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mag 08

Verona, il sindaco Tosi aggiorna la mappa della città

Grazie a LegaNaziMaps, è da oggi disponibile la nuova mappa della città di Verona, amministrata con rara onestà dal signor sindaco Flavio Tosi, segno zodiacale Lega Nord, ascendente Wehrmacht, un sindaco che non ha paura di dire quello che pensa. Per esempio, all’indomani del fermo del giovane rumeno Claudiu Sturelu (accusato dell’omicidio di due coniugi a Verona, dopo aver subito molestie sessuali), il sindaco Tosi aveva dichiarato:
”L’indignazione popolare arriva fino alla richiesta della pena di morte, non perche’ la nostra gente sia forcaiola, ma per il timore che questi criminali fra 10 anni possano godere di qualche forma di libertà. E questo, per la nostra gente, e’ inaccettabile. Chi si macchia di crimini cosi’ orrendi non solo deve restare in carcere per tutta la vita, ma essere condannato anche a lavori forzati, in modo da non pesare sui conti pubblici”.
Dopo la cattura e la confessione del giovane veronese filonazista Raffaele Delle Donne, invece, il sindaco Tosi ha commentato:
"Cinque brutali teppisti neofascisti non hanno nulla a che fare con le migliaia di bravi ragazzi che popolano ogni sera il centro di Verona […] Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso: a volte basterebbero anche pochi giorni di carcere per far capire al bullismo giovanile che c’è una punizione".
Poi ha corretto un po’ il tiro, visto che il "bullismo" (in questo caso: omicidio) non è passato inosservato come decine di altre aggressioni fasciste nella sua città. Ma insomma, diciamo che Tosi ci ha provato.
Per la pianta della città di Verona si ringrazia gianfalco.it

9 commenti »

9 Commenti a “Verona, il sindaco Tosi aggiorna la mappa della città”

  1. da una città che è capitale dell’integralismo cattolico, non mi aspettavo granchè di differente.

    da deeproland   - mercoledì, 7 maggio 2008 alle 11:40

  2. D’altronde aveva pure detto che il caso non faceva storia.
    Proprio ascoltando Tosi che ti rendi conto di quanto sia grave il problema sicurezza per gli italiani.Si,perchè in pericolo sono i nostri centri nervosi,quella poca capacità di ragionare,sommersi da cotanta e discutibile leggerezza politica

    da davide   - mercoledì, 7 maggio 2008 alle 15:17

  3. ma chi, era della famiglia dei Capuleti, la vittima o gli aggressori?

    da daniele   - mercoledì, 7 maggio 2008 alle 19:08

  4. L’Italia è un cesto pieno di “bravi ragazzi”. Ogni tanto però emana cattivi odori che ci costringono ad eseguire una verifica per individuare e poi togliere la causa della sgradevolezza. Sarà un caso, ma alla fine si scopre che le mele marce quasi sempre appartengono allo stesso albero che ingenuamente pensavano di avere sradicato definitivamente nel 1945.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 8 maggio 2008 alle 10:21

  5. Scusate, ma da Vicentino a cui non sta assolutamente simpatico il sindaco Tosi, vi inviterei a evitare di dipingere i Veronesi come un mazzo (o un fascio?) di neonazisti. E’ pur vero che esistono gruppi di cretini fascistoidi, ma Verona è fatta di tante altre cose.
    Se siamo tutti d’accordo (fra persone intelligenti) che se un immigrato compie un reato non tutti gli immigrati sono criminali, non vedo perché se un veronese compie un reato (orribile!) la generalizzazione sia valida.
    Comunque Robecchi mi fa pacatamente, serenamente, morire dal ridere.

    da ale   - giovedì, 8 maggio 2008 alle 10:45

  6. bravo ale: cosi’ come una rondine non fa primavera, uno sparuto gruppo di nazi non potra’ mai mettere in serio pericolo la democrazia…
    cazzo ho come un senso di deja vu’, sara’ la stanchezza…

    da zioFa   - giovedì, 8 maggio 2008 alle 11:44

  7. Il governo ha giurato!!12 ministri,poi altri 8 senza portafoglio e una senza mutande (la Carfagna)!

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 8 maggio 2008 alle 18:10

  8. Non sono di Verona ma ci lavoro, quindi ne vivo gli umori. Mi permetto solo di ricordare che il sindaco Tosi è stato votato dal 60 e rotti per cento degli aventi diritto, sostanzialmente perché aveva promesso pugno duro con gli immigrati, la chiusura del centro sociale La Chimica (primo provvedimento preso il giorno dopo l’insediamento), la cacciata dei rom, che non gli è (al momento) riuscita solo perché la curia conta ancora qualcosa e si è messa di traverso. Ricordo ancora che il Tosi non solo ha in consiglio comunale, eletto nella sua lista, il noto neonazista Andrea Miglioranzi, condannato per istigazione all’odio razziale, ma l’aveva addirittura nominato quale rappresentante del comune all’Istituto per la Resistenza. Qualcuno poi gli deve aver detto che c’era un limite a tutto e a Miglioranzi sono state fatte dare le dimissioni. In conclusione: è vero che non è bene generalizzare, che non tutti i veronesi sono cattivi, ma quel 60 e rotti per cento credo rivoterebbe Tosi.

    da gino   - giovedì, 8 maggio 2008 alle 19:52

  9. In alcuni Paesi, come del resto anche in Italia, si vincono le elezioni a grande maggioranza in relazione al motivo più stimolante della campagna elettorale. Col tempo poi gli stessi ingenui che si erano lasciati ingannare dalle proprie sensazioni a caldo, si accorgono per esempio che, nonostante tutto il loro impegno di equilibrati elettori, alle otto di sera è già tardi e quindi non ci sono più le condizioni per uscire di casa tranquilli. La paura è una cosa naturale per tutti, perciò è assurdo, secondo me, averne un incondizionato timore fino al punto di limitare la libertà personale, molto più importante della vana speranza che qualcuno riesca o voglia darci quella sicurezza di cui sentiamo giustamente il bisogno. A Bologna ci sono tempi semaforici assurdi che durano dai sette secondi ai novanta secondi. I sette secondi sono riservati agli attraversamenti prettamente pedonali. Spesso mi sento chiedere da qualche simpatica vecchietta terrorizzata di aiutarla ad attraversare la strada. Sull’irrazionale distribuzione anche degli altri tempi avrei addirittura centinaia di argomentazioni. Voglio dire con questo innocente esempio che in molti casi sono addirittura alcune incompetenti istituzioni sociali a creare i presupposti della paura del vivere insieme.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 9 maggio 2008 alle 12:43

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