Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
8
apr 07

Voi siete qui – La via italiana al capitalismo

Quanto a eleganza e raffinatezza, il capitalismo italiano si colloca in un ambito che sta tra le gare di rutti e l’elezione di miss maglietta bagnata. Ha tutti i difetti del capitalismo, che sono parecchi, e in più è italiano, cioè furbetto e pecione, assistito e aiutato, per essere precisi aiutato a fare soldi suoi con i soldi nostri. Ora che si parla tanto di Telecom (se la vogliono comprare texani, messicani, francesi, spagnoli, marziani e chissà chi altro), la tentazione di andare a cercare in archivio notizie di dieci anni fa è forte. Dieci anni fa, ci pensate? Quando la destra italiana decise di privatizzare Telecom per darla in mano ai “capitani coraggiosi”. Se non vado a cercare in archivio è per un solo motivo: potrei scoprire, scoraggiandomi parecchio, che non fu per niente la destra a compiere quell’immane cazzata, ma una sinistra affascinata dal capitale, dai suoi trucchetti e dal suoi Tronchetti, che giocava alla merchant bank con l’entusiasmo stupito di un bambino che scopre il Monopoli.
In generale, il capitalismo italiano funziona in in tre semplici passaggi. Primo passo: si urla e si strepita perché un’azienda è pubblica, segno di medievale arretratezza. Secondo passo: la si compra a prezzi stracciati, e si giustifica lo sconto con il fatto che in questo modo si modernizza il paese. Terzo passo: modernissimi ma indebitati fino al collo, la si vende agli stranieri (grande distribuzione, autostrade, Telecom, eccetera eccetera).
A questo punto interviene la politica. Eh, no! Agli stranieri no! E si scopre che la rete telefonica è un settore strategico. Cioè esattamente la stessa cosa che dicevano dieci anni fa quelli contrari alla privatizzazione, trattati come trogloditi, passatisti, premoderni, fessi e conservatori. Mentre i moderni si vede, dopo dieci anni, che bella figura! A pensarci, le gare di rutti sono più eleganti. Hanno il pregio che a un certo punto si smette, e si torna a casa pensando a quanto si è scemi. Una cosa che col capitalismo italiano non succede mai.

commenta »

Sei la prima persona a scrivere un commento a “Voi siete qui – La via italiana al capitalismo”

Lascia un commento