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29
nov 07

Milano: Letizia Moratti nomina i consulenti per l’ora d’aria

Nuove nomine e nuovi consulenti per Letizia Moratti. La spigliata sindaca di Milano ha offerto consulenze pagate profugatamente dai cittadini a Carmelo Lo Sfregiato (rapporti con i cittadini), Gino Lamadritta (traffico e viabilità) e Checco L’Infame (servizi sociali), tutti conosciuti a San Vittore durante l’ora d’aria. "Non capisco le polemiche – ha detto la Moratti durante un interrogatorio – si tratta di professionisti di alto livello che la città di Milano è onorata di pagare con i soldi di tutti". Inoltre, secondo una nota della Procura della Repubblica, non si tratta in questo caso di consulenti esterni, ma di consulenti interni, visto che non usciranno prima del 2021. La difesa della sindaca Moratti rigetta comunque tutte le accuse: "Ma quale abuso di ufficio, anzi, quale ufficio! E’ una cella di due metri per due!".

Nella foto (Ag. S. Vittore), il sindaco di Milano Letizia Moratti durante una pausa tra una riunione e l’altra
 
 

5 commenti »

5 Commenti a “Milano: Letizia Moratti nomina i consulenti per l’ora d’aria”

  1. Peggio ancora. Se non ho capito male, nel caso specifico i consulenti interni sono pagati due volte. E poi non capisco perché gli amministratori eletti abbiano bisogno di consulenti. Non sarebbe più semplice ed economico per tutti votare direttamente per questi ultimi? A parte gli scherzi la battuta migliore spetta a Calderoli (sempre lui): «La notizia sarebbe se qualche amministratore, ministro o sindaco di grandi città, non fosse mai indagato per abuso d’ufficio». Va mo là! Equivale a dire che fa più notizia il morso di un uomo che quello di un cane. A proposito di cani, come si chiama quello di A.R.?

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 29 novembre 2007 alle 18:52

  2. Rettifico: la battuta «La notizia sarebbe se qualche amministratore, ministro o sindaco di grandi città, non fosse mai indagato per abuso d’ufficio» è attribuita dal Corriere della Sera all’ex Ministro della Giustizia Castelli e non a Calderoli, come avevo inteso in un altro sito web. Mi scuso per l’equivoco involontario.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 29 novembre 2007 alle 19:10

  3. Un giorno mi sono recata in Tribunale per assistere a una causa. Sono entrata mentre era in corso un dibattimento con imputato dietro le sbarre. Mi è venuto quasi un colpo nel vedere una persona privata del bene massimo che è la libertà.Ho avuto la stessa impressione aprendo il sito di Robecchi che ci mostra delle mani di detenuti, tese verso l’esterno. La galera è qualcosa che auguriamo ai nostri nemici senza andare per il sottile sulla colpevolezza. Specialmente in politica vorremmo conquistare la vittoria senza fastidi di dover surclassare l’avversario. Insomma, vorremmo una strada spainata verso il potere. In democrazia questo è impossibile, perché bisogna mostrarsi dialettici e allora facciamo sentire il tintinnio delle manette per prostrare psicologicamente l’avversario. In America sono esperti di queste tecniche e si montano scandali ad arte, come quello di Cliton e la la Stagista. Non so come siano davvero andate le cose a Milano, ma sono d’accordo sul principio che i burocrati ad alto livello nelle pubbliche istituzioni debbano decadere con il mandato del Sindaco e della Giunta.La legge per la riforma delle autonomie locali, del ’90, ha tolto il potere dalle mani dei politici, ritenuti corruttibili, e lo ha regalato ai burocrati che in più hanno il difetto di essere inamovibili. Da qualche giorno a Napoli sono stati scoperti funzionari regionali con le mani nelle mazzette. Ciò significa che la inamovilità è il seme della corruzione: i politici passano, ma i burocrati restano. Perciò difendo la decisione della Moratti di assumere a contratto dirigenti esterni, come hanno fatto molti comuni. Il principio è buono, tranne a vedere come è attuato.

    da isabella guarini   - sabato, 1 dicembre 2007 alle 09:47

  4. Sono sostanzialmente d’accordo che un Sindaco debba avere un seguito di collabratori fidatissimi, anche esterni, coi quali pianificare e dare le direttive secondo il programma che lo ha fatto eleggere. Gli Assessori ed i Consiglieri sono di norma eletti o, in qualche caso, ficcati lì con complicati meccanismi politici. Per quanto riguarda il rimanente personale, quello burocrate per intenderci, dovrebbe essere selezionato con assoluta cura al momento dell’assunzione per capacità, rettitudine ed affidamento. Ecco, io una buona amministrazione la vedo in questo modo. Non sono d’accordo quando si affidino all’esterno studi e lavori che quasi sempre potrebbero essere effettuati altrettanto bene dal personale interno al costo del normale stipendio, integrato eventualmente con premi extra in base al risultato ottenuto. Per quanto riguarda la prigione, io ritengo che il ricorso ad essa sia il male estremo, ormai purtroppo difficile da curare, di una società pseudo civile e che la causa primaria di tale male sia quasi sempre da ricercarsi nell’incapacità delle amministrazioni di assicurare equità e dignità a tutti i cittadini amministrati. Poi ci sono i casi estremi che necessariamente devono essere comunque perseguiti, ma, come si dice, è l’eccezione fa la regola. Qui sono però entrato nell’utopia pura.

    da Vittorio Grondona   - sabato, 1 dicembre 2007 alle 11:36

  5. io vorrei tanto chel parrucchiere di lady moratta diventi assessore alla bellezza cittadina.
    si può fare qualcosa?

    da iggy   - domenica, 2 dicembre 2007 alle 21:10

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