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lug 07

Io e Internet – I danni ell’email

Va bene, siete abbastanza grandi perché non ci mettiamo qui a discutere e discettare della posta elettronica. Ottima invenzione. Comoda. Eccetera. Ma che presenta notevoli controindicazioni, come quello che ti telefona per chiederti: ehi, hai ricevuto l’email? Come dire: mando un piccione viaggiatore. Poi mando un messaggero per vedere se il piccione viaggiatore è arrivato. Ammetterete che è una scemenza: tanto valeva mandare soltanto il messaggero, allora! E siamo tornati indietro di un paio di secoli.
Veniamo ai dati. Secondo una ricerca commisionata da Plantronics su un campione di manager, è emerso che i quadri aziendali europei passano almeno due ore al giorno a leggere o scrivere email. Seccante, ma sarebbe niente se non arrivasse un’altra ricerca (dell’Henley Management College), a dire che il 32 per cento dei messaggi scritti e ricevuti via posta elettronica sono considerati inutili. Più o meno, fatti i conti, detratti i sabati e le domeniche, eccetera eccetera, ne viene fuori che un manager con quarant’anni di carriera ne passa almeno tre e mezzo a leggere o scrivere cazzate inutili. Non ditelo a Montezemolo, sennò finisce che oltre che con i sindacati (che difendono i fannulloni, ovvio) se la prende pure con l’email. Il 43 per cento dei manager interpellati per la ricerca è convinto che solo il 10 per cento delle email abbia veramente un senso, e l’altro novanta per cento sia così confuso da richiedere una telefonata di chiarimenti. Sarà. Ed ecco quindi che il caro, vecchio colpo di telefono ridiventa prezioso. E soprattutto, poi, non sarà necessario mandare un’email per dire: ehi, hai ricevuto la telefonata?

4 commenti »

4 Commenti a “Io e Internet – I danni ell’email”

  1. E poi, che angoscia ad aspettare risposte che non arrivano!

    da stellavale   - lunedì, 2 luglio 2007 alle 18:53

  2. La posta eletronica per me è un mezzo straordinario per eliminare lo spreco di carta, velocizzare le comunicazione e liberalizzare il tempo di ricevimento. Pensate al vantaggio di poter visionare la posta a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ma,come tutte le belle cose vi è anche il lato negativo che deriva dalla mancanza di buona educazione e dall’abuso da parte di molti. Qualche tempo fa leggevo, su una rivista specialistica per professionisti, della “netiquette”, ossia una serie di regole da tenere presente nella corrispondenza elettronica. Niente di più delle regole di buona creanza tramandate dalla nonna. Rustica progenies semper villana fuit.

    da isabella   - lunedì, 2 luglio 2007 alle 20:31

  3. concordo. un colpo di telefono ben assestato e non se ne parli più.

    da silviapalombi   - martedì, 3 luglio 2007 alle 14:12

  4. Delle 3 I (internet, inglese e ignoranza generica e totale sulle prime due) di Berlusconi è passata solo l’ultima. E’ un problema di utenza e l’utente non è preparato.
    Quella del piccione viaggiatore è irresistibile.

    da emanuela   - giovedì, 5 luglio 2007 alle 17:20

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