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dom
29
lug 07

Voi siete qui – Afghanistan, basta cambiare nome

Propongo di cambiare nome all’Afghanistan e di mettergli nome “Strage di Civili”. Mi rendo conto che bisognerebbe spendere qualche migliaio di dollari per aggiornare le cartine e i libri di geografia, ma servirebbe a fare chiarezza. Per esempio, si potrebbe finalmente dire senza mezzi termini che il Pakistan confina con Strage di Civili, l’Iran confina con Strage di Civili, eccetera eccetera. Se non altro sarebbe chiaro al mondo che siamo impegnati in missione di pace in un posto che si chiama Strage di Civili. Bei tempi, quando si poteva distinguere tra la guerra degli americani e l’impegno umanitario di altri paesi, due guerre, una buona e una cattiva, in un paese chiamato Strage di Civili. Bei tempi quando il ministro Parisi poteva dire, non senza umorismo involontario, che o impariamo a mirare o è meglio che non spariamo. Bei tempi (soprattutto per i civili). Ma si sa come sono i militari, fanno i loro ragionamenti. Per esempio deplorano il fatto che i talebani non hanno divise. E’ un problema! Come distinguere un bambino afghano di quattro anni da un guerrigliero se nessuno dei due porta la divisa? Se quei maledetti talebani si ostinano a non vestirsi tutti uguali, non potremmo fornire divise ai civili?
Dite che è assurdo? Bizzarro: abbiamo ben due operazioni militari che ammazzano civili e sarei assurdo io? E sapete cosa suggerisce il Pentagono per limitare le stragi di civili? Più militari sul campo. Cioè, non meno guerra per avere meno vittime, ma più guerra per avere le vittime giuste. Gliene fregherà qualcosa dei civili che abitano laggiù, in Strage di Civili? No, non gliene frega un cazzo, però gli secca che i giornali ci facciano titoli e articoli. Fateci caso: da una trentina d’anni ogni volta che perdono una guerra (e succede spesso) danno la colpa ai giornali, alla tivù, all’opinione pubblica. Indirettamente confermano che loro saprebbero vincerla, se appena non si facesse tutto ‘sto can can sui civili uccisi, laggiù, sulle montagne e nelle valli, in quel posto maledetto e bellissimo che si chiama Strage di Civili.

2 commenti »

2 Commenti a “Voi siete qui – Afghanistan, basta cambiare nome”

  1. Io credo che sarebbe meglio, per l’umanità intera, se tutti decidessimo di assoggettarci contemporaneamente al grande impero unico: “Da adesso siamo tutti Americani! Gli americani hanno ragione! Vada per lo stato unico: tutti gli stati, da ora in avanti, fanno parte degli Stati Unti d’America e del Mondo”. Secondo me gli prende un colpo ed è la volta buona che ce ne sbarazziamo per sempre. Immaginateveli senza più un nemico da combattere. Tutti sono loro amici. Senza più nessuno che si ribella. Più nessuna guerra. Secondo me gli viene il crisone e generano il più grande suicidio collettivo della storia.

    da Stefano Palazzolo   - lunedì, 30 luglio 2007 alle 12:16

  2. Caro Robecchi,
    le sue rassegne stampa su RP e “piovono pietre” mi portavano al lavoro carico di energia. quante risate con me stesso ai semafori mentre ero in macchina. Mi sa che qualcuno ha pensato fossi un matto. La prego di dare un’occhiata al mio sito…chissà che non nasca una collaborazione.
    Najib Ahmad Naimzada

    da Najib   - mercoledì, 5 settembre 2007 alle 22:15

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