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ven
23
feb 07

Io e internet – L’altro mondo

Non passa giorno senza che succeda qualcosa di nuovo. Non qui, nel nostro vecchio mondo, che è sempre la solita zuppa, ma nei vari metamondi esistenti e soprattutto nel più noto e popolato, Second Life. Per farla breve Second Life è un posto virtuale (un sito) dove uno può costruirsi un’identità, una personalità, una vita parallela. Fin qui tutto bene, per un certo periodo è stato come giocare ai Sims. Ma non è più così semplice: con i suoi due-tre milioni di abitanti, Second Life non è più un gioco, né un passatempo, il mercato guarda con attenzione, la Svezia ha aperto un’ambasciata, le grandi multinazionali fanno pubblicità, aprono sedi e uffici, forniscono consulenze e illustrano i loro prodotti. Su Second Life puoi comprare terreni, scambiarli, costruire. Insomma, se vi serviva una vita parallela, virtuale ma anche molto reale, ecco, ce l’avete. Il problema semmai è che la vita parallela e virtuale, in molte occasioni, riserva le stesse rogne della vita reale. Per esempio: i terreni acquistati su Second Life di chi sono? Sono di chi li compra, oppure appartengono al dominio? Una causa in materia pende in un tribunale della Pennsylvanya. Per comprare, va detto, si spendono soldi veri, come verissimi sono i dollari (a milioni) che le grandi aziende planetarie spendono in quel mondo elettronico. Ora l’annuncio: dopo aver cercato clienti di questo mondo in quell’altro mondo parallelo, si cercano anche lavoratori. La Tmp Worlwide, società di selezione del personale, ha sguinzagliato i suoi cercatori di teste in Second Life. Legge il curriculum, seleziona contratta. Insomma vengono a cercarti nel mondo virtuale per darti un lavoro nel mondo reale. Tutto un po’ surreale, in effetti.

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