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giu 07

Io e Internet – Occhio al Camerun

Anche se non ci va quasi nessuno, è spaventosa la quantità di gente che finisce in Camerun. Il fatto è che basta che vi scivoli un dito, che sbagliate a battere sulla tastiera, che invece di punto-com battete per sbaglio punto-cm e il gioco è fatto, finite in un dominio (cm) di proprietà del Camerun. E’ a questo punto che interviene il signor Kevin Ham, canadese di origini coreane, grande arraffatore professionale di traffico in rete. Grazie a un accordo con il governo del Camerun, mister Ham è riuscito a ottenere un re-indirizzo degli errori di battuta. Così, se invece di punto-com digitate punto-cm finite sì in Camerun, ma il Camerun vi rimbalza immediatamente verso un sito pubblicitario (Agoga.com) e mister Ham guadagna dei soldi. In tutto questo non c’è nulla di illegale, nemmeno la registrazione di domini furbetti che “somigliano” a quelli originali. Il fatto è che mister Ham non è il solo ad fare il giochetto. Se per caso cercate Google.cm (una delle cose più digitate del pianeta), ecco un altro che vi chiede dei soldi. Nel 99,99 per cento dei casi uno dice: “scemo, ho sbagliato a scrivere”, ma rimane quello 0,1 per cento che potrebbe cascarci con tutte le scarpe, una bella fetta di umani da turlupinare. C’è chi non l’ha presa bene. Probabilmente da Google stanno addestrando legioni di avvocati da lanciare sull’obiettivo con la solita missione “search and destroy”, ma intanto sia i furbetti del computerino sia (si suppone) il Camerun, qualcosina si portano a casa. Il tutto per un dito che ti scappa via dalla tastiera. Ma dove andremo a finire? (in Camerun, no?).

1 commento »

Un Commento a “Io e Internet – Occhio al Camerun”

  1. Sono convinto che la dimensione di furbetto non sia appropriata per questi esemplari … Il povero Mr. Ham a parte il cognome sfigato si è esposto e secondo me non vende neanche tanto, perche’ chi è abbastanza esperto per comprare da interent non lo fa perche capisce subito il pericolo chi non è esperto, invece, non compra di certo su internet.. Intanto lui fa la figura del “pirla”.. Quello che ci rimane da fare è proteggere le specie in estinzione come gli Ham garantendogli la sopravvivenza e la possibilita di fare altre piccole cazzate del genere.. che almeno ci spronano al sorriso.

    Be daltronde internet è una giungla 😀

    da Ugo   - venerdì, 1 giugno 2007 alle 16:20

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