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sab
28
ott 06

Tre dischi per D: Musselwhite, Touré, Sergent Garcia

Charlie Musselwhite – Delta Hardware (Virgin)

Essendo nato in Mississippi e vissuto a lungo a Chicago, va da sé che Charlie Musselwhite suona il blues da “grande vecchio” bianco. E non solo lo suona benissimo (lui maneggia chitarra e armonica, scrive e canta), ma è anche capace di strapparlo agli effetti facili, un po’ nostalgici e un po’ di scuola. Così Delta Hardware è un onestissimo, piacevolissimo (e altri issimi a piacere) disco di blues, elettrico il giusto, tirato il giusto, ma pure rilassante e denso, capace di leggere alcune classiche frasi del genere in modo attuale con un’agile e oliatissima band due chitarre-basso-batteria. Eccellente.

Ali Farka Touré – Savane (World Circuit)

Uno che se ne è andato troppo in fretta (a 67 anni) è Ali Farka Touré che ci lascia con il suo ultimo lavoro, ottima testimonianza di blues africano e della conclamata vitalità delle musiche che vengono dal Mali. Chitarre e armonica, ovvio, ma anche percussioni gentili e strumenti tradizionali e sax, in un miscuglio soave e dondolante che migliora ascolto dopo ascolto, pieno com’è di sfumature, dettagli, ricami acustici e vocali. Da anni ormai il blues desertico di Touré è riconosciuto come magistrale e lui lo rivendica nel sottotitolo del disco: The King Of The Desert Blues Singers. Non si può che dargli ragione: un disco di grande valore che piazza Touré tra i grandi del genere.

Sergent Garcia – Mascaras (Emi)

Anche se la corrente si è attenuata e non è più tanto di moda, lo scambio cultural-musicale tra Spagna, Francia e Sudamerica produce ancora buoni risultati. Sergent Garcia, artista a cavallo tra Parigi e il Messico, riesce a condensare in tredici canzoni una sequela notevole di declinazioni ritmiche. Reggae, rockstedy, ma anche sprazzi di afrobeat e naturalmente funk. Disco fresco, veloce ed energetico, germogliato a Valencia e inciso tra i mariachi: non è il caso di cercarci dentro prove di bravura straordinaria, ma chi vuole sentire una buona sezione fiati, di quelle che non si risparmiano, sarà ben contento.

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