Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
ven
23
nov 07

Scienza: clonato un diniano, fa schifo come l’originale

La facoltà di Bioingegneria dell’Università di Stanford, nel Massachussetts, ha confermato oggi le voci in circolazione da qualche giorno: è stato clonato un esemplare di diniano. "Il clone sta bene, somiglia perfettamente all’originale e già rompe i coglioni al Senato", ha detto il responsabile del pool di ricercatori durante la conferenza stampa. Secondo l’articolo che verrà pubblicato sul prossimo numero di Science, la clonazione dell’esemplare di diniano non ha presentato grandi difficoltà, dato che si tratta di un organismo piuttosto elementare. "Le ricadute economiche dell’esperimento non sono ancora valutabili – fa sapere un portavoce dell’ateneo americano – anche se un pensionato benestante italiano, tale S.B., ne ha già prenotati cinquanta esemplari in vista del prossimo voto di fiducia"

Nella foto, il diniano clonato all’università di Stanford
 

3 commenti »

3 Commenti a “Scienza: clonato un diniano, fa schifo come l’originale”

  1. L’attuale Governo di centro sinistra, penalizzato non poco dalla “porcata” elettorale, sta percorrendo la sua strada decisamente in salita. Avere poi al governo un diniano, clonato o non, è come affrontare appunto una salita con il freno a mano tirato. Già si pregia di avere al suo interno come singolare ministro Mastella, specialista nella “mossa del cavallo”, che ad ogni tiramento personale si dichiara pronto a spargere chiodi sul terreno per bucare le gomme… Si vede che non basta. Ci vogliono proprio anche le stramberie di potere e di visibilità di Dini e di Bordon per rafforzare la spallata debolissima del Cavalier veggente. La destra, infine, insiste nel dare in pasto ai “grulli” teleguidati l’informazione deviante che a rallentare tutto il meccanismo delle “buone cose” del governo sia quella sinistra, unica amica ormai rimasta per il mondo del lavoro, che impropriamente chiama “radicale”.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 24 novembre 2007 alle 11:24

  2. La sinistra radicale non ha praticamente mai votato contro il governo (a parte il caso Turigliatto&Rossi, ma erano chiaramente due canisciolti). In compenso abbiamo avuto ripetute votazioni dei diniani, dei mastelliani e dei dipietrsti con la destra – tra tutte la più ignomignosa è stata quella sulla commissione d’inchiesta per Genova. Ma naturalmente, lo dicono tutti, i pericoli vengono dall’ala sinistra…

    da Camminare Domandando   - sabato, 24 novembre 2007 alle 13:19

  3. Di Pietro è fedelissimo e quindi non farà cadere il governo Prodi. L’ha detto lui molto chiaramente. Qualche spintarella nel senso del “fatti più il là” è comunque arrivata pesante dalla sua parte. Il voltagabbana di uno dei senatori che lui stesso ha portato d’iniziativa in Parlamento ne è la prova più eclatante. Sono note poi le sue interferenze personali contro il ministro della Giustizia. Infine abbiamo visto tutti come il suo Partito ha votato sulla commissione di inchiesta per i vergognosi avvenimenti che hanno tristemente segnato il G8 di Genova del 2001. Per quanto riguarda poi il futuro ha detto che dell’ “estrema sinistra” ne ha avuto già abbastanza. Beh!… Anch’io ne ho abbastanza delle “folli banderuole”… Stiamo purtroppo constatando che in politica i patti (programmi) sono chiari come il paciugo e soprattutto sono considerati un optional dagli addetti messi invece lì dagli elettori (si fa per dire) per osservarli. Proprio come le promesse elettorali che ci riguardano da vicino in merito al sociale ed alla legalità. Quest’ultima attuata squisitamente di parte in nome di una non meglio identificata “virtuale sicurezza”.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 25 novembre 2007 alle 12:04

Lascia un commento