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apr 07

Io e internet – Baratti esplosivi

Ecco una buona idea. L’ha avuta Marcelo Ebrad, nuovo sindaco di Città del Messico. L’ha comunicata e spiegata il capo della polizia Joel Ortega, e verrà applicata a Barrio Tepito che è più o meno il girone dantesco che potete immaginare nella più affollata città del mondo. Il cilindro dal cappello: computer e playstation in cambio di armi. Un picciotto di una delle tante gang consegna il mitra e gli danno un computer. Se consegna la pistola (troppo facile!) gli danno una playstation. L’offerta non è cumulativa: non è che se consegnate un arsenale quelli vi consegnano un intero tir di laptop di ultima generazione. Ma insomma, è il pensiero che conta. Il testacoda è evidente a tutti: dopo aver accusato per anni la playstation, il computer e l’intrattenimento elettronico in generale di essere forieri e istigatori di violenza, ecco che si fa il percorso inverso: computer e playstation per fermare la violenza, quella vera. Al momento in cui la Reuters batte la notizia, 17 armi sono già state scambiate: Barrio Tepido è un posto un pochino meno esplosivo e un pochino più elettronico. E magari se sentite spari e urla, per una volta, vengono da qualche giochino che gira sulla consolle.
A questo punto, spero mi si perdonerà un certo cinismo. Probabile che il picciotto del barrio, educato alla violenza reale, non sia particolarmente attratto dal virtuale. Che abbia due mitra e ne scambi solo uno. Quel che è certo è che da grande spera di avere la villa come Scarface, donne-macchine-champagne-coca-computer a volontà. Vincerà il reale o il virtuale, la playstation o il fucile a pompa? E’ presto per dirlo, siamo appena al primo livello del gioco…

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