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mer
16
mag 07

Sinistra sempre più in crisi: arriva Moccia

Non bastassero le numerose divisioni interne sui temi di più scottante attualità, la sinistra italiana si appresta a fronteggiare un altro grande segnale di declino: arriva Federico Moccia, il noto scrittore di storie giovanili che ha lanciato l’innovativo genere del fotoromanzo senza foto.
In numerose interviste rilasciate a vari giornali, l’autore ha confessato la sua inaspettata conversione: "Ero di destra, ma ora tifo per Veltroni". Incautamente, ma pieno di modestia, ha anche dichiarato: "Avrei anche il nome giusto per chi deve guidare il partito democratico". Comincia per W. E tutti, nei palazzi della politica si chiedono chi possa essere.
Piero Fassino, invece, a un dibattito per gggiovani, ha detto che Tre metri sopra il cielo, è il film-manifesto del Partito Democratico.
Nel prossimo libro, per chiarire meglio la sua posizione, Moccia farà apporre dai vari personaggi alcuni lucchetti alle uscite di sicurezza dei Ds, in modo che non possa uscire più nessuno.

Ovviamente, questo piccolo sito è in grado di anticipare i futuri best-seller di Moccia, di prossima pubblicazione

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13 commenti »

13 Commenti a “Sinistra sempre più in crisi: arriva Moccia”

  1. ..ogni volta mi dico “questa è l’ultima cosa che avevo bisogno di sapere prima di cestinare per sempre l’argomento PD”, ma non è mai finita. Vorrei lanciare una richiesta di aiuto a quanti provano lo stesso mix di attrazione-repulsione verso l’argomento..

    da Francesca   - mercoledì, 16 maggio 2007 alle 15:37

  2. Ma se invece di fare tanto gli snob a ogni piè sospinto fossimo una buona volta semplicemente e pragmaticamente contenti che uno passa dalla QUESTA delle due parti?

    Perché tutto questo terrore che il Grande Untore di turno, Moccia in questo caso, ci contamini? Non ricorda un po’ troppo il terrore atavico nei confronti degli omosessuali? (occhio alle spalle!)

    Ah, dimenticavo, sono tutti Colpevoli, hanno commesso qualche Grande Peccato Imperdonabile che noi, noi di Sinistra, quella vera (nati, imboccati, vissuti e pensionati in occidente) possiamo bellamente permetterci di giudicare dall’alto della nostra bell’anima pura.

    La sinistra che voglia sopavvivere ai tempi (a meno di catastrofi: tanto peggio tanto meglio? no, grazie!), uno come Moccia che spontaneamente vuole passare di qua lo deve accogliere a braccia aperte!

    No? Bene! Allora i milioni di giovani suoi lettori sapranno che, per a loro oscurissimi motivi, la Sinistra RadicalChic al loro idolo ci sputa in faccia.

    E nelle urne voteranno i Berlusca ed i Sarkozy che fanno di tutto per portarceli.

    Ciao
    Un quasi ex lettore del Manifesto.

    da Dan   - mercoledì, 16 maggio 2007 alle 18:15

  3. Quando passo per il Lngomare e vedo i lampioni della luce incatenati dai lucchetti dell’amore, non posso fare a meno di pensare al povero Prometeo!

    da isabella guarini   - mercoledì, 16 maggio 2007 alle 19:46

  4. Sono di sinistra e, proprio per questo, non voglio il PD.
    Leggere questo post mi ha fatto venire alla mente un post che ho letto sul tema “lukkettiamo Moccia”.
    http://miao.style.it/archive.php?eid=110&keyw=moccia

    Ciao

    da franca   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 09:57

  5. Il dibattito è aperto, ma stiamo calmi. Moccia può andare dove gli pare. Dire che dai suoi libri viene il film-manifesto del Pd è un’altra cosa. Può essere che Rossellini, o Pasolini rigirandosi nella tomba faranno la terza linea della metropolitana di Roma. Una ricaduta positiva. Quanto al radical-chic è un’accusa da sempre cara alla destra. Anche uno che non è per niente chic può rifiutarsi di mangiare la merda. Come si vede, il dibattito non è su Moccia ma sulla politica culturale e sul generale "abbassamento di target" del paese. Prosit! a.r.

    da a.r.   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 10:02

  6. bravo admin! (io impacchetterei il tuo commento e lo spedirei a Fassino e ‘colleghi’..)

    da Francesca   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 10:13

  7. il problema non è ovviamente moccia.
    sarebbe troppo facile, e troppo bello.

    certo che uno che sintetizza “ero di destra, ora voto veltroni” getta ombre inquietanti e – ahimè – alquanto verosimili sul futuro della politica in italia (politica?).

    da Claudia   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 10:45

  8. ALessandro, fammi essere polemico, tu lo sei nei tuoi articoli.

    La posizione “lo ha già detto la destra quindi è una stronzata” non è razionale. Forse ci sarebbe da rifletterci sopra un po’ meglio.

    Pasolini era molto acuto e non di certo un tipo prevedibile. Prevedere che si rigiri nella tomba per Moccia nel PD mi pare quantomeno azzardato, potrebbe benissimo essere il contrario (Valle Giulia etc.)

    Non ho letto Moccia, per quello che so non mi sta simpatico. Ma è uno che ha fatto prendere in mano un libro a un sacco di gente che altrimenti manco il giornale sfogliava.

    Ha abituato una grossa massa di persone a godere di un libro.

    Questo è il fatto culturale.

    Questi sono i tempi, questa è la gente con cui viviamo, questi sono i nostri concittadini. Se non li si tira per la giacchetta di quà se ne vanno per sempre tutti di là e noi quattro gatti qui a sdegnarci di quanto stronzi siano.

    Ciao

    da Dan   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 12:09

  9. Or sù, non sarà stato certo Moccia a insegnare a leggere ad alcune categorie di persone. È come dire che erano analfabeti e che ora sanno leggere. Insomma, la scuola non insegna proprio niente più.

    da isabella guarini   - giovedì, 17 maggio 2007 alle 14:27

  10. Ho visto un servizio televisivo sui lucchetti che si vanno affermando in molte città. Il cronista ha detto che nessuno ha il coraggio di dire la verità a una moda “pacchiana”. Ebbene, anche se non sono giornalista, ho il coragio di dire che i lucchetti sono orribili e deturpano il paesaggio. Però il coraggio è ben altro!

    da isabella guarini   - venerdì, 18 maggio 2007 alle 06:53

  11. Vorrei spendere qualche parola sull’uomo che sussurrava ai lucchetti, questo “giovane” talento italiano: Federico Moccia! Biografia: Federico Moccia ha 44 anni in fila per tre col resto de due (in caso non se ne fosse accorto) ed è figlio di Castellano e Pipolo (registi di Mia moglie è una bestia, Mani di velluto, Grandi magazzini 2 , ecc.). Dice di sé : “Chi sono… domanda difficile. Domanda bellissima. Io sono le parole che amo, le storie che racconto, gli amici più cari che mi accompagnano in questa vita. Sono nei colori di un fiore che cresce ostinato al bordo di una strada asfaltata (Fonte: sito http://www.federicomoccia.it, dove il delirio dei pensierini a piacere delle elementari continua). Appena si apre l’homepage emerge in primo piano una fragola con la bandana di jeans in testa! (…)

    da emanuela chiriaco   - venerdì, 18 maggio 2007 alle 12:43

  12. Sono desolato, ma cercherò di tagliare (con garbo) i commenti troppo lunghi… il dibattito ne soffre, il pensiero di Emanuela è chiaro. L’uomo che sussurrava ai lucchetti è notevole…

    da a.r.   - venerdì, 18 maggio 2007 alle 13:20

  13. ..mi risulta che sia figlio solo di Pipolo (lo dico per tranquillizzare quelli della margherita che altrimenti nel PD non lo fanno entrare)..

    da Francesca   - domenica, 20 maggio 2007 alle 20:44

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