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sab
3
mar 07

E’ l’EcoNOmy, bellezza

Un interessante caso di marketing: il sesso. Forse dovremmo rallegrarci se un mercato come quello della pornografia tira un po’ meno. Ma davvero vogliamo rallegrarci per un mercato che perde colpi? Mettete una mano sul cuore e una sul portafoglio (il nostro amatissimo pil) e vedrete che la scelta verrà spontanea. Comunque sia, il dato è certo: nel 2006 l’industria del porno, in America, è cresciuta soltanto del 2,4 per cento, in netta flessione rispetto agli incrementi a due cifre degli anni precedenti. Che succede? Un semplice passaggio tecnologico, dice qualcuno: il vhs è morto e sepolto e anche il dvd è in crisi, la nuova frontiera e quella del video-on-demand su Internet. Ma attenzione: mentre per la richiesta di film in rete si valuta un incremento del 12,9 all’anno, per i film porno l’incremento previsto è appena del 6,4 per cento. Qualcuno sostiene che l’età media degli americani si sta alzando, e che più si alza l’età e meno dimestichezza si ha con le nuove tecnologie. Insomma, ci sarebbe un vero digital-divide nel mercato dei pornofili e chi non sa maneggiare un computer resta tagliato fuori. Quando invece vedere il porno è facile, l’utente lo fa volentieri. La prova? Semplice: nelle grandi catene alberghiere (Sheraton, Marriott, Hilton e altre) la percentuale di clienti che paga il sovrapprezzo per il pay-per-view a luci rosse è addirittura del 50 per cento.
(Su ogni dollaro speso per vedere un film di Hollywood, gli americani spendono 90 centesimi per vedere un filmino porno. Fonte: Aee – Adelut Entertainment Expo)

Immaginate un mercato che ancora non esiste, e immaginate che qualcuno vi dica che tra quattro anni (nel 2011) varrà invece cinque miliardi di euro. Secondo Jupiter Research (società di ricerca specializzata) entro quattro anni nel mondo almeno 247 milioni di telefoni cellulari avranno installato un programma antivirus, il che in soldoni fa appunto cinque miliardi di euro. Gli italiani, che ancora sottovalutano i virus dei personal computer (il 45 per cento degli italiani non usa sistemi anti-spyware, un dato pazzesco!), non conoscono ancora il problema. Ma presto pagheranno con il telefono parcheggi e altro, si porteranno in tasca alcuni giga di software e faranno col telefono cose che “voi umani non potete nemmeno immaginare”. Una buona spinta alla crescita del mercato degli antivirus, dunque, verrà da una massiccia diffusione di virus. Come dire che se il vostro telefono vi fa degli scherzi, dà a tutti i vostri pin e codici segreti, legge le vostre informazioni, voi sarete furibondi, sì, ma il pil se ne gioverà parecchio. Non è questo, in fondo, che ci interessa?
I due principali produttori mondiali di antivirus, Symantec e McAfee conoscono bene le potenzialità del mercato e vendono sia ai produttori che agli utenti. McAfee fornisce già software di protezione antivirus a 9 milioni di utenti dell’ operatore di telefonia mobile giapponese, NTT DoCoMo Inc. (Fonti: Symantec, SmartTrust)

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