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set 07

Mastella contro Crozza: solita lite tra comici

Roma – Un’aspra polemica ha opposto in questi giorni due comici italiani di prima grandezza, Clemente Mastella, conduttore del Ministero della Giustizia, e Maurizio Crozza, conduttore di Crozza Italia. Il battibecco tra i due attori comici è cominciato a Ballarò, dove Crozza ha avuto le battute migliori. Ma Mastella non ha incassato il colpo e ha proseguito la polemica dalle colonne di Repubblica e del Corriere della Sera. "Per scrivere queste battute ho persino disertato il consiglio dei ministri", ha detto Mastella. E ha aggiunto: "Curo con grande attenzione i miei testi, perché voglio che si sappia chi è tra noi che fa più ridere".
Nella foto: i due irresistibili comici italiani
 
 

6 commenti »

6 Commenti a “Mastella contro Crozza: solita lite tra comici”

  1. Mastella, sempre lui. Nonostante faccia di tutto per piacere a destra, al centro, a sinistra e soprattutto al Vaticano, pare che non sia capito. E’ comunque un comico professionista, di quelli spontanei che non reciterebbe mai a copione come Crozza e Grillo… Insomma, fa ridere senza prepararsi.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 27 settembre 2007 alle 16:39

  2. Mastella è un vecchio democristiano che ha saputo conservare il potere di esserci anche dopo la scomparsa della DC. In verità, le battute di Crozza non mi sono piaciute, perché troppo scontate sull’onda del mobbing che si va facendo sul Ministro di Grazia e Giustizia. Penso, invece, che le comiche più gustose sono quelle dei partiti della maggioranza che combattono il Governo Prodi stando abbarbicati alle poltrone. Una maggioranza di lotta e di governo, che non lascia spazio a nessuna opposizione parlamentare democraticamente eletta. Un degrado della dialettica democratica a cui si tenta di riparare con il Partito Democratico. Non ci posso credere! Ma le figuracce di fronte agli elettori valgono la posta in gioco dei seggi nel Parlamento Europeo.Sì, perché penso che le primarie non siano altro che un’anticipazione della formazione delle liste per le votazioni europee del 2009.In fondo Mastella e i mastelliani potrebbero essere le vittime designate per far posto in Europa ai due leader uscenti in Campania. E Crozza gli tiene corda, forse inconsapevolmente!

    da isabella guarini   - giovedì, 27 settembre 2007 alle 20:35

  3. Cosa faccia per piacere a sinistra è tutto ancora da scoprire…

    da Camminare domandando   - giovedì, 27 settembre 2007 alle 22:09

  4. Mi piacerebe conoscere gli ideali di Mastella. Grande centro?Ma con chi. Con Casini? Non credo, verrebbe annullato in un attimo. Follini docet. L’unico centro possibile per Mastella secondo me è con Rutelli (Margherita). Il PD gli rompe le uova nel paniere e gli fa dire con palese risentimento che dopo Prodi ognuno è libero di allearsi con chi vuole. Mastella, al di là dell’ironia che il suo comportamento politico spontaneamente ispira, ha bisogno di luccicare di luce propria. Il potere è il suo ideale. La visibilità è la sua ossessione. Uno scarso 1,5 di consensi non gli darebbe il diritto di essere iterrogato in ogni telegiornale, eppure lui fa tanto che ogni telegiornale parli con lui. L’utilizzo dell’aereo di Stato per recarsi a Monza non è stata tirchieria, ma solo occasione di pavoneggiamento. I comici fanno il loro mestiere: se un filone va lo battono fino ad esaurirlo, impietosi con la vittima di turno. Devo dire che la nostra politica abbonda di “stili mastella” sia a destrra che a sinistra, ma il Ministro della Giustizia se la prende e questo è un ottimo condimento per insistere con la satira che lo riguardi.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 28 settembre 2007 alle 10:45

  5. Ma, da questa sera sarà anche a Zelig? L’uomo ovunque è la esemplificazione di quello che persino il PDR non è riuscito ad esimersi, lui che si esime ogni qual volta trovi un cantuccio dove nascondersi, da definire riprovevole. Il dubbio che mi viene è se, per caso, sta già pensando a come riciclarsi una volta che sarà stato espunto dal parlamento, magari come tuttologo-nientologo televisivo. Avendo assistito alla fuga da anno zero, sono rimasto inizialmente colpito dalla “freddezza” mostrata a Ballarò durante il pezzo, abbastanza deludente, di Crozza. Poi ho compreso, è rimasto seduto in quanto aveva già preparato le sue carte per il “comizio” e ha considerato lo sbeffeggiamento come un piccolo costo da pagare. Non sono un assiduo del blog di Grillo almeno quanto il succitato, ma definire non illegali le azioni di cui lo sbeffeggiano non mi sembra la migliore delle risposte da parte di un cattolico extrapraticante. Forse ha già appreso la lezione dai suoi vescovi di tutelare la legge solo quando modellata a giusto costume e ritenerla “immorale” quando altrimenti costruita. Complimentoni. Resta l’amarezza di sapere che il vero motivo di un così ampio consiglio dei ministri non è “la visibilità” ma il ridurne il carico di lavoro così da consentirgli di avere il tempo di dedicarsi all’unico vero interesse ovvero pararsi il ….

    da Riccardo   - venerdì, 28 settembre 2007 alle 13:14

  6. vincerà mastella, ha il martello..

    da iggy   - domenica, 30 settembre 2007 alle 13:03

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