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Revival: torna il nucleare, la sicurezza affidata al Gabibbo

Il ministro per le attività produttive Scajola ha parlato chiaro all’assemblea di Confindustria: tornerà il nucleare. E’ senza dubbio una mossa azzeccata: un paese che non sa dove mettere alcune tonnellate di rifiuti solidi urbani ha il pieno diritto di non sapere dove mettere scorie che resteranno radioattive per alcune migliaia di anni. In ogni caso, i tempi sono lunghi: una decina d’anni per contruire una centare, un’altra decina per collaudarla e metterla a regime, senza contare che per trovare in siti dove impiantare una centrale nucleare e convincere la popolazione serviranno l’esercito, i carabinieri, la polizia, i dervisci a cavallo, i servizi segreti e le ronde della Lega. In ogni caso non avremo nemmeno un watt prodotto con energia nuclare prima del 2072. Insomma, quando le nuove centrali nucleari italiane entreranno in funzione potrebbe persino esserci un governo di centrosinistra. In ogni caso, il ministro Scajola ha rassicurato tutti: le centrali italiane saranno sicurissime, si voleva addirittura nominare alla sicurezza De Gennaro, ma poi si è preferito puntare sul più affidabile Gabibbo, considerato molto vicino al presidente del Consiglio.

Nella foto, l’inaugurazione di una cenetrale nucleare italiana.
 
 

10 commenti »

10 Commenti a “Revival: torna il nucleare, la sicurezza affidata al Gabibbo”

  1. Ma per le scorie non ti preoccupare: quelle le portano in Somalia, no?

    da klochov   - venerdì, 23 maggio 2008 alle 16:44

  2. be purtroppo il peggio potrebbe essere che ci riescano a costruirle queste centrali per poi affidare lo “smaltimento” delle scorie alle varie mafie locali!!
    ma che abbiamo fatto per merotarci questa classe politica di “Illuminati” eh???

    da Angela   - venerdì, 23 maggio 2008 alle 17:27

  3. Io nel 2072 avrò 113 anni!

    da Antonio   - venerdì, 23 maggio 2008 alle 19:47

  4. Certo l’immagine è agghiacciante. Mi sono agghiacciato.

    da albertazzo   - sabato, 24 maggio 2008 alle 00:29

  5. Eppure c’è qualcuno che sta blaterando nelle orecchie dei nostri allegri e pimpanti nuovi governanti che si potrebbero rimettere in funzione i reattori dismessi in ottemperanza all’esito del referendum contro il nucleare in Italia, fra i quali ne sono stati espressamente citati due: quelli Trino vercellese e di Caorso. il reattore nucleare PWR di Caorso venne disattivato nel 1988, ma nella centrale sono ancora oggi giacenti numerose tonnellate di combustibile irraggiato in attesa di essere riprocessato in scorie vetrificate (fonte: Greenpeace).

    da Vittorio Grondona   - sabato, 24 maggio 2008 alle 11:48

  6. insomma affidare ministeri a scajola è come vendere testate nucleari ad al qaeda, ormai è chiaro. ora non so se questo è un ulteriore espediente mirato a tenere in apprensione i cittadini distraendoli da altro- capirai,con scajola alle attività produttive uno è sempre lì che si guarda in giro, con circospezione, inizia a non fidarsi del prossimo, esce di casa sempre con il dubbio di aver lasciato aperto il rubinetto del gas, annulla gli appuntamenti, fa cambiare la serratura di casa-oppure noi disprezziamo pregiudiziosamente, sottovalutiamo, non capiamo, la sovrumana portata ed il livello del ‘sense of humor’ del nostro presidente del consiglio.

    da daniele   - sabato, 24 maggio 2008 alle 14:01

  7. “In ogni caso non avremo nemmeno un watt prodotto con energia nuclare prima del 2072.”

    non essere cosi’ pessimista Robecchi, su col morale: ma te pensi che la vecchia viperaccia nana voglia aspettare tanto? mica che le centrali le devono costruire perforza gli italiani: in iran le stanno costruendo i russi e vedrai che qui ci penseranno gli americani e tra un paio di anni saremo gia’ tutti belli fosforescenti…

    da zioFa   - lunedì, 26 maggio 2008 alle 13:46

  8. PS: ma quelle foto da dove le tiri fuori? sono fenomenali – un giorno o l’altro devi farne una galleria sul sito

    da zioFa   - lunedì, 26 maggio 2008 alle 13:49

  9. …Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, è andato in Sud Africa per “sostenerne” il fabbisogno energetico. In effetti Parigi vuole vendere un po’ di centrali nucleari, tant’è che ad accompagnare il presidente c’è Anne Lauvergeon, la presidente di Areva, cioè di un gigante dell’energia (soprattutto atomica). Fra l’altro l’Areva (“partecipata” per il 90% dallo Stato francese) possiede in Niger due miniere d’uranio…
    (…o forse i Francesi)

    da Luca   - lunedì, 26 maggio 2008 alle 22:32

  10. Io non lo so che cosa abbiamo fatto per meritarci certa gente, però ce li dobbiamo tenere…siamo il paese del sole e del mare, mi sembra logico non puntare sul solare (e sull’eolico) e mettersi a costruire centrali che quando saranno pronte saranno già obsolete…
    Comunque quoto chi ha detto prima di me che le foto sono fantastiche: LE FOTO SONO DAVVERO FANTASTICHE

    da cla   - lunedì, 26 maggio 2008 alle 23:43

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