Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
21
nov 07

Scienza: un tempo il Sahara era tutto proporzionale

"Qui era tutto proporzionale, con stagni, fiumi e foreste. Ma negli ultimi 30.000 anni, l’affermarsi del maggioritario ha trasformato milioni di ettari in un deserto inabitabile". Il piano dell’Onu per riportare il maggioritario nel Sahara, uno dei più grandi deserti del mondo, è stato avviato ieri durante una toccante cerimonia. Presenti quasi tutti i partiti dell’area sahariana, compreso il signor S.B. che si è comprato per l’occasione un cammello nuovo. Qualcuno ha notato con malizia che gli stessi che oggi vogliono riportare il proporzionale nel Sahara sono gli stessi che 30.000 anni fa si batterono come leoni per introdurre il maggioritario, ma questa trascurabile polemica non ha turbato nessuno.

Nella foto, il territorio sahariano dopo soli 13 anni di maggioritario

3 commenti »

3 Commenti a “Scienza: un tempo il Sahara era tutto proporzionale”

  1. ho saputo che stanno iniziando costruento un’oasi proprio verso il centro, ne sai nulla?

    da Ice Kent   - mercoledì, 21 novembre 2007 alle 14:47

  2. Incredibile come si cambi idea nel giro di poco…
    bah!
    c’è da ridere!

    da stellavale   - mercoledì, 21 novembre 2007 alle 16:08

  3. Noi non siamo americani. Eppure vogliamo fare gli americani. Poi, quando ci rendiamo conto che gli spaghetti vanno giù meglio col vino che con il latte, torniamo ad essere italiani. La realtà italiana è molto particolare e anche il nostro parlamento e le nostre regole devono essere particolari. Il mondo del lavoro senza una sinistra forte che lo possa difendere in Italia è destinato a soccombere e diventare schiavo del potere quattrinaio. Io spero che si possa finalmente abbandonare l’idea del maggioritario. I maggiori poteri che vogliono dare al capo del governo è un’idsea che addirittura mi inquieta. Non per me che ormai sono fuori dal gioco per l’età, ma per i miei figli e per tutti i giovani di questa scalognata generazione. Per me la costituzione va bene così com’è e sono convinto che oggi in parlamento non ci sia nessuno idoneo per cambiarla in meglio. Andiamo a votare come ci dice appunto la nostra costituzione e sono sicuro che tutti ci troveremo meglio. Berlusconi compreso, nonostante i suoi spiazzanti colpi di coda.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 21 novembre 2007 alle 23:17

Lascia un commento