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ago 08

Voi siete qui – I liberisti dei puffi

E’ giusto che Alitalia rimanga italiana. Soltanto una sostanza collosa e maleodorante come il capitalismo italiano può fregiarsi di un simile simbolo, vantarsi di un’operazione altamente schifosa come il cosiddetto “salvataggio” Alitalia. Mettere i debiti, gli esuberi, le vite di settemila persone, sul groppone degli italiani è tipico di un capitalismo straccione e vigliacco che tende a socializzare le perdite e a privatizzare gli utili. Cosa sarà di quei settemila disoccupati (che sarebbero stati duemila con il piano Air France) non è dato sapere. Prima hanno detto che li spedivano alle poste. Poi hanno ventilato un improbabile riassorbimento sul mercato privato, ma non risulta che alcun imprenditore abbia alzato la mano per dire: ehi, io me ne prendo un centinaio! Ora che c’è da far digerire il piano ai media (che tanto digeriscono tutto) si dice che i settemila espulsi saranno garantiti per sette anni, ma è ovvio che non sarà così, e se sarà così pagherà il famoso debito pubblico. Un altro astuto colpo dei nostri liberisti dei puffi. Hanno dovuto modificare una legge: Silvio chiede e le leggi si riscrivono quasi da sole, una legge ad aziendam. Divertente assai la mappa dei coraggiosi imprenditori che partecipno alla “cordata”. Alcuni vivono di concessioni dello stato: al prossimo rincaro delle tariffe autostradali sapremo chi veramente ha pagato la nuova Alitalia (noi). Altri vengono dal mercato immobiliare (alcuni ci sono entrati ieri), certi che il favore reso al sovrano sulla questione Alitalia si tradurrà in sostanziosi appalti (leggi Expo). Il rischio di impresa viene trasferito sui lavoratori, e gli imprenditori ne sono magicamente immuni: verranno ripagati in favori e privilegi. Al sindacato si punta la pistola alla tempia e si dice: o si risolve in un mese o salta tutto ed è colpa tua. Ecco perché Alitalia rimane italiana, perché è un coerente frutto del capitalismo italiano. Quanto a etica, Vallanzasca è messo meglio. Sapete come dice la barzelletta: non dite a mia madre che faccio l’imprenditore in Italia, lei mi crede violinista in un bordello.

9 commenti »

9 Commenti a “Voi siete qui – I liberisti dei puffi”

  1. Un commento sull’Alitalia italiana non può essere che divertente. Tanto gli italiani digeriscono di tutto, almeno fino a quando non incomincino ad accorgersi di essere stati presi per i fondelli, accorgendosi nel contempo che piano piano il loro portafogli si sgonfia a vista d’occhio. I media pagati dai capi e dalle cordate pseudo capitaliste salvatutto non fanno altro che nasconderci la verità per sfruttare fino in fondo l’ingenuità del popolino teleguidato. Tanto, come dicono oggi quasi tutti i giornali, la metà degli autisti italiani sono ubriachi o drogati… L’On. Cicchitto su raidue butta lì la frase: il governo Prodi aveva previsto 9.000 esuberi in Alitalia, mentre il “grazie Silvio” ne prevede “solo” 7.000… Divenati poi improvvisamente 5.000 perché anche gli scemi avevano nel frattempo capito che 7.000 sarebbero stati davvero troppi. Avremmo avuto l’invasione dei postini?… l’On. Lupi parla della colossale burla trasformata in decreto che riporta al medioevo e, nel peggiore dei casi, all’era fascista la nostra povera scuola pubblica, come fosse addirittura un guardare al futuro. Ebbene, nessun giornalista Rai ha corretto la falsità di quelle affermazioni. Diamoci quindi un pizzicotto e svegliamoci… Quelli là ci riporteranno a breve anche a venti ore lavorative giornaliere e ci convinceranno che sia giusto ed equo passare direttamente dal lavoro alla tomba… Così, tanto per risparmiare per il futuro dei nostri figli…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 31 agosto 2008 alle 10:38

  2. scusa a.r. ma “liberisti dei puffi” mi sembra un po troppo gentile, capisco che il web oggi non e’ piu’ libero come una volta ma si puo’ calcare un po la manina visto che questa rumentazza (sostanza collosa maleodorante) ha spolpato il paese lasciandone solo la carcassa – sono liberisti di sti cojoni, imprenditori di merda e ladri di soldi pubblici. Ma lo dico serenamente, senza astio o risentimento: in fondo non e’ colpa loro perche’ in fondo l’occasione fa l’uomo ladro, la colpa e’ di chi glielo ha permesso e non parlo solo del governo…

    da zioFa   - domenica, 31 agosto 2008 alle 10:59

  3. sfruttando il sentimento d’orgoglio del puffo number one sulla questione di cosa un paese civilmente avanzato non può farsi mancare, riferendosi ad una compagnia di bandiera, proporrei di stilare un elenco di cose che altresì un paese civilmente avanzato non dovrebbe farsi mancare, non fosse altro che per quel piccolo vezzo di menar vanto nei confronti del resto del mondo. per esempio: più risorse alla ricerca scientifica, alle politiche ambientali, a un piano di sviluppo energetico alternatico, etc. etc.

    da daniele   - domenica, 31 agosto 2008 alle 11:12

  4. ah, per quello che riguarda le politiche ambientali, inizierei col vietare la balneazione agli appartenenti la classe imprenditoriale in alta stagione. una sostanza collosa e maleodorante mal si accompagna con l’idea di una vacanza al mare che si rispetti.

    da daniele   - domenica, 31 agosto 2008 alle 11:25

  5. il capitalismo italiano è straccione, è vero, un capitalismo che si è sempre retto sugli aiuti pubblici. un capitalismo di stato più o meno come quello dell’unione sovietica di brezneviana memoria. mancavano i soldati per strada, ora ne abbiamo un po’ anche noialtri.
    il rischio d’impresa è _sempre_ stato trasferito ai lavoratori, qualunque azienda, in ogni parte del mondo, ai primi cenni di crisi o per necessità di capitali, si toglie di mezzo i lavoratori, facendosi aiutare dalle ideologie dell’aumento di produttività.
    non esiste un capitalismo buono, esistono molti tipi di capitalismo, più o meno evoluti, ma buoni nessuno.

    da Icekent   - domenica, 31 agosto 2008 alle 13:01

  6. Io come al solito ci ho capito poco ma meglio così, forse.

    da stellavale   - domenica, 31 agosto 2008 alle 19:02

  7. Ma poi chi sarebbero i salvatori di Alitalia?Colaninno,il distruttore di Olivetti e Telecom,e Augusto Fantozzi,il ministro delle Finanze di Dini.Azz…veramente un Dream Team!Tra un anno questi manco gli aeroplanini di carta riusciranno a far volare…Comunque,é vero che la disgrazia dell´Italia é la mancanza di una classe imprenditoriale intelligente e pronta a rischiare del suo.Questi parvenus col SUV fanno i capitalisti coi soldi dello Stato e poi dicono che i comunisti siamo noi!

    da gianguido mussomeli   - domenica, 31 agosto 2008 alle 21:04

  8. Io credo che ancor peggio dei capitalisti italiani (che perlomeno fanno il proprio mestiere: si arricchiscono) sia la sinistra filocapitalista italiana: quella che ha come unico obiettivo di far vedere quanto ama il mercato, al punto di non aver più il coraggio di pensare, oltre che dire, una cosa di sinistra.
    Se a qualcuno interessa, ho sviluppato il pensiero qui: http://nonsoabbastanza.blogspot.com/2008/09/due-parole-su-alitalia-e-pd.html

    da mfisk   - lunedì, 1 settembre 2008 alle 09:42

  9. “Qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani, qui vige l’eguaglianza, non conta un cazzo nessuno!” cit.

    da Stronza   - mercoledì, 3 settembre 2008 alle 15:04

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