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lug 08

Accendi anche tu il Presidente del Consiglio!

E’ un semplice interruttore il meccanismo in grado di attivare il Presidente del Consiglio italiano, un anziano miliardario con copricapo di moquette. Secondo i ricercatori dell’Università di Ginevra, che hanno lavorato in stretto contatto con il Cern della città svizzera e il Mit di Boston, ad attivare la nota iperattività di S. B. sarebbe uno speciale orologio biologico attivabile con una semplice pressione e stimolabile a piacere con alcune pastiglie azzurre. Il passaggio dalla democrazia alla fallocrazia, più volte teorizzato anche da Bill Clinton, sembra avere buone possibilità di compiersi nel nostro paese, specie se si pensa ad alcune personalità giunte a sorpresa a ricoprire la carica di ministro. Secondo indiscrezioni e gossip, peraltro, proprio il ministro delle pari opportunità avrebbe verificato di pesona l’esistenza del meccanismo di accensione del premier, ma siamo ovviamente nel campo delle ipotesi. Secondo i ricercatori ginevrini, "Solo l’uscita delle intercettazioni di cui tutti parlano potrebbe provare la nostra teoria, ma  pare che non avremo conferme a breve per problemi di privacy".  La direzione della rivista Science, di rimando, fa notare: "Un premier che si accende con  un interruttore e che fa ministro della Repubblica chi è in grado di attivare quell’interruttore, e per di più ministro delle pari opportunità… cosa cazzo c’entra la privacy?".
Nelle foto: a sinistra, lo schema elaborato dagli scienziati per spiegare il fenomeno S.B. A destra, la ministra italiana mostra agli elettori le sue pari opportunità.
 

14 commenti »

14 Commenti a “Accendi anche tu il Presidente del Consiglio!”

  1. Certo che se si accende cosi` facilmente, si puo` anche spegnere nello stesso modo?
    Se non fossi cosi` lontana mi piacerebbe provare …. a spegnerlo, beninteso!

    da Roberta da Sydney   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 10:34

  2. La pastiglietta azzurra mi presenta delle controindicazioni. Il Nostro, durante una delle sue capatine europee, forse nella speranza di sgallinarsi la premier finlandese (o magari per darle le stesse pari opporutnità che ha avuto la nostra ministra), si è infilata una pastiglietta in tasca. Il calore ha sciolto la compressa e al Nostro si è drizzata una gamba al punto da non poterla più piegare fino all’indomani mattina.
    Non siamo un po’ pecorecci, ragazzi? No, vero?

    da albertazzo   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 11:37

  3. (ANSiA): pare che la pasticca blu nn ha più effetto, si proverà con il cialis ma le speranze della resurrezione sono minime.
    la foto a dx nn mi sembra la foto di una ministra( controllare per favore)

    da nello mainente   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 13:55

  4. Il mio ragazzo fa’ l’elettricista ma da dopo il G8 di Genova ha paura a toccare quei tasti li’. Vallo a capi’.

    da demonglam   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 14:07

  5. wahahaha la foto e’ da spaccarsi!
    comunque, e’ “meglio un presidente che fotte le donne di uno che fotte il paese”… cazzo ma e se la libido straborda anche sul paese che facciamo?

    da zioFa   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 14:50

  6. avevo un’adorazione per i ricercatori del ‘mit’ fino a due minuti fa…

    da daniele   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 23:16

  7. Il tuo Sito è segnalato su “45 Blog”, avvisa i tuoi amici!

    http://www.quarantacinqueblog.blogspot.com/

    Se hai anche tu altri siti o Blog da segnalare, lasciami un commento oppure mandami una email.

    Ciao, Max.

    da max   - venerdì, 4 luglio 2008 alle 23:44

  8. I sentimenti ed i vari tiramenti sessuali delle persone non mi incuriosiscono per niente. In sostanza voglio dire che per quanto mi riguarda tutti possano fare quello che credano per la loro intima soddisfazione nel limite della decenza e delle regole sociali. Premesso questo, trovo scandaloso che in una situazione così scabrosa che ci tocca troppo da vicino in materia di economia, sociale, sanità, tasse, istruzione… si debbano buttare tonnellate di carta ed infinite ore mediatiche per parlare delle scosse sessuali, provocate o meno una tantum, di un Presidente del Consiglio, fra l’altro amato all’inverosimile dalla moltitudine di belanti cortigiani dei quali si è circondato grazie ad una legge elettorale che ha escluso praticamente dal voto il resto dei cittadini italiani. Detto poi fra di noi, di fronte alla pillolona della foto di destra, non c’è altra pillola che possa tenere il confronto…

    da Vittorio Grondona   - sabato, 5 luglio 2008 alle 10:17

  9. mi stai dicendo che un banalissimo ‘black-out’ può arrivare là, fin dove nessun magistrato è mai giunto prima?

    da daniele   - sabato, 5 luglio 2008 alle 14:15

  10. Il più grosso problema di un teatrante è trovare il modo di fare parlare di sè. Non importa se bene o male. Il male di solito paga di più in consensi. Il Cavaliere , espertissimo in materia, ogni tanto butta là un argomento fuori dalle righe, ma col sicuro effetto che lo metterà comunque in luce davanti all’opinione pubblica. Il bello è che più fa il biricchino e più le persone comuni si divertono dimenticandosi perfino che verso il venti del mese molte di loro dovranno battere cassa, o verso i nonni se va bene o verso le banche se va male. Arrivare alla fine del mese rimane comunque il problema, non un problema per le famiglie strozzate dal capitalismo sempre di più impinguato dalle istituzioni che ha fatto eleggere col suo potente contributo in denaro e in potenza. Nel contempo l’informazione da sballo che ci ritroviamo campa straordinariamente sulle trovate berlusconiane. Petrolini, il grande Ettore Pretolini, già ci aveva messo in guardia sull’ignoranza generale dell’ “ignobile plebaglia”, che nello specifico accusava Nerone di avere incendiato Roma, con la nota canzoncina satirica “Nerone arringa la folla”. Siamo arrivati al punto che ci bastano le promesse e non ci importa un fico secco se dell’arrosto promesso ci arriva solo il fumo.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 6 luglio 2008 alle 10:46

  11. Per Vittorio Grondona: ma come? le tv mediaset ci hanno tartassato per settimane con la faccenda di Sircana che si ferma a parlare con un trans e ora noi vogliamo chiudere gli occhi e le orecchie su questo ben di Dio? E no caro Vittorio! Gli europei sono finiti e i programmi Mediaset come Lucignolo e Veline non riescono ad occuparci tutto il tempo libero con le loro tette & culi. Allora noi vogliamo sapere tutto! come dice Ida Dominijanni sul manifesto di qualche giorno fa – o di ieri non ricordo – tutto, anche e sopratutto il personale, è politico. E aggiungo io che è politicizzato giorno e notte. Adesso questo mezzo tappo di cavaliere vuole raccontarci che non è più cosi ma che anzi il politico diventa strettamente personale e quindi privato?? Non va proprio bene! Speriamo che a Repubblica o al Corriere ci sia qualche cellula eversiva e giacobina impazzita che pubblichi le intercettazioni…

    da gioegio   - domenica, 6 luglio 2008 alle 11:00

  12. Embé? Ed io cosa ho detto? Caro “gioegio” pare che siamo d’accordo nella sostanza. Voglio solo sottolineare che il compito giornalierio per il giornalisti è dettato direttamente dal Cavaliere. Tutto vorremmo sapere, ma così come ce lo propinano, sappiamo solo quello che decide il padrone delle ferriere. E’ di ieri la notizia che si apriranno in tutta Italia gazebo PDL per informare la gente di quello che il governo dice di avere fatto per il bene degli italiani. Interviste a visitatori ignoti in rigorosi occhiali scuri ci fanno capire che deve passare il concetto del mielosamente contento. Calderoli sul decreto “salva disonesti privilegi” dice zuppa per non dire pane bagnato… Bossi se ne frega dell’Italia e degli italiani per un federalismo fiscale che manco lui sa bene cosa sia, figuriamoci la gente del sud. Veltroni dice che va bene la zuppa e non il pane bagnato, il Capo dello Stato non sa più quali pesci pigliare… Non è compito dell’informazione mettere le mani avanti per non fare cadere il Cavaliere. Il caso Sircana non c’entrava per nulla con la politica se non visto da un punto di vista etico… Eppure anche allora l’informazione ha fatto il gioco del più grande commediante nato e cresciuto nel grembo della politica craxiana.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 6 luglio 2008 alle 12:30

  13. La Lewinsky è una dilettante in confronto,(anche se ha più gusto), nonostante conosca l’interruttore come o quasi la Carfagna. (pari opportunità alla lewinsky).

    da blob   - giovedì, 10 luglio 2008 alle 14:53

  14. Mai letto così tante cazzate tutte assieme.

    da Flavio   - sabato, 13 settembre 2008 alle 20:46

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