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apr 07

Voi siete qui – Tutti pazzi per Kurt

Spero che non ci siano bambini all’ascolto perché devo fare una raccapricciante confessione e, oltretutto, dire una cosa piuttosto spiacevole: l’orsetto Knut mi sta sui coglioni. Come sapete (se non lo sapete vivete su Marte), un cucciolo di orso polare artico è stato abbandonato dalla madre, rischiava la morte, ma l’hanno salvato l’amore e la competenza di alcuni umani dello zoo di Berlino. Bravi. Ed è scattato il delirio. Centinaia di ore di televisione su tutto il pianeta si sono occupate dell’orsetto Knut, gli alberghi di Berlino sono pieni, i giornali ci fanno pagine e pagine, il Tg5 ha mandato in onda una canzoncina di bambini in tedesco dedicata all’orsetto Knut per alcuni interminabili minuti. Pelush, gadget, giocattoli, calendari e altro, stanno per andare alle stampe, immensi tir li trasporteranno per il mondo, aerei-cargo solcheranno i cieli carichi di orsetti Knut realizzati in qualunque materiale possibile e immaginabile. I cinesi fabbricheranno Knut falsi. Nel giro di un anno, soltanto a causa delle emissioni causate dall’affetto popolare per l’orsetto Knut, moriranno almeno una decina di orsi polari artici, di cui non fotterà niente a nessuno. Come sempre quando c’è la passione popolare, la politica si accoda. Primi ministri e teste coronate si accalcano per farsi filmare vicino all’orsetto Knut, propaganda spicciola che costa poco, piace sempre, e si sembra delle brave persone.
Ora è chiaro che lui, povero cucciolo, non è colpevole di niente. L’orsetto Knut è un peloso feticcio che abbracciamo felici, contenti di sentirci buoni per un istante mentre corriamo verso la distruzione della sua specie, e di molte altre. L’affetto dell’intera umanità per l’orsetto Knut – ampiamente sollecitato dai media – pare un buon anestetico per i sensi di colpa. E del resto salvare il singolo e sterminare le moltitudini è un classico di tutti i tempi. Poi, quando l’orsetto Knut vedrà, capirà, e si farà saltare in un mercato imbottito di tritolo, non dite che non vi avevo avvertiti.

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