA’ NON POTEVA PASSARE DALLE RETI MEDIASET.
    E’ STATO PIU’ FACILE GETTARE FANGO E MENZOGNE SULLA SCUOLA DA PARTE DI UNA MISERABILE INFORMAZIONE DI REGIME.

    da angelo   - martedì, 30 settembre 2008 alle 16:39

  28. stasera assemblea nella scuola elementare di mie figlie.
    Ci sono i genitori che hanno votato AN e PDL molto perplessi, alcuni apertamente in polemica con le maestre (incredibile!).
    Secondo me, oltre all’intento di tagliare drasticamente la spesa corrente mediante la riduzione del numero degl insegnanti
    (qui in sardegna ce ne sono 1440 in esubero) , lo scopo finale di Tremonti, vero deus ex machina della riforma, è in prospettiva futura di tagliare le tasse . Questo garantirebbe loro, disgraziatamente, un notevole consenso, ovviamente esteso anche alle scuole cattoliche private che garantiscono già un grosso serbatorio elettorale.
    Speriamo che la protesta si estenda, ma la vedo dura….
    :-/

    da Gianni (un genitore)   - mercoledì, 1 ottobre 2008 alle 16:31

  29. Sempre , la cara ministra ha dichiarato alla radio oggi che
    dalla sua parte c’e la societa’ che lavora,la societa’ che vuole cambiare la scuola,chi protesta e’ un estremista e rappresenta una piccola parte.
    1)VORREI RICORDARE ALLA PSEUDO MINISTRA CHE IL SOTTOSCRITTO COME TANTI PRECARI LAVORA MOLTO PIU’DI LEI CHE TRA L’ALTRO SI FA PREPARARE I DISCORSI.
    2)RAPPRESENTARE COME “Estremisti chi non la pensa come il governo denota una forte mancanza di rispetto e di concezione democratica della cosa pubblica, ed E’MOLTO PIU’ GRAVE SE A PRONUNCIARE QUESTE PAROLE E’ UN MINISTRO DELLA REPUBBLICA.

    3)NON E’ASSOLUTAMENTE VERO CHE LA PROTESTA VIENE SOLO DA UNA MINORANZA, ED NEI PROSSIMI MESI LA CARA MINISTRA VEDRA’ “i sorci verdi”.NONOSTANTE, LA MEDIASET ABBIA FATTO IL LAVAGGIO AI GENITORI

    da angelo   - giovedì, 2 ottobre 2008 alle 17:25

  30. Anch’io sto vivendo questa tremenda situazione che lascia troppa nebbia per il futuro. Sono al secondo anno di scienze della formazione primaria all’Università dell’Aquila e insieme ad altri studenti stiamo cercando di far qualcosa, sembra che sia tornata la dittatura e che noi, gente che si rimbocca le maniche per migliorare, alla fine dobbiamo pagare gli sprechi dello Stato…. Ivana

    da ivana   - venerdì, 3 ottobre 2008 alle 15:09

  31. Marito di una precaria storica della scuola elementare conosco bene i sacrifici che affronta un supplente a vita per arrangiare uno pseudo stipendio, con il quale, comunque la pensi il Ministro (rendiamoci conto di quale preparatissima nonchè esperta figura si tratti)noi, ed immagino anche tutti voi, si MANGIA.
    Un posto di ruolo ve lo siete guadagnato tutti, con umiliazioni subite ogni anno, ad ogni nomina, ad ogni riforma.
    Nelle convocazioni, nei ricorsi, dove siete stati ammassati come animali da macello.
    Ed ora, un Ministro della Repubblica si permette di considerarvi come un problema superfluo, retaggio del passato, chi è dentro è dentro, gli altri si arrangino.
    Ci si rivolge ai precari con fastidio, senza il rispetto dovuto a chi per vivere non ha preso ed è andato, per esempio ….A RUBARE.

    da mimmoten   - venerdì, 3 ottobre 2008 alle 20:57

  32. Amici genitori, non aspettate oltre.

    S c r i v e t e a chiare lettere ai segretari dei partiti di maggioranza il Vostro dissenso nei confronti di questa legge. Ricordandogli che i voti come si prendono si perdono. Loro sono i nostri dipendenti e noi non siamo i loro schiavi.

    S c r i v e t e a tutti!!!!

    Ciao

    da Giuseppe   - venerdì, 3 ottobre 2008 alle 23:45

  33. sul blog del sito della sette ho letto che stanno difendendo questa porcheria di riforma. la scuola pubblica e’ un investimento che non possiamo perdere .

    da marco torre   - sabato, 4 ottobre 2008 alle 10:12

  34. CGL ,COBAS,CISL, UIL,GILDA,UNITI SCIOPERO GENERALE!!!!!
    Torino. 30000 STUDENTIIN PIAZZA . MILANO 3000 STUDENTI IN PIAZZA !!! CARO MINISTRO, STIAMO ARRIVANDO, NOI STIAMO ARRIVANDO!!!
    E’QUESTA LA MINORANZA CHE PROTESTA?????

    da angelo   - domenica, 5 ottobre 2008 alle 12:29

  35. Sono una precaria laureata con due abilitazioni, sposata con un precario…siamo messi alla grande…avevamo deciso di avere un figlio…evidentemente non potremo grazie….a fuoco la riforma!!! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

    da alessandra   - martedì, 7 ottobre 2008 alle 19:50

  36. Salve sig. Robecchi, la contatto per farle i complimenti per questo brillante post e per chiederle se possiamo usarlo, naturalemente citandone la fonte, per un volantino per pubblicizzare una raccolta firme contro i provvedimenti della Gelmini. Aspetto una risposta a stretto giro di mail. A presto ed ancora complimenti! Giulia Scuderi

    da Giulia Scuderi   - mercoledì, 8 ottobre 2008 alle 21:56

  37. E’ una catastrofe. Non voglio dire parolaccie ma la Gelmini dovrebbe fare un’analisi di coscienza. Rendersi conto che lei è solo di passaggio, che fa parte di un qualcosa che c’era prima di lei e che ci sarà anche dopo di lei. Perchè vuole gettare nella spazzatura la scuola? la nostra scuola! Ha solo manie di protagonismo, ma solo in negativo.Il problema è molto grave:tanta gente vive con la scuola, cosa faranno questi? Gente che oramai è fuori dal mercato del lavoro perchè ha creduto nella scuola, ha accettato le regole e le ha rispettate. Queste regole non possono essere cambiate da un burattino. E, per giunta, senza l’approvazione del Parlamento (imponendo la fiducia). L’impatto sarà devastante: circa l’80% dei docenti precari e donna. Senza quello stipendio resteranno a casa, senza quello stipendio (che non è altissimo)le loro famiglie non potranno più permettersi di far frequentare una palestra i loro figli, i quali non andranno più agli asili nido, non andranno dal dentista per queste famose macchinette dei denti……..avranno difficoltà a pagare un mutuo,…..in alcuni paesi il salumiere ha rimesso il “quaderno”,(che umiliazione). E non stò a parlare della settimana di vacanza in estate…………
    Lo sò, sono banale, ma ho paura,…no sò rubare.
    E loro si aumentano lo stipendio, …….ancora una volta…….. di circa 1300 euro al mese. Proprio quanto guadagna un’insegnante. Ma loro sono di meno….forse, viste le diferenze numeriche, potevano anche aumentarlo di più
    VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
    Governo “FASCISTA”, nel senso peggiore del termine.
    Forse un giorno Sig. Gelmini la incontrerò, forse al mare, forse altrove, magari in ospedale, spero di vederla star male………non farò nulla …..anzi nò, starò lì, a guardarla negli occhi mentre lei agonizza, cercando di scrutare e percepire il suo dolore. Ricordi che lei è di passaggio su questa terra………un giorno nostro Signore chiamerà anche lei. Come giustificherà quello che sta facendo? A lui non potrà mentire, non potrà dire che voleva migliorare la scuola, perchè lei lo sa cosa stà facendo. Non si senta protagonista, lei non sarà mai annoverata tra i personaggi storici italiani, la considero alla stregua di Mastella, forse anche peggio. Lei è li come una “velina” usando questo termine con il suo significato peggiore. Lei (o qualcuno che usa il suo nome)sta rovinando la scuola. Si vergogni

    da gennaro   - venerdì, 10 ottobre 2008 alle 22:13

  38. Ma perchè non licenzia i professori di religione? Ne hanno arruolati così tanti, e ancora non hanno finito di pagare il “debito” contratto con la chiesa?
    Ma forse licenziarli non sarebbe giusto. Dopotutto a loro non hanno richiesto specializzazioni, abilitazioni, master, perfezionamento. A loro non hanno chiesto proprio nulla. Solo di conoscere un “prete”. Ma mio figlio imparerà la Bibbia a memoria. Saprà che non dovrà rubare, che non dovrà fare sesso (anche perchè i preservativi costano), non saprà in che modo mascherano i loro aumenti di stipendio, non saprà che i loro figli, con i nostri soldi, studiano in scuole private estere.
    Già……il Popolo si governa con l’ignoranza.

    da gennaro   - venerdì, 10 ottobre 2008 alle 22:33

  39. Potete invitare il Presidente Napolitano a non firmare il decreto andando sul sito del quirinale e inviando una mail. Sono già tanti i contatti. Max diffusione al messaggio per favore.

    da Mirosa   - sabato, 11 ottobre 2008 alle 13:09

  40. Sono tanto delusa per quello che sta accadendo!!!
    Dopo anni di precariato, di studio e di soldi (tanti) spesi per raggiungere la sicurezza di un lavoro che mi piace, un’avvocato che non conosce la scuola, i tanti problemi che ogni giorno si affrontano, non conosce i bambini.. decide di TAGLIARE!!!
    Sembra che nessuno comprenda la gravità della situazione, anzi credo che questi “cambiamenti” a molti piacciano!
    Poveri Bambini, Poveri Insegnanti!

    da Elena   - domenica, 12 ottobre 2008 alle 21:30

  41. Io protesto così:
    con una email al sindacato:

    Dopo 16 anni di iscrizione al vostro sindacato mi trovo a dubitare di quanto in realtà stia operando per impedire il progetto devastatore del decreto Gelmini. Quindi se il sindacato non troverà modo di fermare questo scempio mi troverò, mio malgrado, costretta a disdire la mia tessera sindacale.

    una maestra non unica

    da anita   - lunedì, 13 ottobre 2008 alle 21:22

  42. PRECARIA DA DICIOTTO ANNI, FINIRO’INSIEME ALLA RIFORMA, CON LA SCUOLA ORMAI FINITA!!!! GRAZIE AL GOVERNO E ALLE SUE RIFORME

    da NOEMI   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 12:57

  43. La scuola malata della Ministra Gelmini

    Ma cosa sta succedendo nel mondo della scuola? Quando mi sento con altre colleghe che stanno nella mia stessa situazione ci guardiamo come smarrite! Conoscete la sensazione di una spranga dietro la nuca arrivata inaspettatamente? Ecco è così che ci sentiamo! La signora Gelmini poteva anche avvertirci in tempo, non so potevamo prepararci all’evento. Perché vede, cara Ministra, come me, così tante altre (parlo al femminile perche siamo tante donne ) pensavamo di aver raggiunto, dopo anni, un obiettivo. Ma così non è: Io personalmente dopo aver lavorato per 20 anni nella scuola, aver superato 2 concorsi per la scuola primaria; 2 per quella dell’infanzia; un concorso per la cattedra di filosofia; più due corsi abilitanti ,ero convinta di essermi guadagnata, ….perchè no, un lavoro! Voi cosa ne dite? Invece non ci sono state le coincidenze giuste ( a sud purtroppo la concorrenza è spietata, devi accumulare tantissimo punteggio per far parte di un esercito che si traduce in numeri infiniti). Insomma non sono riuscita a fare goal in tempo ed ora sono fuori. E per questo sistema posso anche saltare in aria. Com’ è possibile una cosa simile ? Finora ero incredula, pensavo :”no, le cose non possono essere in questo modo,è assurdo”, invece è proprio così, sto a casa senza lavoro. Ma a quanto sembra, coloro che hanno preso questa decisione sono anche soddisfatti dei risultati.
    Stanno recuperando soldi, dicono che non c’è più assenteismo. Ma che dire di tutti coloro che non appartenevano a quella schiera di insegnanti come Giovanna che oggi va a scuola anche con la febbre, perché deve conservarsi i giorni per l’operazione; Rita si trascina anche con gli occhi che le lacrimano e il suo mal di testa feroce, non può, dice, perdere nemmeno un euro dal suo stipendio, vive da sola con un affitto di 500 euro,e lascio a voi fare il resto del calcolo. E tutto ciò è successo, cosa non da poco, in un periodo di crisi economica profonda. Una penale doppia per chi come noi già non arrivava a fine mese. Come si fa ad andare avanti? Dicono che aumenteranno gli stipendi agli insegnanti (ma se stanno già sottraendo soldi dalle loro tasche) per una scuola di qualità. Davvero? Con questi presupposti?
    La signora Gelmini ha dimenticato di aver a che fare con materiale umano.
    E’ VERO CHE SI è RISPARMIATO. Ma a che prezzo!
    Quella che si sta auspicando è una scuola malata: tra insegnante unico, classi più numerose, accorpamenti di classi di concorsi e penalizzazione che devi pagare se un giorno vuoi restare a casa (visto il lavoro usurante che devi affrontare) a causa di un feroce mal di testa o un’influenza di quelle che capitano spesso a scuola. La situazione sarà disastrosa specialmente al sud, dove le scuole a rischio non sono poche e forse ci vorrebbero dei rinforzi altre che maestro unico. Insomma tra un anno se dovessimo fare uno studio sullo stato di salute della scuola sicuramente avremo insegnanti più stressati e studenti scontenti e meno seguiti.
    Come si vede anche per quanto riguarda la scuola, questo governo mira all’immagine.
    Grembiulini, divise, alzabandiera con l’inno nazionale. E poi ritorno ai voti numerici, alla maestra unica alle elementari, al voto in condotta, ai contenuti (l’educazione civica come arma contro il bullismo!?!).
    La realtà è una sola: sono i tagli di soldi alla scuola pubblica. Il resto è fumo negli occhi. Bisogna diradare il fumo di questa cosiddetta “scuola di qualità” e vedere cosa c’è sotto.

    da paola de falco   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 17:10

  44. Ma perchè non risparmiano sulle entrate loro, di tutti i politici, ministri e via dicendo il cui stipendio è un insulto?!? la stessa Gelmini che ha….quattro o cinque “lavori”?

    da Mara   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 22:15

  45. L’unica amara consolazione è pensare che forse tutti coloro che hanno votato in favore di questo governo “forse” gli si rivolteranno contro!!! Almeno lo spero!!!Chissà se “qualcuno” si è pentito del suo voto….però intanto la riforma Gelmini passerà… ahime’perchè hanno una forte maggioranza!!! E allora non servirà neanche lo sciopero del 30 ottobre…o meglio a qualcosa servirà….altri risparmi per lo stato visto che lo sciopero è un diritto ma i soldi te li tolgono lo stesso!!!E questo è un Paese DEmocratico?!?! ma secondo me siamo ben lontani! I sindacati dormono, giocano a fare i politici? e allora chissà perchè non giocano bene ora?!?
    Ci vorrebbe una di quelle proteste ad oltranza…come quella che fecero i camionisti qualche mese fa…misero in ginocchio l’Italia! Niente gasolio , niente benzina, niente rifornimenti! Una collega mi ha risposto che a noi non servirebbe perchè non produciamo. Non penso sia così….Quando sfiancati da giorni di sciopero i genitori non sanno più dove lasciare i figli, allora si che si agiterebbero gli animi….quelli di gente che invece a differenza di noi….PRODUCE….

    da Mara   - mercoledì, 15 ottobre 2008 alle 22:31

  46. NUOVE TOPOLOGIE IDEOLOGICHE.

    Un tempo ci si schierava, in base alle idee, alle motivazioni ideologiche che sembravano rappresentarci in alleanze politiche di sinistra, di centro o di destra.
    Siamo in piena crisi d’orientamento.
    Non ci sentiamo più rappresentati da colori concettuali, un tempo nitidi.
    Negli ultimi anni, poi, abbiamo constatato quanto quei colori si siano con – fusi,in un limitante intreccio di bandiere sbiadite, sventolanti, a qualsiasi vento.
    E allora…perché non considerare gli altri topoi possibili? Forse più riflettenti la posizione, la condizione, dei Docenti della scuola italiana di oggi: il SOPRA e il SOTTO.
    La situazione attuale della Scuola colloca tutti noi Docenti, di ruolo e non, in un unico , coattivo, involontario schieramento: quello del SOTTO.
    Siamo del partito dei SOTTO – STIMATI dalle diverse categorie e dai diversi nuclei sociali: a partire dalla Famiglie, perché non considerano più la Scuola unico polo della cultura – come un tempo – data la pluralità di agenzie che intervengono sulla formazione di ogni persona, fin dalla più tenera età… per le quali Noi Docenti cerchiamo di formare gli alunni, affinché trovino chiavi di lettura ed interpretazione personale, riguardo all’enormità di messaggi …
    Siamo del partito dei SOTTO – STIMATI perché la sopravvivenza nel quotidiano costringe i Genitori a rincorrere il denaro, unico pensiero fisso, reale, concreto, dettato dalla necessità e pertanto la Scuola – per taluni – diviene il “deposito” in cui i propri figli ( più al sicuro che con una tata e a costi minori ) almeno stanno “occupati” fino al rientro dal lavoro.
    Siamo del partito dei SOTTO – VALUTATI, quando quotidianamente agiamo il nostro impegno formativo delle nuove generazioni, scontrandoci con modelli proposti a tamburo battente dai media televisivi con certa televisione spazzatura , delegata al ruolo di baby – sitter, o da una società consumista e eccessivamente “fast”, che poco si confanno alle effettive necessità di stabilità, di norme e regole,di assistenza responsabile, non solo dichiarata da parte di tutti nei confronti delle giovani menti.
    Siamo del partito dei SOTTO – MESSI a tutte le nuove disposizioni “urgenti in materia di…”, affidate a decreti legge, che poco tengono in considerazione il fatto che la Scuola NON E’ UNA FABBRICA, che il Nostro Prodotto – specialmente alla Primaria – non è immediatamente utilizzabile nel mondo del lavoro, e che soprattutto le materie prime su cui interveniamo,non sono inanimate…ma Esseri pensanti con tempi d’apprendimento, stili cognitivi differenti…
    E che – pertanto – politici e ministri dovrebbero considerare che per vedere i frutti del Nostro intervento, non bastano i tempi di una legislatura.
    Siamo del partito dei SOTTO – POSTI ad un Sistema che nonostante leggi sull’Autonomia scolastica, prediche sulla costruzione del curriculo di Scuola – rispettoso delle quote nazionali e in buona percentuale di quelle locali – desidera standardizzare con modelli valutativi che cancellano trenta anni di evoluzione docimologica. Alle quali, bisogna adeguarsi, cercando di rispondere al contempo alle necessità sociali, alle difficoltà oggettive che ciascun territorio in cui ogni istituzione scolastica opera, presenta.
    Siamo del partito dei SOTTO – VALUTATI in termini di impegno lavorativo, da ogni categoria di lavoratori: infatti, visto il calendario scolastico delle lezioni, sembra che il ruolo del Docente faccia godere di periodi di “riposo” lunghissimi. Ma non si considera che sono tanti i Docenti impegnati, con diversi ruoli nell’ambito delle singole istituzioni. Essi dedicano se stessi in orari extra –servizio, o in periodi di “ferie” ad attività di servizio per la propria Scuola, non badando al tempo, al compenso che d’incentivante il più delle volte, ha ben poco, quanto piuttosto all’obiettivo da raggiungere.
    Siamo del partito dei SOTTO – POSTI alle critiche dei ministri di turno, perché sprechiamo il denaro dello Stato: ma dov’è lo Stato, dove orienta il suo sguardo, quando i Docenti passano ore in corsi di formazione a proprio investimento economico, o a studiare per tenersi aggiornati su metodologie, strategie relative a problematiche vissute in Classe; quando si correggono i compiti a casa o si ricercano spunti per approfondire e vivacizzare le lezioni??
    Senza considerare l’acquisto di strumenti, quali computer, stampanti, sistemi operativi per poter facilitare il proprio lavoro con gli alunni…gli abbonamenti annuali alle riviste specializzate e talvolta orientanti, o del materiale didattico per attività teatrali, poiché i soldi destinati alla classe se ne vanno in quaderni, matite, gomme, e altro materiale di cancelleria , e se vuoi fare qualcosa di creativo te lo devi pagare da te…limitante… sconfortante …
    Siamo del partito dei SOTTO – CONSIDERATI dai ministri – tutti- i quali con il loro demagogico politichese, si preoccupano di quanto ci assentiamo nell’arco di un anno scolastico , guardando poco al fatto che spesso all’interno delle aule o fa caldo, troppo caldo…o fa freddo, molto freddo e che in barba alla 626, grazie agli spifferi non esiste più la mezza stagione. L’unico tempo è quello dei raffreddori,delle influenze che spesso ci contagiano gli alunni, che durante i nostri approcci didattici ci inondano con sternuti, tosse o malattie esantematiche … e ci dobbiamo comprare da soli il vaccino antinfluenzale, e speriamo che faccia il suo dovere…
    Siamo del partito dei SOTTO – STIMATI, perché facendo un orario definito “part – time”, nessuno considera, che le ore di progettazione sono pomeridiane, che pomeridiani sono i collegi dei docenti,gli incontri con le Famiglie degli alunni, e nella maggior parte delle volte, sono pomeridiane le attività di formazione e aggiornamento, che noi Docenti espletiamo per dare più specializzazione alla Nostra preparazione nel tentativo di offrire un Noi più formato e competente.
    Siamo del partito dei SOTTO – POSTI ai tagli dei finanziamenti, che scatenano la classica e ben nota “guerra fra i poveri”, cioè fra Docenti di ruolo e precari – ormai specie da segnalare al WWF perché in via di estinzione – perché le supplenze brevi vengono svolte dai Docenti a contratto a tempo indeterminato (dell’istituzione scolastica). Con una ricaduta terribile sull’organizzazione oraria delle discipline, del tempo delle compresenze fra Docenti di una classe – una volta utilizzate per fare da mentori, tutor agli alunni con gravi difficoltà d’apprendimento, non dichiarati disabili, ma di fatto tali e perciò bisognosi di una personalizzazione delle attività .
    Non oso pensare a come un Docente unico possa, se non dotato di taumaturgiche doti,seguire adeguatamente e con l’attenzione che ogni Persona merita,un gruppo classe con più di 25, 27 alunni, con alunno disabile e senza Docente specializzato di sostegno.(altra figura a rischio)
    Ed eccoci iscritti al partito dei SOTTO – MESSI a logiche di sistema, secondo cui la riduzione del personale Docente, del tempo scuola, dei finanziamenti per portare avanti Progetti, scaturisce da logiche finanziarie, che considerano gli alunni “numeri”, i Docenti “soprannumerari”, i direttori e i presidi quali Dirigenti, manager di un’azienda che risulta poco produttiva – a chi pensa che solo il denaro e non la formazione sia da considerare – .Un’azienda nella quale lo Stato non sembra volere investire realmente…figuriamoci, quali imprenditori vorranno investire, sponsorizzando i singoli istituti se un giorno questi dovessero divenire fondazioni…non producenti moneta sonante?!?
    Siamo del partito dei SOTTO – STIMATI, perché non facciamo quadrato intorno ai Colleghi quando li vediamo fare scelte “non strategiche “ dal punto di vista formativo, ma grazie al lavoro di TEAM o d’EQUIPE cerchiamo il dialogo, il confronto costruttivo, la risoluzione di problematiche – di cui spesso il bambino è portatore sano perché legate a variabili sociali sulle quali un gruppo di Docenti non può interferire, figuriamoci il Docente unico-.
    Siamo del partito dei SOTTO – POSTI all’interesse e all’onore delle cronache soltanto quando il singolo Docente fa qualcosa di eclatante, come morire con i propri alunni, durante un terremoto, nel pieno svolgimento del suo dovere –che non consiste solo nell’insegnare a leggere, scrivere e far di conto , ma anche in quello di proteggere i bambini al di là dell’interesse personale educandoli con l’esempio e non con la fuga. O…quando veniamo presi a pugni, percossi da alunni o da genitori irruenti, perché i valori da Noi proposti non sono più quelli che accomunano le Famiglie, prime cellule sociali del Nostro Bel Paese.
    Ogni giorno davanti ad ogni gruppo classe, in ogni istituzione scolastica, ci sono Docenti che svolgono la loro professione con impegno, determinazione. Docenti che non considerano la propria stanchezza, le umiliazioni sociali, le mille difficoltà orarie, le molteplici variabili –possibili ostacoli – sul loro cammino. Ogni giorno ci sono Docenti, che trovano una piena motivazione nell’alzarsi per andare a Scuola, viaggiando anche per chilometri, per raggiungere puntuali il proprio posto di lavoro – che , come si dice spesso agli alunni, è la seconda Casa, dove c’è l’altra Famiglia-.
    Poiché è il luogo dello stare insieme, del crescere insieme la Scuola.
    Siamo iscritti al partito dei SOTTO – CONSIDERATI, quando nonostante i corsi di alto livello di formazione sulle tecnologie informatiche,che seguiamo anche presso centri di livello internazionale, conseguendo certificazioni con punteggi altissimi, ci lamentiamo che per insegnare l’informatica abbiamo bisogno dei Computers…perché insegnare l’informatica in una scuola con 500 alunni avendo a disposizione 10 PC,di cui solo 5 funzionanti è…ridicolo!???!
    Siamo quelli SOTTO – PRESSIONE, quando i Genitori ci chiedono di fare qualcosa…più compiti per casa, meno compiti per casa, troppi compiti per casa… niente compiti per casa…ma non perché spinti da motivate preoccupazioni sulla preparazione dei bambini o sul carico cognitivo settimanale, quanto piuttosto dalle esigenze del giorno , fine settimana o dagli impegni extrascolastici programmati a ritmo serrato per i bambini.
    Siamo stati iscritti senza possibilità di scelta al partito del SOTTO. Da qualcuno però siamo stati tesserati anche nel partito dei SOPRA.
    In barba a tutti i sondaggi,che collocano i Docenti italiani al di sotto della media europea- in quanto a posizione stipendiale – veniamo considerati come TROPPO PAGATI, per un lavoro “part time”.
    Vorrei ricordare che il Docente è fondamentalmente un educatore, ed un educatore non lo è ad orario : quando legge un libro, sfoglia una rivista, visiona un film – al cinema o in TV -, quando viaggia, il Docente acquisisce conoscenze che diventano formative per la sua preparazione e il suo modo di interagire con gli alunni, per aiutarli a tirare fuori il meglio che c’è in loro.
    E ancora, a tutti i politici che “fintamente” sovrastimano l’insegnante unico del passato dicendo che ha prodotto una generazione migliore di quella dell’Equipe, del team modulare…ricordo che gli anziani usavano dire “si stava meglio, quando si stava peggio”. Ma è solo un ricordo nostalgico il Vostro, o si basa su fondamenti pedagogici, di non ci avete ancora comunicato il referente teorico?
    Perché io ricordo che ai tempi delle mie scuole elementari – grembiulino e voto in condotta a parte, oggi usati come specchietti per le allodole – l’insegnante UNICO, poteva essere davvero “unico”, preparato,trasversale nelle sue modalità, unico per flessibilità mentale. Ma era unico, era il solo che i bambini conoscevano…non esistevano termini di paragone, né modelli divergenti di pensiero…

    da danù   - giovedì, 16 ottobre 2008 alle 13:08

  47. OCCUPAZIONE SCIOPERI,E’QUESTA LA MINORANZA CHE PROTESTA???
    NEANCHE UN GOVERNO FASCISTA, E UN PROVVEDIMENTO ILLEGALE FERMERA’ QUESTA PROTESTA.
    LA SCUOLA E’ UN DIRITTO COSTITUZIONALE!!!
    IL LODO ALFANO UNA PORCATA INCOSTITUZIONALE!!!

    da angelo   - mercoledì, 22 ottobre 2008 alle 18:32

  48. E pensare che in inghilterra vogliono portare l’eta’ dell’obbligo a 18 anni!
    Dove andranno i soldi pubblici? Nelle “imprese” scolastiche dello psiconano?

    da Francesco   - giovedì, 23 ottobre 2008 alle 14:02

  49. Io inviterei tutti a riflettere.
    Io mi occupo di finanza non ho mai voluto fare il promotore finanziario pur essendolo per non vendere prodotti finanziari di C….a agli amici e ho evitato la catastrofe attuale che ammetto mi aspettavo piu’ soft.
    Perche’ ? Perche ho riflettuto.
    1- non trovo il testo della riforma Gelmini e solo conoscendolo bene lo si puo’ criticare
    2- conosco maestri e professori amici che mi dicono che comunque basta conservare il posto
    3-conosco persone che lavorano in universita’ e mi vedono arrabbiare quando parlano della spartizione tra rettore e professori docenti dei soldi della ricerca (arriva 100 si deve rifare lo studio del prof a con mobili antichi poi il prof B vuole il portatile nuovo poi il C vuole andare a fare un corso negli states …. poi il rimanente va effettivamente alla ricerca.
    Io normalmente non entro mai in polemiche ma ragazzi se non iniziate a ragionare e si continuano a difendere solo i propri interessi a discapito della qualita’ (rammento a tutti che la scuola italiana fa pena) il gioco finisce e vista la situazione
    italiana , l’ argentina insegna
    Quindi prima conoscere i contenuti (non l’ ho approfondito perche’ non mi interessa ) di cio’ che si critica (e penso pochi li sappiano) poi effettuare critiche il piu’ possibile razionali e utili alla collettivita’ non a noi stessi tenendo conto anche dei costi.
    Purtroppo anche chi da’ giudizi spesso lo fa basandosi sui TG ,
    mi dispiace molto ma piu’ ci comportiamo in maniera cosi’ ignorante piu’ il berlusca di turno avra’ ragione a rintuzzare le nostre critiche perche’ e’ palese che la prima cosa che interessa i docenti e’ il posto di lavoro
    Ma penso che l’ Italia non abbia piu’ speranze siamo un popolo che pensa troppo poco al bene pubblico , se c’e’ da avere tutti a dire “lo stato dovrebbe…..” se dobbiamo fare sacrifici non siamo disponibili anzi se possibile freghiamo il prossimo
    Ve lo dice uno che e’ pronto a criticare la destra e la sinistra
    e valuta solo le soluzioni ai problemi indipendentemente da dove vengono

    da alberto   - venerdì, 24 ottobre 2008 alle 16:43

  50. Ps. dopo avere inviato il commento ho letto alcune lettere.
    Purtroppo non si puo’ dire sono precario/a , rischio quindi la riforma fa schifo.
    Lo capisco ma la qualita’ nella scuola e’ un’ altra cosa e’
    razionalizzare non sprecare , penso che scuole con 1 classe o corsi di laurea con una decina di iscritti non dovrebbero esistere se vogliamo entrare nel merito.
    Il problema non e’ dare da lavorare a piu’ italiani possibile ma la qualita’ della scuola , quindi avere risorse ma anche docenti preparati interessati motivati e che non saltino ogni anno da una scuola all’ altra .
    Mi sapete spiegare perche’ quando io andavo a scuola iniziavo con un maestro/prof che finiva i cicli adesso un bambino alle elementari e molto se cambia meno di 5 maestre in 5 anni.
    Cio’ che leggo non mi piace , le idee/riforme si criticano sui contenuti oppure occorre dire :
    sono un docente , della qualita’ della scuola non mi interessa perche’ mi interessa solo il mio lavoro
    Lo ripeto comprensibile difendere se stessi ma che pena io vorrei sentire criticare la riforma con motivazioni razionali
    Poi anche io sono in accordo sul fatto che i nostri politici si
    comportano in modo almeno criticabile e sprecano a piu’ non posso ma non si puo’ dire …”tanto cosi’ fan tutti”

    da alberto   - venerdì, 24 ottobre 2008 alle 17:05

  51. CARO ,ALBERTO, NON CONOSCI LA SCUOLA ITALIANA, PERTANTO CONTINUA NEL TUO QUALUNQUISMO!!!!!
    TI VORREI RICORDARE CHE LA SCUOLA PUBBLICA E’ UN BENE DEMOCRATICO, PER TUTTI, PER I TUOI FIGLI, PER IL PAESE INTERO.
    DOBBIAMO DIFENDERLA,DA CHI IN QUESTO MOMENTO VUOLE DISTRUGGERLA
    PROPONENDOCI CIAO DARWIN E MARIA DE FILIPPI.

    da angelo   - domenica, 26 ottobre 2008 alle 12:45

  52. caro Angelo io non dico che la gelmini faccia una cosa giusta , effettivamente penso che razionalizzare i costi (di sprechi ce ne sono troppi) sia un bene ma prioritaria ad esempio e’ la lotta al baronaggio universitario e la professionalizzazione/incentivazione dei prof , ma ti dico 2 cose

    1 – la scuola non deve essere un ammortizzatore sociale quindi
    si deve partire dalla scuola che si vuole (come organizzazione , classi , n.ro di studenti , n.ro classi per scuola …..) guardando sempre ai costi , poi si identificano le dotazioni tecnologiche che servono e solo alla fine le risorse umane che occorrono per far funzionare il tutto.
    P.s. nel mondo sviluppato si fa cosi’.
    Questo ragionamento poi se vuoi lo applichiamo a poste , ferrovie , alitalia , tirrenia e chi piu’ ne ha piu’ ne metta
    tieni conto che questo e’ “il comportamento del buon padre di famiglia” che tanto si cita ad esempio nei vari testi di giurisprudenza ,ragionando come se il tutto fosse tuo e le risorse le mettesti tu , solo cosi’ cio’ che fai e’ sostenibile nel tempo , o pensi sempre che “lo stato deve…..” , io sono emiliano e qui si ragiona cosi’ perche’ se vai per sprechi cosa pensi che lasceremo ai nostri figli ? Il default argentino ?!!

    2 – leggi ad esempio http://www.unimagazine.it/index.php/it/nazionale/terza_pagina/libri/candido_o_del_porcile_dell_universita_italiana
    e ti parlo con cognizione di causa io ho un figlio che fra 10 anni sara’ spero all’ universita’ e mi in…..zzo se penso che
    questi maledetti baroni/docenti universitari spadroneggiano con ogni tipo di porcata ma e’ mai possibile che gli studenti non scendano in piazza per arrabbiarsi contro questo malcostume
    contro l’ agonia della meritocrazia ? Ma sai fatto 100 le risorse per la ricerca quante questi ne dirottano per loro scopi personali ?. Penso che molti candidati agli esami ricevono favori che ricambiano , senza poi arrivare all’ acquisto di esami e che i concorsi di assunzione sono spesso pilotati in un numero maggiore rispetto alla nostra peggior immaginazione. E’ ora di fondare tutto sul merito non sul solito vizio italiano del favore clientelare poi ripeto se vuoi vale per tutta la societa’ italiana compresi i politici ma qua’ parliamo di scuola e si si va fuori tema si continua a sostenere che visto che tutto non funziona allora non possiamo partire da niente per sistemare un po’ le cose

    A me personalmente vedere come si affrontano i problemi in questo paese da politici e cittadini fa pena e penso che il futuro dei nostri figli sia gramo …….. anche roma pensava di durare nei secoli …..

    da alberto   - mercoledì, 29 ottobre 2008 alle 10:48

  53. Inoltre ti aggiungo Angelo che sono d’ accordissimo con te
    LA SCUOLA PUBBLICA E’ UN BENE DEMOCRATICO anzi aggiungo deve essere pubblica , aperta tutti e ben finanziata , ma questo schifo che vedo non la si puo’ chiamare Scuola con la S maiuscola io vedo insegnanti sempre scontenti che si lamentano , ragazzi impertinenti che a 18 anni non sanno poco e sopratutto non sanno analizzare e quindi affrontare i problemi della vita del lavoro.
    La scuola e’ insieme alle famiglie maestra di vita , crea gli adulti del domani , le famiglie dovrebbero fare la loro parte sui ragazzi ma chi la fa su insegnanti spesso ignoranti menefreghisti e che pensano solo ad un posto di lavoro a vita il piu’ possibile sotto casa. Forse essere piu’ drastici con gli insegnanti di questo tipo valorizzerebbe quelli bravi. Dai occorrerebbe che tutti si dessero una regolata o andiamo avanti sempre a difendere le rendite di posizione senza curarci di cio’ che ognuno di noi da alla societa’ intera ma solo di quello che vuole prendere.
    Ma purtroppo ti ripeto anche inserire un metodo meritocratico di valutazione degli insegnanti in questo sistema rischia di essere usato ad uso e consumo dei soliti noti.
    Magari fosse facile formare e motivare e quindi creare buoni insegnanti
    .

    da alberto   - mercoledì, 29 ottobre 2008 alle 13:04

  54. Voglio fare una precisazione importante: siamo in un paese democratico e rispetto, ma non condivido, chi sostiene la riforma Gelmini. Attenzione, mi sembra che si stiano sottovalutando molte questioni importanti: non è una riforma per migliorare la scuola, ma solo per risparmiare, e questo è già avvilente. Dietro alle deboli pillole pseudo pedagogiche del voto in condotta, del grembiulino (che esiste già tra l’altro), dell’insegnamento dell’educazione civica…c’è qualcosa che si vuole nascondere, ,o far passare in secondo piano: i tagli, il cancro della scuola, che non porteranno certo ad una maggiore qualità della stessa. Analizzo il caso della scuola primaria, quella che sicuramente funziona meglio, quella che mi sta più a cuore. Il ritorno al maestro unico è già di per sè una contraddizione. Oggi ci si lamenta della scarsa preparazione dei docenti. giusto! ebbene come potrà ora il maestro unico prepararsi su tutte le discipline?
    In 20 anni le maestre si sono specializzate progressivamente in materie specifiche (letterarie o scientifiche). Riprestinare di colpo (non abbiamo a disposizione altri 20 anni) lo schema del maestro tuttologo costringerebbe le insegnanti che hanno passato anni ed anni ad affinare le proprie tecniche didattiche su una materia, ad integrarle di colpo tutte con un possibile abbassamento della qualità didattica. Le classi numerose, dovute anche all’accorpamento di alunni provenienti dalle scuole con meno di 50 scolari ormai chiuse,e la riduzione delle ore, date ad un unico insegnante non è sinonimo di qualità ma sempre di risparmio. La scuola primaria ha bisogno di una equipe che possa lavorare sui bambini perchè serve un lavoro individualizzato e non generalizzato (parlo per i bambini dislessici, per quelli con problemi di apprendimento o comportamentali) che il maestro tuttologo con la classe aumentata non potrà fare.
    Non perdiamoci nel nostalgico ricordo della maestrina buona e brava di 30 anni fa. La realtà sociale e scolastica è cambiata divenendo più complessa. Inoltre la corresponsabilità didattica nelle decisioni importanti (parlo della bocciatura di bambini alla primaria con grosse difficoltà), la programmazione didattica-educativa di un team scompariranno definitivamente. Attenzione si ritorna al maestro unico non per una ragione pedagogica migliore rispetto a quella attualmente presente, ma solo, e sottolineo solo per risparmiare.
    Le cosidette compresenze in cui lavorono alcune ore a settimana 2 insegnanti in una sola classe non sarà più possibile. e questo non serviva per arricchire le due insegnanti, aveva una sua ragione di esistere: colmare, arricchire il lavoro didattico. E’ possibile per esempio con i lavori di compresenza dividere una classe a metà e svolgere con una parte di essa attività di laboratorio, dall’nformatica, alle attività creativo espressive anche con degli operatori-psicologi che sono riusciti a captare e a risolvere problemi e disagi dei bambini. Tutto questo c’era trent’anni fà? No. Ed ora non sarà più possibile. Avrei tante altre cose da dire riguardo alle ripercussioni negative che avrà questa riforma, parlo anche per i migliaia di docenti che perderanno il lavoro. Non limitiamoci a dire che è semplicemente una protesta manovrata dalla sinistra, è una protesta che coivolge tutti, che anima la coscienza di tutti quelli che hanno un figlio, di quelli che sono precari, di quelli a cui verà negato il diritto sacrosanto dello studio.
    Chi scrive è una ragazza che sostiene lo slogan della meritocrazia più volte sbandierata dal nostro governo. Sono diplomata con 60/60, sono laureata con 110/110 e lode, sono una supplente della scuola primaria. Sono disoccupata.

    da Eleonora   - giovedì, 30 ottobre 2008 alle 13:52

  55. CARO ALBERTO,BISOGNA FOCALIZZARE BENE DI COSA SI PARLA.
    INNANZITUTTO,IL MINESTRONE, SCUOLA PRIMARIA, UNIVERSITA’NON VA FATTO, POICHE’I PROBLEMI SONO DIVERSI E VARIEGATI.
    AD OGNI MODO,LA SCUOLA PRIMARIA ITALIANA, E CITO DATI ATTENDIBILI E’LA MIGLIORE D’EUROPA.
    I GIAPPONESI HANNO COPIATO IL MODELLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE ITALIANA, ISPIRANDOSI ALLE SCUOLE DI REGGIO EMILIA.
    ANCORA,(FONTE GIORNALE TUTTOSCUOLA ,GIORNALE MOLTO QUOTATO)
    IL RAPPORTO DOCENTE STUDENTI IN ITALIA E’ UNO A 12/UNO A 13, UGUALE ALLA MEDIA EUROPEA.
    LA SPESA PER I DOCENTI E’ DELL’OTTANTA PERCENTO DEL TOTALE RISORSE ,UGUALE SE NON MENO DELLA GERMANIA.
    SOTTOLINEO, DA DIRETTO INTERESSATO CHE TUTTI LE AZIENDE PRIVATE
    SPENDONO IL 90 PERCENTO DEI LORO SOLDI IN STIPENDI.
    QUESTI SONO IFATTI ,IL RESTO SONO BUGIE , DATI GONFIATI DA QUESTO GOVERNO E DAI CANALI MEDIASET.
    INFINE, MI CHIEDO DA CITTADINO, SE E’ GIUSTO CHE LO STATO DIA 40 MILIARDI DI EURO, IN OBBLIGAZIONI ALLE BANCHE?
    BANCHE, CHE SI ARRICCHISCONO CHE NON CONOSCONO CONCORRENZA CHE NON RECEPISCONO NEANCHE IL DECRETO BERSANI ,SULLA LIBERA CONCORRENZA.FORSE, E’ PIU GIUSTO AIUTARE ,LA MEDIOLANUM E I SUOI AZIONISTI CHE HANNO COMPRATO AZIONI ”
    DEFUNTE”.ALTRIMENTI, E’ GIUSTO PAGARE 120 MILIONI DI EURO MULTA RETEQUATTRO, CHE GRAVA SULLE NOSTRO TASCHE?
    ALTRIMENTI E’GIUSTO DARE 120 MILIONI DI EURO AL COMUNEDI CATANIA?QUESTI SONO GLI SPRECHI!!!!

    da angelo   - giovedì, 30 ottobre 2008 alle 18:28

  56. “Non è vero,non ci credo,non può essere”.La notte mi sveglio di soprassalto e penso che è solo un brutto sogno.Ritrovarmi dopo 9 anni di ruolo nella Primaria e 12 di supplenze avanti e indietro per l’Italia , a fare i conti nuovamente con un futuro in forse.E le tante colleghe che ancora viaggiano perchè precarie….per loro il futuro dov’è?.Lo sa la Ministra che dietro ogni “taglio” c’è una persona?,molte volte con famiglia dietro?….Vorrà dire che andremo tutti a mangiare a casa sua….

    da zetax   - martedì, 4 novembre 2008 alle 16:20

  57. Se ci lasciamo trattare a questo modo vuol dire che ce lo meritiamo!ma chi ci rappresenta tra i sindacati? chi ci aiuta in questa battaglia? vogliamo organizzare qualcosa di più forte che costringa Gelmini e Berlusconi a riniziare tutto da zero? WE CAN.
    Patrizia

    da patrizia   - domenica, 9 novembre 2008 alle 13:35

  58. perche non tagliano quei fannulloni parlamentari

    da mario   - lunedì, 17 novembre 2008 alle 19:17

  59. Cara Gelmini,
    da studente e da italiano ti voglio solo dire una cosa:
    FANCULO VENDUTA!

    da matteo   - lunedì, 13 settembre 2010 alle 12:37

  60. ma ti rendi conto di come stai distrugendo la skuola…il fatto e solo uno ke volete rendere l’italia un popolo di ignoranti kosi fate un po tutti i vostri comodi…la gelmini e solo una persona squallida e senza un minimo di intelligenza…kome dimostra anke dalle leggi ke sta mettendo…ciao e spero al più presto ke venga cacciata…

    da stella   - venerdì, 15 ottobre 2010 alle 21:47

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