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mer
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apr 08

Editoriale – La nuova lotta alla povertà

Spero che i vasti e spinosi problemi dell’Occidente non vi distraggano dai veri drammi della civiltà evoluta e del capitalismo maturo come, per esempio, quello dei mendicanti orizzontali. La città di Firenze, salotto sopraffino, se ne è accorta e passa al contrattacco, ha funzionato per i lavavetri, funzionerà anche per i mendicanti, e la civiltà sarà salva, insieme alle sorti luminose e progressive del “si può fare”. Il problema, naturalmente non è il pietoso gesto di chiedere la carità, ma il fatto di farlo da seduti, sdraiati, orizzontali, e insomma, nello sconveniente modo di diventare un problema alla circolazione. In poche parole un mendicante di Firenze, se decide di non stare in piedi, diventa un intralcio al traffico. Non c’è solo l’insolazione a dare alla testa, ma anche le elezioni. Comunque sia, dice l’assessore Cioni, è urgente “contrastare chi chiede l’elemosina intralciando i pedoni”. Una signora non vedente è inciampata in un mendicante, e lo spiacevole incidente prelude dunque alla cacciata dei mendicanti da Firenze, una cosa che somiglia molto al colpirne cento per educarne uno (quando si dice: più realisti del re). Ma sia: se c’è una cosa che non scarseggia sono i capri espiatori, esauriti i lavavetri (venti temibili eversori armati di spugne che tenevano in pugno la città di Dante), si passa ai mendicanti. La stagione elettorale aiuta: chissà di quali mirabolanti sondaggi sono in possesso l’assessore Graziano Cioni e il sindaco Leonardo Domenici. Forse c’è qualche studio avanzato, qualche grafico di flussi elettorali che dice che cacciare i poveri rende popolare la sinistra, o quel che ne rimane. Del resto che Cioni e Dominici siano sinistra dura e pura lo sanno tutti. Il primo, ai tempi dei lavavetri attaccò il presidente della Camera che criticava il pogrom dicendo: “Questi palazzi allontanano gli eletti dal popolo dalla gente”. E parlava di Bertinotti, mentre lui, il prode Cioni, allontanava quattro straccioni. E quanto al sindaco Domenici, pur di cacciare una ventina di povericristi citava nientemeno che Lenin “In fondo si tratta di un’ordinanza leninista. Lenin diceva: il problema è l’analisi concreta di una situazione concreta”. Testuali parole. Era estate, faceva caldo, sentire un esponente dei Ds, oggi Pd, citare Lenin dava il brivido fremente di una granita alla menta. Usare Lenin come un corpo contundente contro il lumpenproletariat semaforico, nomade e accatone sembrava assurdo, e invece era solo una astuta preparazione dell’oggi. Come diceva il fortunato slogan di un vecchio congresso pidiessino (1997), “Il futuro entra in noi molto prima che accada”. Ecco è accaduto, il futuro sta entrando, dolorosamente simile all’ombrello di Altan. Ora è primavera. Il sindaco è sempre quello, l’assessore è sempre quello, in mancanza di lavavetri, sotto coi mendicanti. Ancora una volta Firenze è all’avanguardia, traccia il solco e poi lo difende, ma soprattutto ci dice chiaro e tondo dove stiamo andando. E che, purtroppo, si può fare.

15 commenti »

15 Commenti a “Editoriale – La nuova lotta alla povertà”

  1. gran bel pezzo, alessandro. complimenti.
    raffaele

    da raffaele   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 10:20

  2. amen

    da grandesacchetto   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 10:21

  3. Ok, Alessandro, ma questi individui (gli amministratori e associati) cosa hanno a che fare con la sinistra? Senza giungere alle utopie sociali qui manca proprio l’interesse alla rimozione degli ostacoli sociali che persino nella nostra costituzione sono stati enunciati.
    Cordiali Saluti a tutti

    da Riccardo   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 12:29

  4. Caro Alessandro,
    ma perché non ti interroghi sul fatto che dietro i mendicanti c’è un’organizzazione criminale che gestisce il traffico di esseri umani ? I mendicanti che chiedono l’elemosina ai semafori di Roma e di chissà quante alre città italiane (italiane, perché in Austria o in Germania non li troverai…)sono poveri anziani deportati da qualche paese dell’est per arricchire dei criminali senza scrupoli. Perché non ti chiedi come vengono trattati dai loro padroni e come mai la polizia non li protegge arrestando i trafficanti che li sfruttano ? E’ questo il vero obbrobrio da denunciare ! Non ti sembra ?
    Cordialmente
    Fabio

    da fabio   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 12:43

  5. Quando s’inizia a considerare qualcuno un intralcio umano è facile poi estendere questo ad altre categorie..

    da stellavale   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 12:46

  6. La verità è che una scusa ci vuole sempre per usare il bastone. A Firenze, subito dopo l’esempio di Bologna, la politica del repulisti per fare bella figura se la prende con i lavavetri ed i mendicanti, per ora… Pare che sia nel DNA di una certa pseudo sinistra, che ingiustamente si ritiene prestigiosa come la famosa radio Allocchio Bacchini degli anni ’40, la maldestra abitudine di nascondere la spazzatura sotto il tappeto. Scommetto che fra breve toccherà anche agli automobilisti fiorentini assaggiare l’indiscriminato bastone in cerca disperata di quattrini. A Bologna le multe hanno sorpassato gli introiti dell’irpef locale, peraltro già pesantissima per le tasche dei lavoratori dipendenti. Poveracci, operai e targhe sono facili da individuare e colpire… Offrono l’occasione per farsi belli con poca fatica davanti all’opinione pubblica dalle scarse vedute. Chissà, probabilmente sono io che che scaglio le mie valutazioni… Per ora purtroppo sono convinto di non vivere una sana democrazia.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 13:04

  7. Errore! In Germania i mendicanti esistono, stanno seduti, sdraiati, in ginocchio, in piedi. Nessuno li caccia.

    da Massimo   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 16:36

  8. “Ma, ma… non si può fare!”
    “Noi del Partito Democratico facciamo un po’ come cazzo ci pare!”

    Chissà perché ho come un déjà vu…

    da Abesibé   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 19:42

  9. ciò su cui mi interrogo invece è il fatto che di debba dare sempre praticamente per scontato che i mendicanti debbano avere una loro ragione di esistere. ce l’hanno sicuramente, nella misura in cui esisterà sempre qualcuno che avrà bisogno di scaricare la propria coscienza, qualcuno che pensa che essere cittadini di seria A o serie B o zeta è un fatto che esula dal potere dell’uomo di porvi rimedio.è solo un disegno divino.

    da daniele   - mercoledì, 2 aprile 2008 alle 20:12

  10. Forse se un giorno inciampo su Cioni o Dominici li proibiscono…

    da s|a   - giovedì, 3 aprile 2008 alle 00:27

  11. Io avrei un paio di proposte:

    1) estendere il modello “inciampo-vieto” ad altre città italiane
    Ad esempio 15 manifestanti ieri sono inciampate su Ferrara e sui manganelli della Polizia a Bologna… che si fa?

    2) una volta attuato il punto uno inciampare volutamente su alcune persone o cose per proibirle (dal cugino rompipalle al suv in città al controllore della metro), solo che poi saremmo una popolazione in equilibrio precario anche a livello fisico!

    da Valentina   - giovedì, 3 aprile 2008 alle 12:24

  12. a Firenze il vero intralcio al traffico sono i turisti

    da Dust   - giovedì, 3 aprile 2008 alle 17:12

  13. Quindi la vostra soluzione per i mendicanti è?

    da Sergio   - venerdì, 4 aprile 2008 alle 10:48

  14. dai commenti pervenuti, constato che della tratta di esseri umani che sta dietro a buona parte del fenomeno mendicanti (inclusi vecchi. malati, bambini, Rom….) – vedi mio commento più in alto – non gliene frega un accidente a nessuno. Bella sensibilità di sinistra ! Complimenti ai lettori di questo sito. L’unica a porsi il problema resta quindi la diocesi di Cremona ?
    Poco cordialmente
    Fabio

    da fabio   - venerdì, 4 aprile 2008 alle 12:32

  15. Io sono del parere che non è nascondendo gli “schiavi” mendicanti e, perché no, tutte le altre miserie che colpiscono i meno abbienti, si risolvino i grossi problemi di questo settore della società. Le amministrazioni, che ormai si eleggono da sole, hanno l’obbligo di aiutare i bisognosi pianificando interventi efficaci per combattere soprattutto il loro sfruttamento. Non sono in grado di farlo, e allora via… dalle strade e dalla coscienza comune. Eppure basterebbe solo un poco di buona volontà per risolvere buona parte del problema e per mettere al bando definitivo i delinquenti disumani. Destinare più risorse, sia di personale competente che degli esorbitanti introiti derivati dalle tasse (e dalle incivili multe), anche a queste necessità prioritarie, sarebbe uno dei primi passi da fare, per esempio…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 4 aprile 2008 alle 13:49

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